Eventi

Platea. Da Napoli James Senese e Joe Barbieri

Gli appuntamenti nella settimana dal 30 al 5 aprile. Il “nero a metà” in concerto a Palermo e Catania, il “brasiliano a metà” a Palermo. Biagio Guerrera presenta l’album “A prossima vita”. Parte da Belpasso il tour del Marsili Trio, storica formazione dell’underground catanese. Prosegue il tour siciliano del Big Apple 4et. Summit di chitarristi eccellenti ad Agrigento. Il collettivo catanese Okiees porta il suo spettacolo multimediale a Roma
(inviare le segnalazioni a redazione@segnalisonori.it)

.

.

.

MUSICA

Doppio appuntamento in Sicilia per il “nero a metà” James Senese

Doppio appuntamento live con James Senese al Teatro Golden di Palermosabato 1 aprilealle 21.30, e domenica 2 all’Abc di Catania. Due concerti imperdibili in cui il “nero a metà” è accompagnano sul palco da Alessio Busanca (tastiere), Rino Calabritto (basso elettrico) e Fredy Malfi (batteria). Nel link, l’intervista realizzata la scorsa estate.

Enrico Morello presenta “Cyclic Signs” al Monk di Catania

Il Monk Jazz Club di Catania, nei suoi sei anni di vita (è nato nel febbraio del 2017), è stato sempre palcoscenico privilegiato delle migliori energie del jazz italiano. Un ulteriore conferma ce l’abbiamo con i concerti in calendario sabato 1 e domenica 2 aprile, alle ore 21.30, con il quartetto del batterista romano Enrico Morello il quale presenta “Cyclic Signs” il suo primo album da bandleader realizzato (e suonato dal vivo) insieme con il trombettista Francesco Lento, il sassofonista Daniele Tittarelli, e il contrabbassista Matteo Bortone. «Un quartetto di nuovi nomi del jazz di grande spessore» commenta Dino Rubino, direttore artistico del club di via Scuto 19.
“Cyclic Signs” (Auand, 2021) è il debutto discografico di Enrico Morello, che pure è un nome tutt’altro che nuovo, da numerosi anni, infatti, una scelta di riferimento per le formazioni di alto profilo del jazz nazionale. E trattandosi di un batterista non stupisce che la musica di questo suo quartetto parta dalle fondamenta ritmiche, intese però non come semplice scansione metrica ma come una serie di tracciati multiformi e inattesi. 

Parte sabato 1 aprile da Belpasso il tour del Marsili Trio

Sabato 1 aprile sul palco dell’Open Doors di Belpasso (Via Vittorio Emanuele III 284) torna una formazione storica dell’underground catanese. Sotto la denominazione di Marsili Trio troviamo infatti i fondatori di realtà come One Eye Dog, molto attivi e presenti sulla scena nel periodo del massimo fermento musicale nella città di Catania, evoluti poco dopo in FLX, band che ebbe l’amicizia e la benedizione di artisti come Giorgio Canali e Cesare Basile. Sono Daniele Quaceci, Giacomo Iannaci e Felice Briguglio. Avevano imboccato strade diverse, restando lontani per quasi vent’anni. Con la nascita di Marsili, attività solista di quest’ultimo, si sono create le condizioni per far rivivere quel suono, portando l’acclamato disco Ossario in una dimensione rock che incontra idealmente, e non solo, il repertorio maturato in quelle formazioni, liberando l’anima viscerale di canzoni lontane nel tempo ma che si rivelano “sorelle”, in una scaletta che si può definire unica. La possibilità di ritornare sul palco per una formazione dopo un tempo così lungo non è mai scontata ma la forza della musica, la schiettezza dell’underground e del rock sono difficili da battere e il concerto ne sarà prova tangibile. Quello di sabato 1 è un piccolo “evento” che consigliamo vivamente di non perdere. Le prossime date del Marsili Trio saranno: sabato 6 maggio, The Globe, Ragusa; sabato 27 maggio, Officine Balena, Palmi (Reggio Calabria).

