Eventi

PLATEA. Giovanni Sollima gioca con l’AI

– Musica, teatro, cinema, feste, incontri, sagre: gli appuntamenti più rilevanti nella settimana dal 20 al 26 febbraio 2025. Il cellista palermitana presenta in anteprima a Catania un’opera composta con la complicità dell’intelligenza artificiale
 – Il pianista Fred Hersch a Catania e Palermo.  “Il mestiere di vivere” di Cesare Pavese secondo Ninfa e Petrin.  Les Brunettes, il canto a cappella al femminileLa musica elettronica di “Fuck Normality” approda a Roma

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MUSICA

Giovanni Sollima a “InterSezioni” con “String/266”

Entra nel vivo la programmazione di  InterSezioni, il  festival catanese dedicato alla musica contemporanea organizzato dalla Camerata Polifonica Siciliana che anche quest’anno si fregia di un concerto del suo direttore artistico, Giovanni Sollima, che sabato 22 febbraioalle ore 20:30 si esibirà al Teatro Sangiorgi di Catania in String/266.  Il virtuoso violoncellista palermitano, sul palco insieme allo Youth Contemporary Music Ensemble (Simone Andreani, Francesco Angelico, Cecilia Costanzo, Federico De Zan, Arianna Fallico, Chiara Giommarresi, Marco Laudani, Giulia Strano, Valentina Ventura) e a Giulia Russo, proporrà un programma basato sulle 266 corde degli strumenti esecutori: nove violoncelli e un pianoforte. 

Giovanni Sollima

«Il concerto si aprirà con Reperti, brano per il quale ho attinto ad alcuni frammenti scritti da Felix Mendelssohn e Ludwig van Beethoven», annuncia Giovanni Sollima. «Si tratta di abbozzi dei due grandi compositori che ho voluto sviluppare, come la cello fuga di Mendelssohn di cui esiste solo un soggetto. Si proseguirà con Fraters di Arvo Pärt e Whispering Angels di Arnold Marinissen. Il compositore estone, oggi novantenne, ha scritto questo brano dopo una lunga crisi compositiva: con questo pezzo ha rinnegato tutto il suo lavoro precedente. Scritto in origine per violino e pianoforte, ha riscritto per me questa versione per violoncello. Fraters fa un po’ coppia con il brano di Marinissen, un pezzo magico e fiabesco: poche note che creano un riverbero interessante. In mezzo ci saranno altri brani come Kottos di Iannis Xenakis, un pezzo feroce per violoncello solo, molto difficile e molto intenso, e Questi cazzo di piccioni di Frank Zappa, dedicato alla città di Venezia, in cui viene fuori tutta la poetica del musicista e compositore italo-americano. String/266 si chiuderà con la prima esecuzione catanse di I Asked, un brano che è il risultato di un piccolo esperimento che ho condotto interrogando l’intelligenza artificiale.  Ho provato a provocare ChatGPT chiedendo di comporre un pezzo nel mio stile: ne sono venuti fuori dei piccoli frammenti di pochi secondi che possono somigliare al mio stile. Ne ho scelti alcuni, li ho sviluppati ed ho creato una piccola suite. Un esperimento inquietante e divertente allo stesso tempo, che però vuole essere anche uno spunto di riflessione».

Fred Hersch solo piano a Catania e Palermo

Ha contribuito a plasmare il corso del pianoforte jazz per più di tre decenni come improvvisatore, compositore, educatore, bandleader, collaboratore e artista discografico. È stato definito «un’elegante forza di invenzione musicale» dal L.A. Times e «una leggenda vivente» dal New Yorker. È Fred Hersch, celebre pianista che ha influenzato un’ampia e nuova generazione di jazzisti. Lunedì 24 febbraio al Teatro Metropolitan di Catania e l’indomani, martedì 25 febbraio, alle ore 21, al Golden di Palermo, presenterà il suo solo piano ispirato a Silent, Listening, il suo secondo album per la ECM,

