– Serie e film in programma dal 25 novembre all’1 dicembre. Venerdì su Disney+ il film prodotto da Martin Scorsese sullo sbarco del quartetto di Liverpool in America, mentre su Netflix il primo dei sei episodi della serie sul leggendario pilota brasiliano di Formula 1. Rai1 ricorda in ritardo Modugno
– Filippo Timi indaga su un serial killer con il nickname di “Dostoevskij”. Michael Fassbender è un ex agente Cia in “The Agency” che ha fra i produttori George Clooney e fra gli altri interpreti Richard Gere. Infine, l’odissea dell’ex star di “Dawson’s Creek” a bordo di una nave da crociera
“Domenico Modugno. L’Italiano che incantò il mondo” (mercoledì 27 su Rai1)
Per omaggiare Domenico Modugno nel trentennale della sua scomparsa, mercoledì 27 novembre arriva un po’ in ritardo su Rai1 in prima serata Domenico Modugno. L’Italiano che incantò il mondo, documentario ideato e diretto e prodotto da Maite Carpio (Bulgari), Alberto Meroni, che attraverso le parole e i ricordi, tra gli altri, di Aragozzini che apre il documentario con dei ricordi commoventi, di Enrica Bonaccorti (‘«ci siamo conosciuti a Teatro e siamo rimasti amici sempre»), il figlio Massimo Modugno («mio padre ha fatto sempre come voleva lui senza rimpianti»). In tutta la sua lunga carriera Mimmo è stato uno dei più prolifici cantautori e artisti italiani: 230 canzoni incise, 38 film recitati, decine di spettacoli teatrali e programmi. Un ritratto personale e storico dell’uomo e dell’artista: dagli anni a Polignano a mare, passando per il trasferimento a Roma, il provino al Centro Sperimentale, le vittorie al Festival di Sanremo, l’amore per sua moglie Franca Gandolfi, fino agli ultimi anni di vita. Il documentario riporta sullo schermo le mille sfumature dell’anima musicale di Modugno attraverso le canzoni Nel blu dipinto di blu, Meraviglioso, La lontananza, Amara Terra Mia. Il 6 agosto 1994 finiva la vita avventurosa di un ragazzo intraprendente che dal sud scappò al nord in cerca di fortuna e arrivò più lontano di quanto avesse mai immaginato. Voleva fare l’attore e invece.
Nel documentario si racconta l’artista ma anche l’uomo. Un uomo che non si fermò mai e continuò a scrivere, comporre e cantare anche dopo l’ictus e la malattia nel 1984. Maite Carpio sottolinea: «Modugno è stata la prima star italiana del dopoguerra, l ‘ eroe musicale che ha incantato il mondo strappando la canzone italiana dal provincialismo’».
“Dostoevskij” (da mercoledì 27 novembre su Sky Atlantic e NOW)
Il tormentato poliziotto Enzo Vitello (Filippo Timi) indaga sugli omicidi di un serial killer noto con il nickname di “Dostoevskij”. L’assassino uccide apparentemente senza alcun un movente. La sua “firma” sono lettere manoscritte lasciate sui luoghi del delitto…
I fratelli Damiano e Fabio D’Innocenzo dirigono la loro prima serie tv – in sei episodi – che si rivela puro cinema, spesso, sperimentale. Girato in 16 mm, fotografia cupa, livida e limacciosa di Matteo Cocco. Un cast notevole in cui spicca lo “sbirro” da noir classico Filippo Timi. Lo scrittore russo evocato dal titolo è solo il nomignolo del serial killer. Per chi ama le serie davvero “cinematografiche” e destabilizzanti.
“Doctor Odyssey” (da giovedì 28 novembre su Disney +)
Dopo aver visto Doctor Odyssey, non desidererete altro che partire per una crociera e sentirvi male. La serie, disponibile dal 28 novembre su Disney +, vede infatti Joshua Jackson, nei panni di un aitante medico di bordo, di nome Max. L’ex star di Dawson’s Creek dovrà far fronte alle singolari emergenze mediche dei turisti in crociera. Per l’attore non si tratta del primo medico che interpreta: nel 2021 vesti il camice di Dr Death anche se, come si può dedurre dal nomignolo (Dottor Morte), non è che avesse la salute dei pazienti all’apice delle proprie priorità. Qui sarà diverso (per fortuna).
“Beatles ’64” (da venerdì 29 novembre su Disney+)
È l’atteso nuovo documentario prodotto da Martin Scorsese e diretto da David Tedeschi che «cattura l’elettrizzante momento della prima visita dei Beatles in America». Con filmati inediti della band e delle legioni di giovani fan che hanno contribuito ad alimentare la loro esplosione, il documentario offre uno sguardo singolare su quando i Beatles divennero la band più influente e amata di tutti i tempi. Scorsese ha prodotto il documentario insieme a Margaret Bodde, Paul McCartney, Ringo Starr, la vedova di George Harrison Olivia Harrison, il figlio di John Lennon Sean Ono Lennon, Jonathan Clyde e Mikaela Beardsley. Jeff Jones e Rick Yorn sono invece i produttori esecutivi.