La band XrmbandSamarsax in concerto al FAB di Catania

Sul palco del FAB (Via della Scale 10 Catania) la band XrmbandSamarsax, che farà immergere il pubblico nel magico mondo della musica jazz, blues e swing

Da Zō il synth punk degli Holiday Inn

Venerdì 31 marzo, alle ore 23, da Zō Centro culture contemporanee di Catania torna “Disclosure”, la nuova dimensione della musica live, creato in sinergia da Zō, Doremillaro e KVA, e reso unico dalla sua ricerca e produzione di eventi live e dj set. Per questo secondo appuntamento del nuovo format musicale arrivano gli Holiday Inn, un duo italo-francese acid minimal e synth punk formato da Gabor (alla voce) e da Bob Junior (al synth e alla drum machine), nato nella frenesia musical-culturale di Roma Est (Pigneto, Tor Pignattara, Prenestina, Casilina). I loro spettacoli dal vivo li hanno elevati allo status di culto tra gli appassionati della scena underground italiana. Warmup e aftershow curato da KVA, Lacinskij, e Calandra.

Biagio Guerrera presenta l’album “A prossima vita”

Martedì 4 aprile alle ore 21 al Centro Zo di Catania presentazione del progetto A prossima vita, primo disco solista di Biagio Guerrera, il poeta catanese amato da Andrea Camilleri. Partecipano: Biagio Guerrera, voce; Simona Di Gregorio, voce e fisarmonica; Puccio Castrogiovanni, marranzano; Vincenzo Gangi, chitarra; Alessandro Pizzimento, mandolino; Giovanni Arena, contrabbasso; Riccardo Gerbino, tabla e percussioni; Eleonora Bordonaro e Faisal Faher, voce. «Potrete immergervi in un linguaggio fortemente emozionale e performativo che interpreta una Sicilia che si apre al mondo, una Sicilia di incroci, meticcia, che vuole riprendere idealmente l’arte antica dei trovatori», racconta Biagio Guerrera. «Del resto pare che si debba proprio all’influenza di alcuni poeti profughi fuggiti dalla Provenza la nascita della scuola poetica siciliana, inaugurando le vicende di una lingua da allora ancora viva come lingua d’arte ma che mai è stata lingua di governo. Semmai lingua stratificata, ricca di lasciti dalle tante dominazioni vissute nei secoli, lingua dunque dell’accoglienza».

Il Red Apple 4et, da sinistra: Michael Santanastasio, Rino Cirinnà, Santi Romano e Vittorio Silvestri

Prosegue il tour siciliano del Red Apple 4et

Il tour siciliano del Red Apple 4et prosegue giovedì 30 marzo al Retronouveau di Messinavenerdì 31 al Miles David Jazz Club di Palermosabato 1 aprile al Piccolo Teatro del Mercato di Ragusa e domenica 2 aprile a Taormina Jazz. Il Red Apple 4et nasce dalla felice unione di due musicisti di base siracusana – Rino Cirinnà al sax soprano e tenore e Santi Romano al basso e contrabbasso – con due musicisti di radice italiana e francesi d’adozione, il chitarrista Vittorio Silvestri e il batterista italo-americano Michael Santanastasio. Il progetto nasce dall’incontro di quattro musicisti per la realizzazione di una produzione discografica intitolata Open Letters. Sei composizioni originali e una cover danno vita ad un umore musicale che rappresenta fedelmente le esperienze individuali dei musicisti. Musicisti che vantano molteplici esperienze stilistiche e una formazione Internazionale. Open Letters dà vita ad un percorso musicale vario negli stili e nelle atmosfere, una musica che fonde insieme la cultura classica e moderna del Novecento.