Umberto Petrin e Pino Ninfa

Ninfa e Petrin e “Il mestiere di vivere” di Cesare Pavese

Un viaggio musicale e fotografico per incontrare, oltre all’opera dello scrittore, l’uomo con le vicissitudini e le avventure che la vita gli ha offerto. È questo Vivere: un mestiere secondo Cesare Pavese, la performance multimediale ideata da Pino Ninfa e accompagnata da Umberto Petrin al pianoforte, in cui la vita artistica di un fotografo e di un pianista incrociano quella del grande scrittore piemontese. Lo spettacolo sarà in scena venerdì 21, alle 21:30 (data già sold out) e sabato 22 febbraio, alle 19 e alle 21:30, al Monk Jazz Club di Catania.  Lo spettacolo è chiaramente ispirato da Il mestiere di vivere. Diario 1935-1950, diario nel quale Pavese annota, sotto forma di appunti frammentari, i suoi pensieri e le sue sensazioni. Iniziato mentre era stato confinato dal regime fascista in Calabria, e continuato fino alla sua morte, ne costituisce la sua autobiografia. 

«In questa performance abbiamo voluto incontrare Pavese come se fosse un vecchio amico, talmente forte risulta il titolo Il mestiere di vivere», raccontano Ninfa e Petrin. «Si perché vivere è proprio un mestiere e quando come noi lo si vuole fare attraverso l’arte, ci si ritrova direttamente fra le braccia di Pavese e di tutti quegli artisti che nella vita non hanno avuto quella forza per sostenere il proprio percorso come sarebbe stato necessario lasciando al destino un ruolo di primattore nel decidere come e quando uscire di scena. Nasce così questo percorso dove un casuale ritrovamento in una casa abbandonata di un telefono, ha aperto la strada a un incontro più personale con l’opera e il personaggio di Cesare Pavese».

Abul Mogard e Aimée Portioli in arte Grand River

Nello spazio immenso di Grand River & Abul Mogard

“Partiture”, la rassegna dedicata ai linguaggi più innovativi e sperimentali della musica, tra elettronica, neoclassica e contemporanea, di Zo Centro culture contemporanee di Catania, giovedì 20 febbraio, alle 21, presenta il live di Grand River & Abul Mogard. A giugno dello scorso anno la collaborazione tra i due artisti ha dato vita all’album In uno spazio immenso, pubblicato dall’etichetta Light-years di Caterina Barbieri. Dinamico e toccante, l’album – che verrà presentato live da Zo -, è in equilibrio sul filo del rasoio tra la semplicità dei suoni minimali e la complessità emotiva che fanno luce sui ritmi illusori quanto sulle sue trame dense, quasi opprimenti, della vita. La compositrice e sound designer italo-olandese, residente a Berlino, Aimée Portioli in arte Grand River, ha sviluppato il suo linguaggio musicale unico da quando ha pubblicato nel 2017 Crescente. Linguista esperta, usa la sua strumentazione e processi avanzati per sfidare le percezioni culturali, ritraendo emozioni e stati d’animo piuttosto che immagini visive fisse. Abul Mogard è uno dei tanti alias artistici del veterano produttore italiano Guido Zen. Lavorando insieme, Portioli e Zen trovano unità nell’intensità, congelando i loro concetti e tecniche discreti in una glaciale distesa emotiva. Ma In uno spazio immenso non è proprio una storia su Portioli e lo Zen, è un invito ad ascoltare una voce interiore che è diversa per ogni ascoltatore. «Lo spazio è ciò che vogliamo che sia e il modo in cui decidiamo di riempirlo è una scelta che dipende dalla profondità dell’immaginazione», spiegano i due artisti.

Francesco Buzzurro, concerto “One man band” a Catania

Domenica 23 febbraio alle ore 18:30 concerto del chitarrista Francesco Buzzurro al Centro Zo di Catania. Definito da Ennio Morricone «tra i più grandi al mondo perché capace di rendere fruibile a tutti la musica colta», Francesco Buzzurro rappresenta un punto di riferimento nell’ambito del chitarrismo mondiale. Dotato di uno stile unico, si è esibito con la sua musica nei palchi più prestigiosi del mondo sia da solo, con orchestra che con i più grandi artisti internazionali. Il concerto One man band prevede, oltre l’esecuzione di brani di composizioni originali, alcune brani tratti dal repertorio brasiliano, un omaggio a Giacomo Puccini e i suoi famosi arrangiamenti dei brani di Ennio Morricone e Astor Piazzolla.

