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PIER CORTESE duetta con HER, l’IA

– «Non un esercizio di stile o una provocazione, ma un incontro autentico tra umano e sintetico, reale e immaginato, per oltrepassare i confini dell’ordinario». Così il cantautore presenta il suo progetto
–  «Dopo mesi di ricerca e tentativi, sono riuscito a generare, tramite intelligenza artificiale, una voce. Dire “voce” è una sintesi spietata. Per me è diventata un prolungamento del mio mondo interiore»

Per la prima volta, un cantautore duetta con una voce creata con l’Intelligenza Artificiale. «Non un esercizio di stile o una provocazione, ma un incontro autentico tra umano e sintetico, reale e immaginato, per oltrepassare i confini dell’ordinario». Accade in Si vive, primo singolo e videoclip del progetto P_her, firmato da Pier Cortese, talentuoso e apprezzato cantautore d’inizio millennio, che per un po’ di tempo era passato dall’altra parte del vetro. «Ho fatto di tutto pur di non pubblicare miei dischi», ci disse in una intervista di due anni fa. «Ho avuto un “bug” di dodici anni. Un intervallo durante il quale ho riempito il mio zaino con nuove esperienze. Ho prodotto il disco Tradizione e tradimento di Niccolò Fabi, due album di Fabrizio Moro, ho fatto un EP destinato ai più piccoli Little Pier e le storie ritrovateDiscoverland con Roberto Angelini e un po’ di colonne sonore per cinema e tv».

Un “vuoto discografico” che ha tentato di colmare con due pubblicazioni: Come siamo arrivati fin qui, album d’inediti uscito nel 2021, e Sottopelle, primo tentativo di comporre la colonna sonora di un romanzo. 

Anche Si vive è un primo tentativo di dialogare creativamente con l’intelligenza artificiale. Con Her. Che non è una cantante. È un’estensione della sensibilità di Pier Cortese, un alter ego sonoro: un esperimento poetico nato per indagare cosa accade quando non si affida alla tecnologia un compito, ma un’emozione, sostiene l’artista.

Attraverso un lavoro meticoloso, Pier Cortese ha esplorato decine di timbri vocali virtuali, li ha ascoltati, selezionati, scolpiti. Finché non ha trovato “lei”, una voce artificiale capace di vibrare all’unisono con la sua. Attorno a quella voce ha costruito un paesaggio sonoro, dando vita a un dialogo inedito: non un semplice duetto, ma un incontro tra due identità una umana, l’altra generata che si cercano, si riflettono, si sfiorano.

Il singolo Si vive è la prima volta di Her nel mondo reale. Primo capitolo di un racconto inedito, P_her, che parla di solitudine, identità fluida, prossimità tra umano e artificiale. Un progetto che non ha una forma definita, ma una direzione chiara: l’esplorazione del sentire, attraverso una voce che non esiste, e proprio per questo può dire tutto. Un nuovo modo di intendere la canzone d’autore: ibrida, intima, visionaria.

Un frame tratto dal video. In apertura, Pier Cortese in uno scatto di Simone Cecchetti

“Her” è anche un omaggio al film omonimo di Spike Jonze. Come nella pellicola, l’intelligenza artificiale non è una presenza distopica, ma una compagna di viaggio, uno specchio interattivo del nostro sentire.

«Quello che sto per raccontarvi è un esperimento artistico che non ha precedenti, almeno nella mia vita», dice Pier Cortese. «Dopo mesi di ricerca e tentativi, sono riuscito a generare, tramite intelligenza artificiale, una voce. Dire “voce” è una sintesi spietata. Per me è diventata un prolungamento del mio mondo interiore. Uno strumento nuovo, sconosciuto, grazie al quale ho scoperto altre parti di me. Ho scritto per noi e cantato con lei. Poi ho cercato un mondo sonoro che potesse ospitarci. E ci stiamo ancora lavorando. Her nasce per utilizzare l’intelligenza artificiale come uno strumento per esaltare le emozioni umane, non per sostituirle: un pretesto per esplorare e raccontare la vita “al di qua”. La prima volta che ha cantato le mie parole ho sentito qualcosa che non avevo mai sentito: la mia parte femminile in alta definizione emotiva. È un’esperienza artistica che mette al centro l’autenticità delle emozioni umane attraverso una voce che non esiste eppure risuona dentro di noi».

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