Il tour “30 anni suonati” di Joe Barbieri sabato 1 aprile a Palermo

Sabato 1 aprile (ore 19) a Palermo al Real Teatro Santa Cecilia ed il 4 aprile a Bologna al Bravo Caffè il napoletano “brasiliano a metà” Joe Barbieri riporterà le proprie canzoni “alle impostazioni di fabbrica” spogliandole fino alla soglia della versione in cui sono state originate, eseguendole per sole chitarra e voce ed accompagnate dal virtuosismo del contrabbassista Daniele Sorrentino. «Amo provare a ricreare quella scintilla che ha dato vita alle mie composizioni», racconta Barbieri. «In questo modo ritrovo la spudoratezza della loro nudità, del loro cuore più intimo. Suonarle mentre sono così disarmate mi permette di compiere un viaggio indietro nel tempo fino all’istante dorato in cui le ho scritte e di rincontrare così quel ragazzo che vibrava nel profondo mentre le scriveva, per riscoprire quel ragazzo che in fondo sono ancora». Il 20 aprile a Taranto al Teatro Fusco ed il 21 aprile a Molfetta alla Chiesa S.Pio X, invece, il suono rotondo ed adulto della band di Joe Barbieri (composta da Pietro Lussu al pianoforte, Bruno Marcozzi alla batteria e alle percussioni, e Luca Bulgarelli al contrabbasso) incontrerà quello poderoso ed avvolgente dell’Orchestra della Magna Grecia, per l’occasione diretta dal maestro Angelo Nigro. E sarà una prima volta assoluta, poiché mai prima d’ora la musica di Barbieri aveva incontrato su di un palco il complemento dell’orchestra. «Più volte ho utilizzato nei miei dischi l’elemento sinfonico, elemento che sento essere il contrappunto più naturale alla mia voce; e a Taranto e Molfetta questo aprile si avvererà un sogno antico: quello di poter portare questo dialogo speciale che ho già sperimentato in studio, dal vivo per poterlo infine regalare alla mia gente. Mi sto preparando per questi momenti che verranno con grande cura, sperimentando sin d’ora una profonda emozione».

Al via la rassegna primaverile del Tatum Art jazz club di Palermo

Parte sabato 1 aprile e si concluderà il 14 aprile “Early spring Tatum”, rassegna primaverile al Tatum Art di Palermo. Si parte sabato 1 con le composizioni della cantante romana Costanza Alegiani, accompagnata da tre musicisti della scena palermitana: Marco Grillo (chitarra), Gabrio Bevilacqua (contrabbasso), Manfredi Crocivera (batteria). Il 2 aprile grande ritorno a casa per il sassofonista Stefano D’Anna, che sale sul palco insieme a Filippo Schifano (tromba), Toti Cannistraro (piano), Gabrio Bevilacqua (contrabbasso), Joe Santoro (batteria). Il 3 aprile la scena è tutta per il sestetto del sassofonista Reiner Witzel, sul palco con Mathias Haus (vibrafono), Philipp van Endert (chitarra), Sebastian Gahler (piano), Nico Brandenburg (basso), Peter Weiss (batteria). Martedì 4 e mercoledì 5 aprile sul palco Fabio Zeppetella (chitarra), Aaron Goldberg (piano), Piero Leveratto (contrabbasso), Joe Santoro (batteria). Sabato 8 aprile in scena Mark Priore (piano), Benoit Quentin (contrabbasso), Manfredi Crocivera (batteria). Il 12 e 13 aprile protagonista il sax tenore di Martin Jacobsen, con Marco Grillo alla chitarra, Davide Inguaggiato al contrabbasso e Gaetano Presti alla batteria. Chiude la rassegna, venerdì 14 aprile Hermon Mehari alla tromba insieme al pianista Alessandro Lanzoni.

Il fine settimana di concerti al jazz club Miles Davis di Palermo

Fine settimana con nuovi concerti al Miles Davis Jazz Club di Palermo. Si parte giovedì 30 marzo alle 21.40 con una jam session in memoria di Fabrizio Pezzino, batterista, pittore e fotografo recentemente scomparso. Venerdì 31 marzo, sul palco il Red Apple Quartet composto da Rino Cirinnà (soprano e tenore sax), Vittorio Silvestri (chitarra), Santi Romano (basso e contrabbasso), Michael Santanastasio (batteria) per presentare Open letters, un percorso musicale vario negli stili e nelle atmosfere, che fonde insieme la cultura classica e moderna del ‘900. Primo appuntamento del mese di aprile, sabato alle 21.30, con il Fabrizio De André project in jazz di Marco Rausei (voce), Benny Amoroso (tromba), Joe Costantino (piano), Giacomo Bertuglia (basso), Maurizio Gula (batteria).

Sabù Alaimo presenta “Star della provincia” a Palermo

Giovedì 30 marzo il cantautore palermitano Sabù Alaimo si esibirà alla Fabbrica 102 di Palermo (ore 22 – ingresso gratuito, Via Monteleone 32): durante il live saranno proposti i brani dell’ultimo album Star della provincia, i brani dell’intero repertorio del musicista siciliano e reinterpretazioni del miglior cantautorato italiano. Il tour di Star della Provinciafarà tappa a Milano, Roma, Catania, Bergamo, Pisa, Bergamo, Firenze.