La band We Are Wave in concerto a Palermo e Siracusa

Energia post-punk, melodie romantiche, synth retrò e accordi dream pop: sono le premesse del live in programma venerdì 21 febbraio alle 22:30 al PunkFunk di Palermo e sabato 23 al Club Sonica di Siracusa, ore 21:30. Sul palco i We Are Waves, band post-punk di Torino con oltre dieci anni di esperienza e un sound unico, che hanno declinato in tre album e diversi EP. Oltre ad aver girato ampiamente l’Italia, i We Are Waves hanno suonato in Belgio, Germania e Repubblica Ceca, dove hanno già un ottimo seguito.

Cristiano Califano e Peppe Servillo

Napulitanata” con Peppe Servillo all’Agricantus

Al Teatro Agricantus di Palermo la stagione dei grandi concerti si apre con la voce calda e verace di Peppe Servillo che celebrerà la ricchezza musicale e culturale di Napoli. Martedì 25 febbraio alle ore 21  il teatro diretto da Vito Meccio ospiterà Napulitanataun omaggio alla cultura e alla canzone classica napoletana fra paradiso e veglia, un’esperienza coinvolgente che celebra l’anima e la storia di Napoli attraverso la musica e l’interpretazione di artisti di grande talento. Un piccolo viaggio, senza limiti di tempo e di spazio, che vede l’avvicendarsi di brani famosi con brani meno conosciuti e qualche volta dimenticati, ma non per questo minori. Napulitanata è una rilettura raffinata e popolare di un repertorio di classici che spaziano da Raffaele Viviani a E.A.Mario fino a Renato Carosone. Un racconto di una Napoli non oleografica, lontana dagli stereotipi e dai luoghi comuni, ma vista da una prospettiva intima e personale, come fosse una stanza che a volte gode di una vista bellissima. Sul palco Peppe Servillo, storica voce degli Avion Travel,  sarà accompagnato dalla chitarra di Cristiano Califano, compositore ed arrangiatore, già collaboratore di artisti del calibro di Massimo Ranieri ed Eugenio Bennato.

“Comu parranu” i tamburi di Davide Campisi

Si apre la nuova stagione 2025 di “Sponde Sonore”, la rassegna di concerti organizzata dal circolo Arci Tavola Tonda all’interno dei Cantieri alla Zisa di Palermo. Nove appuntamenti, in programma dal 21 febbraio al 25 maggio, con concerti che spaziano dalla world music al rock, dal jazz alla musica classica. Si cominicia venerdì 21 febbraio, alle 21.30, con il concerto di Davide Campisi (voce, tamburi e percussioni) che presenta il suo nuovo lavoro Comu Parranu sul palco di Arci Tavola Tonda insieme a Mariano Di Stefano (chitarra classica e voce). ll tamburo guarda la luna e nella luna si rispecchia, per trovare nella sua luce misteriosa le radici del proprio ritmo. La ritualità intima del suono si apre a un incontro sperimentale in cui sonorità mediterranee si allineano a tutto ciò che è modernità. Lo spettacolo è il risultato di un percorso di sperimentazione che parte dalla volontà di tracciare un legame tra l’identità profonda del proprio essere e l’apertura al mondo circostante.

Les Brünettes, il canto a cappella al femminile

Juliette Brousset, Stephanie Neigel, Julia Pellegrini e Lisa Herbolzheimer, ovvero Les Brünettes sono la più fresca novità del canto a cappella femminile, una «bellezza voluttuosamente aristocratica», le descrive il quotidiano tedesco Frankfurter Allgemeine Zeitung. A Vocal Harmony è il titolo del concerto in programma da venerdì 21 a domenica 23 febbraio al Real Teatro Santa Cecilia di Palermo. Il concerto va in scena con doppio turno: alle 19:00 e alle 21:30, il venerdì e il sabato; e alle 18:00 e alle 20:30 la domenica. L’evento fa parte della stagione concertistica “Brass in Jazz 2024-2025 – Le Musiche del notro tempo”.

Omar Sosa e Marialy Pacheco al Politeama Garibaldi

Una serata di musica internazionale a Palermo con il concerto Manos, che vede protagonisti i pianisti Omar Sosa e Marialy Pacheco. L’evento si terrà lunedì 24 febbraio alle ore 20:45 presso il Politeama Garibaldi, nell’ambito della stagione concertistica degli Amici della Musica. Il duo dà vita a un affascinante dialogo musicale tra forza ed eleganza, attraverso un interplay ipnotico che alterna momenti di energia vibrante a passaggi di delicata introspezione. Un viaggio sonoro che fonde tradizione jazz e ritmi afrocubani, trasformando il palco in una festa di suoni e suggestioni danzanti.

