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TV. Squid Game 2 e Vasco Rossi

– Serie e film in programma dal 23 al 29 dicembre. Seconda stagione della fiction coreana. Il rocker di Zocca si racconta fra i 7 magnifici concerti di Milano. “Come far litigare mamma” e “Wonka” tra i film di Natale

“Come far litigare mamma e papà” (da lunedì 23 dicembre su Sky e NOW)

Interpretato da Giampaolo Morelli, Carolina Crescentini, Elisabetta Canalis, Valentina Barbieri, Nino Frassica e Luca Vecchi, la commedia italiana è diretta da Gianluca Ansanelli ed è una pellicola perfetta da guardare in famiglia durante il periodo delle festività. Ecco la sinossi ufficiale del film: «Ci sono bambini che sognano una famiglia perfetta, fatta di sorrisi, coccole e merende biologiche. Ma Gabriele, che ha tutto questo, non lo sopporta. Per lui, la felicità sta nell’avere genitori separati, come i suoi compagni di classe, che hanno doppi regali, doppie vacanze, doppia paghetta e videogiochi illimitati. Circondato dalle attenzioni costanti di mamma Miriam (Carolina Crescentini) e papà Stefano (Giampaolo Morelli), complici e innamorati più che mai, Gabriele si sente in trappola. Quando i suoi genitori gli rivelano il desiderio di trasferirsi fuori città, realizza che l’unica soluzione per evitare questo incubo è farli separare! Con l’aiuto della sua amica del cuore Rebecca, mette in atto un diabolico piano per raggiungere il suo obiettivo». 

“Wonka” (da mercoledì 25 dicembre su Sky e NOW)

Sarà esattamente il giorno di Natale il giorno d’uscita su Sky e NOW di Wonka, pellicola perfetta per la giornata (e la serata) del 25 dicembre. Il protagonista è interpretato da Timothée Chalamet, pronto a prendere per mano e accompagnare lo spettatore nel magico e colorato mondo di Willy Wonka. Rispetto al celebre film Charlie e la fabbrica di cioccolato, qui ci troviamo davanti a un prequel fantasy-musicale tratto dall’universo di Roald Dahl. La storia permetterà di scoprire le origini del cioccolataio più famoso del cinema, il suo primo incontro con gli irresistibili Umpa Lumpa e i sogni che lo porteranno a sfidare le convenzioni dell’epoca per dare vita a una fabbrica straordinaria. Oltre al già citato Chalamet (che sta vivendo anni d’oro dopo il grande successo di Chiamami col tuo nome e l’arrivo del film A complete unknown sulla storia di Bob Dylan), troviamo anche Hugh Grant in un ruolo esilarante e grottesco. 

Questa la trama che dà il via alle avventure: «Willy Wonka è un giovane cioccolataio che giunge in una nuova città, con l’idea di aprire un negozio dove produrre e vendere la propria cioccolata. Nonostante le ottime premesse e il grande entusiasmo, il suo impegno appare inizialmente vanificato dall’opposizione dei tre affermati cioccolatai del luogo, ovvero Slugworth, Prodnose e Fickelgruber».

“Squid Game 2” (da giovedì 26 dicembre su Netflix)

Giovedì 26 dicembre arriva su Netflix la seconda stagione di Squid game. La strategia del rilascio a sole 24 ore dal Natale è chiara: il day after ci trova tutti, stremati e satolli, sul divano in cerca di qualcosa da vedere. Gli abbonati avranno quindi tempo e voglia di spendere quelle due, tre ore davanti alla tv. Tuttavia, Squid Game non rispecchia esattamente l’atmosfera sognante e spensierata di quei giorni: com’è noto la trama ruota attorno a quattrocento disperati, per lo più ludopatici e pieni di debiti, che sentono di non avere più nulla da perdere. Così accettano di partecipare a questo gioco segreto dove il vincitore si porterà a casa un montepremi da capogiro, mentre tutti gli altri moriranno. 

In questa nuova stagione, il protagonista Gi-hun (Lee Jung-jae) decide di rientrare nel gioco per sabotarlo dall’interno ma, come sottolinea la voce fuori campo del trailer, «Finché il mondo non cambierà, il gioco non si fermerà». Tra i punti di forza di Squid game c’è proprio questo: la denuncia di una società, come quella della Corea del Sud, dove l’indebitamento dei cittadini è un’emergenza reale, tanto da superare il Pil del Paese. Difficile avere l’happy end solitamente garantito dalle storie natalizie. 

“Vasco Rossi – I Magnifici 7” (da sabato 28 dicembre su Canale 5)

«Non un concerto, ma una libera associazione di anime». Inizia così Vasco Rossi – I Magnifici 7, il docu-film scritto e diretto da Giorgio Verdelli, condotto da Claudio Amendola, dedicato a Vasco e ai suoi 7 concerti allo Stadio San Siro di Milano di giugno del 2024 (che portano il suo record a 36 show al Meazza), che hanno attirato 400.000 spettatori da tutta Italia, che andrà in onda sabato 28 dicembre, in prima serata su Canale 5. Oltre due ore e mezzo di immagini dai 7 live, le testimonianze raccolte tra il pubblico e un’intervista a Vasco a stadio vuoto. Un tuffo nel mondo del rocker, nella sua musica, nelle sue canzoni senza tempo, ma anche un tuffo in quello che rappresenta per l’immenso pubblico che da 40 anni lo segue ovunque. Nella “combriccola del Blasco” anche tanti i volti noti: da Roberto Bolle a Valentino Rossi, da J-Ax a Emma, passando per Eros Ramazzotti, Luca Argentero, Giuseppe Fiorello, Noemi, Ornella Muti, Riccardo Zanotti dei Pinguini Tattici Nucleari, Flavia Pennetta e Roberta Vinci. 

«Mi piace pensare di essere la voce di chi non ha voce», racconta Vasco a Giorgio Verdelli. «Io sono la voce delle persone umili, normali che hanno 60mila problemi, angustie. Io sono la loro voce e, alla fine, ci sentiamo tutti un po’ meglio». Creando così un senso di appartenenza e di fratellanza: «Nelle canzoni sono onesto e sincero, racconto quello che mi viene da dentro. Di errori nella vita ne ho fatti tanti e raccontarli mi ha liberato. Raccontando le mie debolezze pensavo di sfogarmi da solo e invece è successa una cosa straordinaria: quando le racconto chi le ha dentro di sé si sente rappresentato e si sente più leggero condividendo. La cosa più brutta è sentirsi solo», confessa Vasco.

«Perché raccontare ancora Vasco dopo tutto quello che è stato detto, visto, scritto e filmato?», si chiede il regista Giorgio Verdelli. «Perché forse quello che resta ancora da capire non è tanto Vasco in prima persona, ma il Vasco che c’è in tutti noi, ovvero come un ragazzo di montagna, rockstar di professione, cantautore di formazione e comunicatore per vocazione sia riuscito a modificare così profondamente il gusto comune della musica italiana e l’atteggiamento della società negli ultimi 40 anni».

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