I Nero Diaspora alla Rassegna di Musiche Eterodosse

Prosegue “Prima vera contemporanea”, la Rassegna di Musiche Eterodosse in Sala Perriera ai Cantieri Culturali alla Zisa di Palermo. Per il secondo appuntamento, alle 21.15 di venerdì 31 marzo, il jazz puro incrocia i territori dell’industrial e del punk come della musica radicale con i Nero Diaspora, trio tra jazz, dark ambient e sound poetry ma dalla forte componente ritmica e melodica. La band composta da Rossella Cangini (voce) Gandolfo Pagano (chitarra preparata) Fabrizio Elvetico (elettronica) approda al festival per presentare Shadows on Earth, ultimo album pubblicato da Folderol Records.

Summit di chitarristi sabato 1 aprile ad Agrigento

Alcuni tra i migliori chitarristi della musica italiana sul palco ad Agrigento. Torna per la seconda edizione “Rock in teatro”, sabato 1 aprile alle 21.00 al Teatro Pirandello. Uno spettacolo dedicato ai grandi classici che hanno fatto la storia della musica italiana. Stelle del firmamento rock del calibro di Robby PellatiRigo Righetti e Federico Poggipollini, storici musicisti di Ligabue, insieme a Riccardo Onori, chitarrista di Jovanotti e Giuseppe Scarpato, chitarrista di Edoardo Bennato, suonano Dalla, Battisti, Bennato, Ligabue, Jovanotti. Alla voce il cantante emiliano Lollo Campani, partecipante di “The Voice”. Parte dell’incasso va in beneficenza con Rotaract Agrigento.

The Whistling Heads presentano il nuovo video “Teenage Cliché”

Giovedì 30 marzo al Palacultura di Messina la band peloritana The Whistling Heads presenta il nuovo video di Teenage Cliché, realizzato con la collaborazione del Liceo Seguenza, che lo ha prodotto e ha fatto sì che gli studenti dell’indirizzo Artistico, Audiovisivo e Multimediale (con la supervisione del dirigente scolastico  Lilia Leonardi) lo realizzassero e curassero tutte le fasi tecniche di stesura del soggetto, regia, montaggio e post produzione, avvalendosi anche della partecipazione degli studenti di tutti gli indirizzi del Liceo e della collaborazione degli ex studenti dell’indirizzo Audiovisivo e Multimediale. The Whistling Heads è una band sulla quale Messina punta, la loro musica è una fusione tra alternative rock, post-punk, new wave e noise, che offre un viaggio psichedelico senza ritorno; o come dicono loro stessi: «Un giro sulle montagne russe contromano. E poi un arcobaleno violentato da uno sgambetto». Alberto Zaccaro (voce, chitarra), Santino Mondello (chitarra), Samuele Costa (basso) e Giuseppe Arnao (batteria) manifestano i propri desideri e timori attraverso i loro testi introspettivi e dolceamari, accompagnati da irosi assoli di chitarra e batteria, e dinamiche linee di basso.

The Heron Temple “live” al club Sonica di Siracusa

Venerdì 31 marzo alle ore 21:30 sul palco del Sonica club di Siracusa salgono The Heron Temple, Ripartono da zero o quasi The Heron Temple dopo l’esperienza a X Factor nel 2017 fatta quando la band era praticamente appena nata. I palermitani Valerio Panzavecchia e Vincent Hank si conoscevano solo da un anno e quel palco molto televisivo li ha proiettati in radio, tra video audaci e tour acustici. I riflettori che si sono un po’ spenti alle loro spalle (come fisiologicamente succede dopo ogni edizione del programma) e la pandemia hanno rallentato l’uscita dell’album d’esordio. Nel gennaio 2022 la band pubblica “Falliscono i locali” seguito a metà giugno da “Ci facciamo male” che anticipa l’uscita del disco di debutto “W.A.U”.