Nomad Arts&Cult ai Candelai di Palermo

Venerdì 21 febbraio ai Candelai di Palermo appuntamento con “Club”, l’afterparty della rassegna itinerante Nomad Arts&Cult, ospiti Romare (live set), Worg (live set), Soul Rolled Fox (band). Il musicista londinese Romare, prendendo il nome dall’artista di collage multidisciplinare Romare Bearden, adotta un approccio simile al collage quando crea il suo suono elettronico ricco di campioni, combinando elementi del cinema fantasy degli anni ’70, synth pop, melodie jazz e persino riff medievali. Spesso sperimentando con gli strumenti (tra cui la batteria della sua infanzia e il flauto dolce della nonna) insieme a una band dal vivo, ha fatto un tour con i Bonobo, ha suonato al Berghain e ha tenuto una residenza al Jazz Cafe.

La musica elettronica di “Fuck Normality” a Roma

Simona Beat

Giovedì 20 febbraioFuck Normality approda a Roma per una serata dedicata alla musica elettronica. L’evento, in collaborazione con Largo Venue, porterà sul palco un mix di artistidella scena indipendente italiana e romana, in un contesto che celebra la sperimentazione e l’inclusività. Nato come spazio di dialogo tra diverse discipline artistiche, Fuck Normality ha già all’attivo numerosi appuntamenti di successo. Per l’appuntamento romano, propone una line-up che unisce esperienze e visioni diverse, creando un percorso sonoro che attraversa elettronica, contaminazioni globali e sperimentazione.  In testa al cartellone c’è Go Dugong, producer, musicista e dj di fama internazionale, noto per la sua capacità di fondere ritmi elettronici con influenze provenienti da tutto il mondo. Go Dugong presenterà MADRE, realizzato in collaborazione con l’artista venezuelano Washé. Accanto a lui, La Reina del Fomento, dj apprezzata nella scena underground per la sua selezione intensa e coinvolgente, capace di intrecciare cumbia, in tutte le sue possibili declinazioni e rkt, neo-perreo, waracha, latin-bass. Simona Beat porterà sul palco l’amore per l’improvvisazione, le miscele di genere, suggestioni e sperimentazioni, mentre Strada un mix di musica popolare ed elettronica, field recordings e banger di etichette indipendenti sparse nel mondo con un sound in continua evoluzione.

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PROSA

Da sinistra: Ninni Bruschetta, il regista Giuseppe Dipasquale e Alessio Vassallo

Catania, “Il male oscuro” con Bruschetta e Vassallo

Un viaggio nell’animo tormentato di uno scrittore, tra memorie ingombranti e desideri inconfessabili. Sino a domenica 23 febbraio, in Sala Verga al Teatro Stabile di Catania va in scena Il male oscuro, adattamento teatrale dell’omonimo romanzo di Giuseppe Berto. Considerato un caposaldo della letteratura italiana, il romanzo narra la vicenda autobiografica di uno scrittore in crisi, segnato dai sensi di colpa per la morte del padre. L’adattamento è curato e diretto da Giuseppe Dipasquale e vede protagonisti Alessio Vassallo e Ninni Bruschetta con Cesare Biondolillo, Lucia Fossi, Luca Iacono, Viviana Lombardo, Consuelo Lupo e Ginevra Pisani. Il calendario delle rappresentazioni: giovedì 20 ore 20:45; venerdì 21, sabato 22 e domenica 23 febbraio ore 17:30.

“Iliade. Il gioco degli dei” con Alessio Boni a Catania

Alessio Boni e Antonella Attili protagonisti di Iliade. Il gioco degli dei, un testo di Francesco Niccolini liberamente ispirato all’Iliade di Omero, con la drammaturgia di Roberto Aldorasi, Francesco Niccolini e Marcello Prayer. Lo spettacolo all’ABC di Catania da venerdì 21 a domenica 2 marzoIl calendario delle repliche: venerdì 21 (alle 21:00), sabato 22 (alle 17:30 e alle 21:00), domenica 23 (alle 18:00), venerdì 28 febbraio (alle 21:00) e ancora sabato 1 marzo (alle 17:30 e alle 21:00) e domenica 2 (alle 18.:00). Con Alessio Boni e Antonella Attili in scena Haroun Fall, Jun Ichikawa, Liliana Massari, Francesco Meoni, Elena Nico e Marcello Prayer. La regia è firmata da Roberto Aldorasi, Alessio Boni e Marcello Prayer.