«Il 7 febbraio 1964, i Beatles arrivarono a New York City tra l’eccitazione e un’isteria senza precedenti», si legge nella sinossi. «Dal momento in cui atterrarono all’aeroporto Kennedy, accolti da migliaia di fan, la Beatlemania travolse New York e l’intero paese. Il loro emozionante debutto all’Ed Sullivan Show affascinò più di 73 milioni di spettatori, diventando così l’evento televisivo più visto del suo tempo. Beatles ’64 presenta lo spettacolo, ma riflette anche una storia più intima dietro le quinte, catturando il cameratismo di John, Paul, George e Ringo mentre sperimentavano una fama inimmaginabile».
“Senna” (da venerdì 29 novembre su Netflix)
La vita, la carriera sportiva e le imprese del leggendario pilota brasiliano di Formula 1 Ayrton Senna (1960-1994). A dare volto e corpo al tre volte campione del mondo con la McLaren, il giovane attore Gabriel Leone. La serie – in sei puntate – è stata realizzata con la collaborazione e la consulenza della famiglia di Ayrton, in particolare della sorella Viviane Senna. Per chi quando vede o passa dal Parco delle Acque minerali di Imola sente ancora un groppo alla gola…
“Hard North” (da venerdì 29 novembre su Prime Video)
Un gruppo di giovani canadesi s’imbarca in una missione impegnativa: costruirsi una vita nella vasta e selvaggia natura canadese. La docuserie Hard North è un’avventura attraverso alcuni dei paesaggi più remoti e impervi del Paese, mentre i ragazzi cercano non solo di sopravvivere, ma di trasformare quei luoghi selvaggi in una casa. Gli otto episodi di Hard North seguono gli aspiranti proprietari di case nelle loro imprese: sono Matty Clarke a Lake St. John, Terranova; Margot Bossus a Rogue Range, Territorio dello Yukon; Billy Rioux nella Penisola di Gaspé, Quebec; e la coppia Emily Veilleux e Gilbert Chookomoolin a Peawanuck, Ontario. Il creatore della docuserie è Paul Kilback.
“The Agency” (da sabato 30 novembre su Paramount+)
«Mentire a chiunque, fingere di essere chi non si è, niente lusso, niente orologio esplosivo. Esiste un solo tipo di agente… quello pazzo. La Cia ci spinge a compiere ogni giorno qualsiasi tipo di azione, perversa, malvagia, pericolosa…». L’attesissima serie thriller politica di spionaggio di Showtime The Agency, con protagonista il due volte candidato all’Oscar Michael Fassbender, che oltre a vestire i panni di Martian è anche produttore esecutivo della serie, debutterà con i primi due episodi il 30 novembre su Paramount+ in Italia.
Nel primo trailer, l’agente sotto copertura della CIA Martian (Fassbender), mette in discussione la propria vita dopo tanti anni di servizio. «Qual è la sua domanda, dottoressa?», chiede. «Pensa sia possibile che lei abbia qualcosa da nascondere?», risponde la donna. Ma l’agente Martian replica: «Lei non sta cercando di aiutarmi è solo preoccupata che sia in qualche modo rinsavito». The Agency è una produzione esecutiva di George Clooney e Grant Heslov, attraverso la loro Smokehouse Pictures (che rivisita un’acclamata serie francese dal titolo Le Bureau des Legendes).
The Agency segue «Martian, un agente sotto copertura della CIA, al quale viene ordinato di abbandonare la sua vita sotto copertura e di tornare alla Stazione di Londra. Quando l’amore che ha lasciato riappare, il romanticismo si riaccende. La sua carriera, la sua vera identità e la sua missione si contrappongono al suo cuore, gettandoli entrambi in un gioco mortale di intrighi internazionali e di spionaggio». La donna per cui Martian sembra disposto a rischiare tutto è Sami Zahir, una professoressa di antropologia sociale, interpretata da Jodie Turner-Smith. Jeffrey Wright presta il volto a Henry, il direttore delle operazioni e mentore di Martian. Il cast include anche Richard Gere che interpreta Bosko, il capo della stazione di Londra, Katherine Waterston, John Magaro, Alex Reznik, Andrew Brooke, Harriet Sansom Harris, India Fowler, Saura Lightfoot-Leon, Reza Brojerdi Insieme a Adam Nagaitis, Ambreen Razia, Bilal Hasna, David Harewood, Kurt Egyiawan, Ray BLK, Sabrina Wu e Tom Vaughan-Lawlor. Hugh Bonnevilleè sarà tra le guest star.