Il collettivo catanese Okiees porta il suo show a Roma

Il collettivo catanese Okiees porta il suo spettacolo transmediale Rageen Vol. 1 a Roma, il 6 aprile alle 21.00 negli spazi di “Scena”, all’interno di “Fuorinorma”, il festival espanso ideato e curato dal critico e regista Adriano Aprà, focalizzato sulla ricerca e proposta di un “cinema altro”. Il film sperimentale realizzato dagli Okiees, che si avvale della straordinaria partecipazione dell’artista Pippo Delbono che ha regalato un penetrante contributo di grande intensità, sarà musicato dal vivo da alcuni componenti del collettivo – Andrea Rabbito, voce e chitarra; Alexandra Dimitrova, violino – per la resa di un dialogo fra linguaggi diversi. Rageen Vol. 1, il cui disco fisico uscirà il prossimo 26 maggio, racconta la storia dei due migranti, Roger Benjamin e Benjamin Rye, che scappano dal loro Paese di origine devastato dalla guerra per giungere, attraversando il mare in iole, a Catania, luogo in cui il loro rapporto di amicizia e d’amore diverrà sempre più conflittuale fino a toccare la ferocia dell’odio. La vicenda di amore/odio tra i due protagonisti è così la storia dei perdenti, degli emarginati, dei reietti, ma, ancora di più, di coloro che vengono reputati “diversi”; così quella storia di stranieri in una nuova terra (nello specifico Catania, in questo primo volume) diviene un viaggio nei lati oscuri dell’uomo, proponendo un percorso introspettivo su una declinazione della figura dell’hostis, ovvero sull’Altro da Sé, su quello straniero che vive in noi. Gli Okiees sono formati da Andrea Rabbito (voce, chitarra), Adriano Murania (violino), Simone Liotta (tastiere, elettronica) Mauro Melis (grafica), e recentemente è stato coinvolto anche Gian Marco Castro (tastiere, elettronica).

Ghemon nuovo look

Ghemon a Roma fra musica, stand up comedy e storytelling

È più ricca che mai l’offerta culturale di aprile a Officina Pasolini, il Laboratorio creativo di alta formazione e HUB culturale della Regione Lazio diretto da Tosca a Roma. Sabato 1Ghemon porta sul palco del Teatro Eduardo De Filippo uno spettacolo fatto di musica, stand up comedy e storytelling. Una cosetta così, questo il titolo, non è un concerto, non è un monologo teatrale e neanche uno spettacolo comico, ma in parte, è un po’ di tutto questo. Uno spazio di libertà creativa in divenire dove sciogliere finalmente le briglie, per dare allo spettatore qualcosa di diverso da quello che già conosce attraverso la musica dell’artista. Uno show fatto di condivisione di storie personali da guardare attraverso la lente dell’ironia, canzoni inedite, cover inaspettate e momenti di riflessione più profonda. Artista dallo stile unico, che mescola soul, rap e musica italiana, Ghemon è partito dal mondo hip hop per poi scegliere la strada della versatilità per raccontare agli altri il suo mondo interiore, anche attraverso i dj set, la radio, i podcast, un libro e lo sport (appassionato di calcio e pallacanestro, negli ultimi anni ha iniziato anche a correre maratone). Lo spettacolo, scritto con l’aiuto di Carmine Del Grosso, vedrà sul palco Giuseppe Seccia alle tastiere e Filippo Cattaneo Ponzoni alla chitarra.

.

LIRICA

“Adriana Lecouvreur” a Catania

Un cast di stelle al Teatro Massimo Bellini di Catania per il nuovo allestimento di Adriana Lecouvreur, il capolavoro di Francesco Cilea in programma con sette turni di recite fino al 2 aprile. Sul podio Fabrizio Maria Carminati, regia di Paolo Gavazzeni e Piero Maranghi. Nel cast vocale spiccano i nomi di Rebeka Lokar nel ruolo del titolo, Marco Berti, Anastasia Boldyreva e Devid Cecconi. Personaggio ispirato all’omonima primadonna della Comédie-Française, Adriana è una celebre attrice animata dal “sacro fuoco”. Il nuovo allestimento è dominato in tutti e quattro gli atti da una pedana che simboleggia il palcoscenico sul quale l’eroina agisce, ama, vive e infine muore, non senza aver prima riacquisito la sua più profonda dimensione: quella del teatro. Queste le recite: giovedì 30 ore 17.30, venerdì 31 ore 17.30, domenica 2 aprile ore 17.30.

.