“Ok boomer (Anch’io sono uno stronzo)” per AltreScene

Sabato 22 febbraio, alle ore 21, “AltreScene, la rassegna di arti performative dedicata alla drammaturgia contemporanea di Zo Centro culture contemporanee di Catania ospita la messinscena di Ok boomer (Anch’io sono uno stronzo), il testo di Nicolò Sordo che apre un 2025 denso di attività, incontri e sfide per l’attore e autore veneto. In scena lo stesso Nicolò Sordo, insieme con Filippo Quezel, regia, scene, adattamento del testo sono di Babilonia Teatri di Enrico Castellani e Valeria Raimondi, una coproduzione con La Piccionaia, Fondazione Sipario Toscana, Romaeuropa Festival, direzione di scena, video e audio editing sono di Federico Fracasso e Angela Marangon, il disegno luci di Babilonia Teatri e Luca Scotton.  Lo spettacolo racconta il sabato pomeriggio in un negozio di articoli sportivi di un centro commerciale, dove ladruncoli di ogni genere prendono d’assalto tutto ciò che gli capita a tiro. Un ragazzino, beccato a rubare un paio di Nike Air, porta accidentalmente alla luce una realtà ben più torbida che si cela nel seminterrato del negozio: un laboratorio dove lavorano persone sfruttate ridotte in schiavitù. Un manipolo di eroi improvvisati cerca disperatamente di salvarli, ma solo per salvare sé stessi e le proprie esistenze mediocri. Una finta lotta al capitale, un rimpallo di colpe tra “boomers” che immancabilmente scaricano la responsabilità del loro ennesimo fallimento sul ragazzino adolescente.

“Il tango delle capinere” di Emma Dante a Siracusa e Catania

Ancora una volta la straordinaria drammaturgia di Emma Dante sarà ospite del Teatro Massimo di Siracusa. La regista siciliana porterà nella città aretusea martedì 25 (ore 21) e mercoledì 26 febbraio (ore 20) Il Tango delle capinere, con Sabino Civilleri e Manuela Lo Sicco, all’interno della rassegna teatrale di Nuovo Teatro. Replicherà giovedì 27 e venerdì 28 febbraio (ore 21) al Piccolo Teatro della Città di Catania.  È pensando ai suoi genitori che la regista siciliana compone questo testo e dona ancora una volta allo spettatore una pièce intensa e poetica. Nato come approfondimento dello studio tratto da Ballarini, lo spettacolo fa parte della Trilogia degli occhiali, in cui i protagonisti inforcano occhiali, metafora della difficoltà di vedere il mondo e di immaginare un futuro. “Il tango delle capinere”, vede in scena Sabino Civilleri e Manuela Lo Sicco, nella parte di due innamorati. È il componimento di un mosaico dei ricordi che rende sopportabile la solitudine di chi disgraziatamente sopravvive all’altro. Emma Dante racconta l’amore nella sua eccezionalità, condivisione e nostalgia. Emma Dante nelle note di regia racconta: «Una vecchina fruga dentro un baule. Estrae un flacone di pillole, un velo da sposa, un telecomando, tanti palloncini colorati… Da un altro baule arriva la musica di un carillon. compare un uomo anziano. Indossa un vecchio abito da cerimonia liso dal tempo. L’uomo guarda la donna e sorride. Subito la raggiunge. L’abbraccia. La donna appoggia la testa sulla spalla di lui. Lui le fa una carezza. Lei lo tiene stretto per non perdere l’equilibrio. Lui la sostiene. Ballano. Lui estrae dalla tasca un orologio da taschino: meno cinque… meno quattro… meno tre… meno due… meno uno… e al rintocco della mezzanotte lui fa scoppiare un petardo. Si baciano. Lui lancia in aria una manciata di coriandoli. La festa ha inizio. Buon anno, amore mio! Lui e lei adesso hanno sedici anni. In costume da bagno si promettono amore eterno. Sulle note di vecchie canzoni festeggiano l’arrivo dell’anno nuovo ballando a ritroso la loro storia d’amore». La coppia rivive così a ritroso la loro storia d’amore, diventando anche più giovani e ripercorrendo i momenti più importanti della loro vita insieme, ricordando, si ritrovano.