DANZA

“PÂTÀPAIN” a Scenario Pubblico

Un’intensa serata che unisce danza e musica dal vivo sabato 1 aprile alle ore 20.45 e domenica 2 aprile alle 19.00, a Scenario Pubblico a Catania. In scena PÂTÀPAIN, lavoro esplorativo dei danzatori del MoDem PRO sul linguaggio e sul repertorio del coreografo Roberto Zappalà,
in un percorso curato dal maestro Enrico Musmeci. Il materiale coreografico è arricchito grazie al lavoro sinergico a cui hanno partecipato i musicisti dell’Ensemble Ritmicando del Conservatorio Vincenzo Bellini di Catania diretti da Giovanni Caruso, per un’edizione straordinaria del progetto. La serata nasce dalla collaborazione Scenario pubblico con Associazione Musicale Etnea 

.

PROSA

Giulio Celli al Teatro Coppola di Catania

Performance per voce sola di Guido Celli, domenica 2 aprile alle 18.00 al Teatro Coppola di Catania. Narrazione in tre atti tratta dalle opere “Era solo un ragazzo”, “Madre materno” e “Specchio sorella”, in “Trilogia della cicatrice” la famiglia, istituzione sociale basata sulle più secolari e pervicaci astrazioni ideologiche, è ridotta alla pura essenza di rapporti di forza fondati istituzionalmente sulla violenza e sull’amore per la violenza.

Gabriele Lavia nella piece “Il sogno di un uomo ridicolo”

“Il sogno di un uomo ridicolo” di e con Gabriele Lavia

Fino a domenica 2 aprile al Teatro Verga di Catania va in scena Il sogno di un uomo ridicolo di Fëdor Dostoevskij per la regia di Gabriele Lavia che è anche il protagonista. Un uomo, deriso da tutti e da sempre estraneo alla società, è deciso a suicidarsi. Siede sulla poltrona a fianco della scrivania, apre il cassetto ed estrae la pistola. Ma, improvvisamente, si addormenta e inizia a sognare la propria vita oltre la morte, in un pianeta del tutto simile alla Terra, abitato da splendidi esseri non ancora corrotti «dalla prima caduta, dal primo peccato». «Nella mia vita di teatrante ho adattato e rappresentato alcuni racconti di Dostoevskij: Una donna miteMemorie dal sottosuoloL’eterno marito e Il sogno di un uomo ridicolo. Il sogno, appunto, mi accompagna da quando avevo 18 anni e lo lessi per la prima volta ai miei amici più cari», racconta Gabriele Lavia. «Poi Gian Carlo Menotti lo volle a Spoleto. Fu un grande successo e il Teatro Eliseo lo volle nel cartellone della stagione e fu di nuovo un successo. Poi lo portai a lungo in tournée con una mia compagnia, lo ripresi ancora tante volte, anche in forma di “recital”, soltanto con una sedia. Mi chiesero di filmarlo per la tv e vinse il primo premio come migliore opera di teatro portata in televisione. E lo ripresi ancora per un’altra lunga tournée. È l’opera che ho rappresentato di più nella mia vita, più dell’Amleto. È certo lo spettacolo più faticoso che abbia mai fatto e per questo avevo giurato di non farlo più… data l’età. Ma al Teatro che porta il nome di Strehler non potevo dire di no. E così ho tirato fuori la mia vecchia camicia di forza, che pensavo di non dovere indossare mai più, per dedicare proprio al Grande Maestro questo Sogno. Ma ne sono felice».

Lo spettacolo “Tiresias”