“Il birraio di Preston” in scena a Palermo

In occasione del centenario della nascita di Andrea Camilleri, il Teatro Al Massimo di Palermo presenta Il Birraio di Preston, in scena da venerdì 21 febbraio a sabato 1 marzo. L’adattamento teatrale, curato dallo stesso Camilleri insieme a Giuseppe Dipasquale, che ne firma anche la regia, vede protagonisti Edoardo Siravo, Federica De Benedittis e Mimmo Mignemi. Ambientata nella seconda metà dell’Ottocento a Vigàta, la storia narra le vicende legate all’inaugurazione del nuovo teatro civico “Re d’Italia”.

“Sul Lastrico” fra ironia e rime “dantesche”

Il celebre comico Maurizio Lastrico porta il suo spettacolo Sul Lastrico al Teatro Golden di Palermo lunedì 24 febbraio alle ore 21:00. Conosciuto per la sua abilità nell’uso di endecasillabi “danteschi”, Lastrico offre una performance che esplora con ironia le sfide quotidiane e gli imprevisti della vita.

“Parlami d’amore” con Mario Incudine a Palermo

Un viaggio emozionante tra note, parole e memoria collettiva. Domenica 23 febbraio alle ore 18:00, il Teatro Apparte di Palermo ospita Mario Incudine, cantante, attore teatrale e polistrumentista, uno dei maggiori esponenti della musica popolare siciliana, con lo spettacolo Parlami d’amore, un racconto musicale che attraversa l’Italia tra gli anni ’20 e ’40, tra la propaganda e la resistenza, tra la tradizione e il rinnovamento.

Nuove date per “Strafelicissima Palermo”

Strafelicissima Palermo, il grande omaggio di Sergio Vespertino alla sua città, in scena al Teatro Agricantus di Palermo fino al 2 marzo (giovedì, venerdì e sabato alle ore 21, domenica alle ore 18, prenotazioni al numero 091 309636).  «Lo spettacolo è un omaggio al “noi”, ai palermitani, a quelli che questa città la abitano, non la vivono», dice Sergio Vespertino. «Facendo squadra, aiutando gli altri come si usava un tempo, quando il vicino di casa non era un estraneo. È anche un omaggio a chi, come mio padre, questa città ce l’ha fatta conoscere e amare nelle sue pieghe, come si ama il salotto di casa… perché Palermo è casa». Lo spettacolo, prodotto dal Teatro Agricantus, dopo una breve pausa tornerà ancora in scena dal 21 marzo al 6 aprile. 

Francesca Chillemi a teatro nel thriller “Il giocattolaio”

Francesca Chillemi a Barcellona con “Il giocattolo”

Martedì 25 febbraio alle 21:00, il Teatro Placido Mandanici di Barcellona Pozzo di Gotto ospita il thriller psicologico Il giocattolaio , con Francesca Chillemi e Kabir Tavani, per la regia di Enrico Zaccheo. Adattamento teatrale del celebre testo di Gardner McKay, tradotto da Giovanni Lombardo Radice, “Il Giocattolaio” esplora i lati più oscuri della psiche umana, indagando il potere della manipolazione, la fragilità dell’identità e il confine sottile tra vittima e carnefice.

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FESTE

Ad Acireale “Il più bel Carnevale di Sicilia”

Acireale si veste di colori, musica e magia per l’edizione 2025 de “Il più Bel Carnevale di Sicilia”, un appuntamento imperdibile per turisti e visitatori. Dal 15 febbraio al 4 marzo, i protagonisti indiscussi della celebrazione sono, ancora una volta, i magnifici carri allegorici in cartapesta, frutto del talento e della creatività dei maestri carristi acesi e in concorso al Cine Teatro Maugeri. Tra gli eventi imperdibili ci sono le sfilate in notturna fino a mezzanotte, accompagnate da dj-set itineranti, che rendono le serate indimenticabili. Inoltre, per la prima volta, le opere in cartapesta sono esposte ogni mattina in diversi punti del circuito, regalando a residenti e turisti la possibilità di ammirare da vicino questi capolavori anche durante il giorno. Un altro fiore all’occhiello di questa edizione de “Il più Bel Carnevale di Sicilia” sono gli spettacoli musicali.

Peppe Nappa è il re del Carnevale di Sciacca

Il Carnevale di Sciacca rappresenta una delle tradizioni più affascinanti e vivaci d’Italia. Con le sue origini che risalgono a secoli fa, la manifestazione offre un mix di colori, suoni e gioia che attirano visitatori da ogni angolo del paese. L’evento si svolgerà nei giorni 22 e 23 febbraio28 febbraio, 1 e 2 marzo, promettendo un’esperienza indimenticabile per tutti. Peppe Nappa è la maschera ufficiale dei cinque giorni. S’inizia alle ore 16.00, sul Palco di Via Allende si terranno spettacoli ed esibizioni dei gruppi dei carri e di quelli mascherati. Gli spettacoli pomeridiani di domenica 23 febbraio e domenica 2 marzo saranno condotti dal noto comico Sasà Salvaggio affiancato da Rosy Abruzzo, Pietro Pumilia e Roberta Mandalà.  A conclusione di ciascuna delle cinque sfilate pomeridiane (momento clou del Carnevale) sul palco principale di Via Allende a partire dalle ore 20:30, si terranno gli spettacoli, le esibizioni serali dei Carri Allegorici in concorso e le recite allegoriche. Il 28 febbraio si balla con Dargen D’Amico. La sera di domenica 2 marzo il gruppo Abracadabra che proporrà gli inni storici del Carnevale.

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FOOD & WINE

Continua il Torneo del Maiorchino: un’antica sfida

Ogni weekend fino a Carnevale Novara di Sicilia (ME), uno dei Borghi più belli d’Italia, si anima con la XXXVI edizione della Festa e del Torneo del Maiorchino. Questa manifestazione, che è entrata nel patrimonio dell’umanità dell’Unesco, celebra un’eccellenza gastronomica locale, il formaggio pecorino Maiorchino, e offre un’immersione nella cultura e nelle tradizioni di questo affascinante borgo medievale. Cuore della manifestazione è il Torneo del Maiorchino, un gioco risalente ai primi del Seicento. La competizione consiste nel far rotolare una forma di pecorino stagionato, del peso variabile tra 10 e 18 kg, lungo un percorso di oltre due chilometri tra le caratteristiche viuzze del centro storico. Il tracciato parte da via Duomo e si conclude a Piano Don Michele, passando per le suggestive “vaelle” del borgo. Sedici squadre, composte da tre concorrenti ciascuna, si sfidano per raggiungere il traguardo con il minor numero di lanci. Ogni lancio viene eseguito utilizzando una “lazzada”, una corda di circa un metro, che avvolta intorno alla forma di formaggio permette tiri precisi e potenti. Le regole del gioco, tramandate da secoli, garantiscono una competizione avvincente e spettacolare, tra tiri abili e imprevisti come “spighi” e “catafulchi”. Il torneo si svolge ogni fine settimana per concludersi nel periodo di Carnevale, culminando con la Sagra del Maiorchino, dove i visitatori possono degustare il famoso formaggio, insieme ad altre specialità locali come la ricotta e la tuma. Il momento clou è la tradizionale “maccheronata” in piazza: un piatto di pasta con sugo di salsiccia, generosamente spolverato con maiorchino grattugiato. Le degustazioni sono accompagnate da vino locale e altri prodotti tipici, offrendo un autentico viaggio nei sapori del territorio. Il Maiorchino è un formaggio a pasta dura prodotto con latte ovino intero crudo, a volte misto a latte di capra. La sua lavorazione è caratterizzata da una foratura della pasta con il “minaccino” per favorire la sineresi. Dopo una salatura di 20-30 giorni, la stagionatura avviene in ambienti freschi e umidi, talvolta interrati, e può durare fino a 24 mesi. La crosta varia dal giallo ambrato al marrone, mentre la pasta, compatta e di colore paglierino, sprigiona aromi erbacei e un gusto deciso e piccante.

(inviare le segnalazioni a redazione@segnalisonori.it)

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