“Tiresias” di Tempest in scena al “Di Lorenzo” di Noto

Sabato 1 aprile va in scena al Teatro Tina Di Lorenzo di Noto Tiresias di Tempest per la regia di Giorgina Pi e con Gabriele Portoghese. «Tiresia è il veggente che sa, che conosce ciò che si dovrebbe fare. Fa paura ascoltarlo, il suo corpo conturba, è al di fuori dell’ordine naturale, è un corpo che vive più sessualità, più età in una vita», spiegano le note di regia. «Quando i suoi occhi smettono di vedere iniziano a leggere il futuro. Tiresia è un’entità che nell’Ade custodisce le risposte, è tramite tra l’umano e il divino. È fuori dalla retorica del potere, è continuamente una frattura nella narrazione, e con le sue vizze mammelle – per dirla con Eliot – vive in mezzo alle piccole cose, non è gerarchico nel sapere e nell’esperire. Tempest lo osserva vagare: ragazzino timido, giovane donna che scopre amore e chiaroveggenza, anziano solitario e molto altro. Accanto divinità antiche si mischiano con noi stanchi alla fermata dell’autobus, un piccolo parco di periferia diventa bosco sacro e il mito denuncia intima. Tante vite in una vita, tante e tanti noi in continua metamorfosi per rimanere ciò che scopriamo di essere. Tiresia è via d’uscita alla natura, le sue tante e sfrontate vite sfidano l’ordine naturale, sorpassano le regole sessuali e la gerarchia del tempo: Tiresia è simultaneità. Tra vecchi dischi e nuove impressioni, un corpo solo, quello di Gabriele, all’ora viola, sospesa tra giorno e notte, segue orme poetiche e sonore, per le strade di un mondo che morendo rinasce. Hold your own/Resta te stessa corteggia Tiresia di Eliot che identifica l’indovino nel poeta, che sa unire il misterioso tema dell’origine insieme alla veggenza del non ancora. Facciamo allora che i versi siano in carne ed ossa, proprio come nella spoken word poetry, mettiamoci in cerchio ad ascoltarli. La nostra vita di adesso è lacerata e frastornata da ferite ancestrali dovute a questa nuova peste e da pressioni soffocanti causate dalla ferocia rinnovata del capitalismo. Difficile trovare la forza di restare se stesse/i. Abbiamo chiesto aiuto a chi non ha bisogno di guardare per sapere. Tiresia per noi è un rito. “Tiresia, vienici a parlare” chiede Tempest. Stavolta ti ascolteremo. Siamo qui che vogliamo capirti».

Enrico Guarneri porta “La roba” di Verga a Noto

Prosegue la meritoria opera di Enrico Guarneri nel portare sul palcoscenico le versioni teatrali di romanzi e racconti della letteratura classica siciliana e, in prima battuta, di Giovanni Verga, il grande scrittore verista, catanese come l’attore e come il regista Guglielmo Ferro, figlio di Turi Ferro. Dopo I Malavoglia e Mastro don Gesualdo, ora è la volta di La roba, tratto dalle Novelle Rusticane, in scena il 4 e 5 aprile al Teatro Tina Di Lorenzo di Noto. Siamo sempre all’interno di quel “ciclo dei vinti” che espresse la filosofia letteraria di Giovanni Verga, per il quale non si può migliorare la propria posizione sociale cui il destino ci ha legati e tutti i tentativi sono destinati al fallimento quando non alla tragedia, per cui l’unica possibilità è quella di restare attaccati alla propria terra e alla propria “roba”, appunto, secondo quella che fu definita come la “morale dell’ostrica”, che si salva soltanto restando aggrappata al suo scoglio mentre le onde del mare le si infrangono contro.

“Stanno sparando alla nostra canzone” con Veronica Pivetti

Veronica Pivetti protagonista il 31 marzo alle ore 21:30 al Teatro Duemila di Ragusa. L’attrice porta in scena Stanno sparando sulla nostra canzone, una black story musicale di Giovanna Gra, con Veronica Pivetti, Cristian Ruiz e Brian Boccuni. In America, nei mitici anni Venti, una sensuale e spiritosa Veronica Pivetti, fioraia di facciata ma in realtà venditrice d’oppio by night, finisce col cedere alle avances di un giovane e inesperto giocatore di poker, ma il gangster più temuto della città, Micky Malandrino pretende da lei la restituzione di un vecchio debito contratto dal suo amante. Lo spettacolo 

Il comico Chris Clun è “L’ultimo uomo sulla terra”

È partito dalla sua amata Sicilia il comico Chris Clun, all’anagrafe di Palermo Christian Modica, 34 anni, conquistando in brevissimo tempo non solo la sua regione, ma tutta l’Italia, grazie ad un’ironia graffiante che fa soprattutto riflettere. Il suo tour, L’ultimo uomo sulla terra partito dallo Zelig di Milano, è uno spettacolo cinico, ironico e divertente, un percorso introspettivo dove, lo stand up comedian siciliano, analizza il viaggio della sua vita partendo dai giorni dell’infanzia fino ad oggi. A raccontare il suo percorso partito dai social è proprio Chris. A Enna il 30 Marzo al Teatro “Garibaldi”.

Alessio Boni è Don Chisciotte

Alessio Boni è Don Chisciotte “Al Massimo” di Palermo

Liberamente ispirato all’iconico e visionario romanzo di Cervantes, Don Chisciotte con Alessio Boni e Serra Yilmaz è in programma al Teatro Al Massimo di Palermo fino al 1 aprile. In scena insieme ai due protagonisti anche Marcello Prayer, Pietro Faiella, Liliana Massari, Elena Nico e Biagio Iacovelli. La regia è dello stesso Boni con Roberto Aldorasi e Marcello Prayer, ai quali si è aggiunto in fase di stesura drammaturgica Francesco Niccolini, cui si deve l’adattamento dal romanzo originale. Repliche giovedì 30 alle 17.15 e ancora venerdì 31 marzo e sabato 1 aprile alle 21.15. Don Chisciotte narra le strabilianti avventure di un eroe fuori dal tempo, il cui spirito, infiammato dalla lettura dei poemi cavallereschi, anela a epiche imprese. Alessio Boni veste i panni e l’armatura del cavaliere errante accanto all’eclettica e raffinata Serra Yilmaz nel ruolo del fido scudiero Sancho Panza, giovane contadino simbolo di purezza di cuore, la cui saggezza di matrice popolare contrasta con la lucida e nobile follia di Don Chisciotte.

L’esilarante monologo di Marco Manera a Palermo

«Annunciazione, annunciazione, torno in scena con un nuovo monologo comico» questo è il roboante annuncio social con il quale l’attore Marco Manera “informa” il suo pubblico che al Teatro Agricantus di Palermo va in scena il suo nuovo spettacolo Ma che Manera è?, da lui scritto e diretto da Antonio Pandolfo, una produzione Agricantus che replica fino a domenica 2 aprile (giovedì, venerdì e sabato ore 21, domenica ore 18). Ma che Manera è? è un esilarante monologo che racconta i primi quarant’anni di un uomo comune in una società contemporanea dove regnano confusione, frenesia e apparenza. Ne verranno fuori mille modi per sorridere di noi stessi e dei nostri comportamenti sociali e asociali. L’idea di partenza è quella di parlare di una festa di compleanno che poi alla fine si rivela problematica. Marco Manera: «È uno spettacolo sulla crisi di uomo che compie 40 anni che si rende conto di non essere vecchio ma non di non essere neppure giovane e le cose non vanno più nel verso giusto. Viene travolto dal suo essere in crisi, è fuori da tutto quello che fino ad oggi è stato e si deve prendere delle responsabilità che non vuole perché in fondo è un eterno bambino».

.

MOSTRE

I mattoncini più famosi al mondo a Palermo

A Palermo – sino al 4 giugno, al Loggiato di San Bartolomeo di Palermo – I LOVE LEGO, la mostra dei record che ha già visto oltre un milione di visitatori nelle sue tappe in giro per il mondo. I LOVE LEGO è una mostra pensata per sognare, divertirsi e riscoprire il proprio lato ludico e creativo scrutando tra i dettagli di interi mondi in miniatura.  Decine di metri quadrati di scenari interamente realizzati con mattoncini Lego® andranno a comporre vere e proprie opere di architettura e ingegneria: dalla città contemporanea ideale alle avventure leggendarie dei pirati, dai paesaggi medievali agli splendori dell’Antica Roma, ricostruiti e minuziosamente progettati coi moduli più famosi al mondo.

“Catania mia!” di Ettore Sottsass al Castello Ursino

Al Museo Civico “Castello Ursino” di Catania sarà esposta sino al 21 maggio la mostra di Ettore Sottsass, Catania mia!, a cura di Barbara Radice con Iskra Grisogono e la direzione artistica di Christoph Radl. Il percorso espositivo, pensato e realizzato per l’open space del Castello Ursino di Catania, comprende 111 fotografie, in bianco e nero e colore, quasi tutte inedite, scattate da Ettore Sottsass (Innsbruck, 1917-Milano, 2007) negli anni Novanta a Catania, una città per la quale ha sempre nutrito interesse e affetto. Le fotografie in mostra raccontano una Catania vitale: il Barocco, il mercato del pesce, le strade, le scene di vita quotidiana come fotogrammi di una storia della città. Ettore Sottsass potrebbe essere definito un “fotoreporter della vita”. Ha cominciato a fare foto quando era ragazzo e da allora non ha più smesso.

(inviare le segnalazioni a redazione@segnalisonori.it)

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *