– Presentati a Roma gli spettacoli della sessantesima stagione delle rappresentazioni classiche di Siracusa. Il regista e coreografo pop rilegge il poema di Omero con le musiche di Beppe Vessicchio
– Sonia Bergamasco è Elettra nella versione di Roberto Andò con musiche di Giovanni Sollima. Lella Costa sarà Lisistrata. Robert Carsen torna al Teatro Greco per dirigere “Edipo a Colono”
Giuliano Peparini ormai è diventato un siracusano d’adozione. Da due anni, l’ideatore delle scenografie dei concerti di Claudio Baglioni, è una presenza fissa agli spettacoli dell’Inda al Teatro greco di Siracusa ed ha anche curato le manifestazioni all’Expo dell’Agricoltura che si è svolta a Ortigia. E, come accaduto nelle precedenti occasioni, toccherà a lui chiudere la stagione. In scena porterà l’Iliade.
«L’Iliade riveduta e corretta ambientata in una carcere di massima sicurezza, tra i detenuti per ricondurre il grande poema epico all’oggi», annuncia. «Si parla di guerra, di un conflitto senza fine, ma si parla anche dell’umano, di tragedie e di speranze. Come nell’Iliade con Achille, Ettore, Priamo, anche tra i detenuti ci sono gerarchie da rispettare, si lotta, si combatte, e alcune volte l’esistenza sembra non offrirti vie d’uscita».

Il regista e coreografo chiuderà il 4 luglio (con repliche fino al 6) la sessantesima stagione delle rappresentazioni classiche di Siracusa, presentata nella Sala Spadolini del ministero della Cultura a Roma. L’opera, su testi scelti e tradotti da Francesco Morosi e musiche di Beppe Vessicchio, è coprodotta con il Parco archeologico di Siracusa, Eloro, Villa del Tellaro e Akrai, vedrà protagonista l’attore Vinicio Marchione e coinvolgerà oltre ottanta artisti, tra i quali anche gli allievi dell’Accademia d’Arte del Dramma Antico e della Peparini Academy.
«Felice di debuttare con l’ Iliade», ha proseguito Peparini. -«Ogni spettacolo è per me confronto e nuova scoperta. E’ eccitante far convivere tutte le arti all’interno di un’opera. Spero di poter condurre il pubblico in questo mio nuovo viaggio».

A inaugurare la stagione il 9 maggio sarà Roberto Andò, che dopo aver diretto nel 2018 Andrea Camilleri in Conversazione su Tiresia, esordisce nella regia di un classico, mettendo in scena l’Elettra di Sofocle, con musiche di Giovanni Sollima, scena e luci di Gianni Carluccio, costumi di Daniela Cernigliaro, i movimenti di Luna Cenere; Carlo Gargano sarà l’ingegnere del suono, Marco Amico e Giovanni Caruso i musicisti. Elettra sarà interpretata da Sonia Bergamasco, Clitennestra da Anna Bonaiuto, Oreste da Roberto Latini, mentre Imma Villa, Giada Lorusso e Paola De Crescenzo saranno le corifee, Danilo Nigrelli il pedagogo, Silvia Aielli Crisotemi, Roberto Trifirò Egisto, Rosario Tedesco Pilade e Simonetta Cartia il Capo coro. Coproduzione con il Teatro di Napoli, lo spettacolo resterà in scena a Siracusa fino al 6 giugno, per poi andare in tournée a Pompei il 10, 11 e 12 luglio.
«L’Elettra di Sofocle è un’opera audace, e sperimenta una nuova drammaturgia del tragico», commenta Roberto Andò. «Se è vero che in ogni tragedia alberga un conflitto che prima o poi deve risolversi, nell’Elettra il problema è delegato interamente alla protagonista, al punto che si potrebbe dire che lei stessa è il problema. Come una moderna figura della depressione, Elettra non fa altro che esibire le proprie emozioni, rendendo irrilevante la questione della ragione o del torto del suo comportamento e di quello di Oreste».

Dopo il grande successo del suo Edipo Re, messo in scena nel 2022, Robert Carsen torna al Teatro Greco per dirigere dal 10 maggio al 28 giugno Edipo a Colono, nella traduzione di Francesco Morosi, con le scene di Radu Boruzescu, i costumi di Luis Carvalho, le musiche di Cosmin Nicolae, i movimenti di Marco Berriel, le luci dello stesso Carsen e Giuseppe Di Iorio. Giuseppe Sartori torna a interpretare Edipo, mentre esordisce al Teatro Greco nel ruolo di Antigone la giovane e talentuosa Fotini Peluso, Massimo Nicolini sarà Teseo, Paolo Mazzarelli Creonte, Simone Severini Polinice, Clara Bortolotti Ismene, Pasquale Montemurro il Messaggero, Rosario Tedesco ed Elena Polic Greco i Capi coro. «Si tratta di un’opera poetica, elegiaca, non guidata dalla paura o dall’ansia», spiega Carsen. «Edipo ha elaborato il dramma terribile che ha vissuto ed è pronto a lasciar andare, ad andare avanti. In questo senso c’è qualcosa di molto sacro nell’opera di Sofocle; è come se assistessimo alla metamorfosi di un uomo che si sta liberando dagli obblighi politici e sociali, dalle necessità e dalle ambizioni, per diventare un tutt’uno con la natura e ciò che lo circonda».
Il 13 giugno debutta al Teatro Greco di Siracusa Serena Sinigaglia nella Lisistrata di Aristofane, in scena fino al 27 giugno con la nuova traduzione di Nicola Cadoni, musiche di Filippo Del Corno, scena di Maria Spazzi, costumi di Gianluca Sbicca, coreografie di Alessio Maria Romano, luci di Alessandro Verazzi, e arrangiamenti di Francesca Della Monica. Nel ruolo di Lisistrata, Lella Costa che torna a Siracusa dopo aver portato in scena La vedova Socrate, il testo dell’indimenticabile Franca Valeri. Marta Pizzigallo sarà Calonice; Cristina Parku Mirrina; Simone Pietro Causa Lampitò; Salvatore Alfano Cinesia; Aldo Ottobrino il Commissario; Marco Brinzi Dracete; Francesco Migliaccio Filurgo; Pilar Perez Aspa Stratillide; Giorgia Senesi Nicodice; Irene Serini Rodippe; Didi Bogin una donna Beota; Beatrice Verzotti una donna Corinzia; Alessandro Lussiana l’Ambasciatore spartano; Stefano Carenza l’Ambasciatore ateniese. “Lisistrata – dice Serena Sinigaglia – si regge su un presupposto terribilmente serio e grave, qualcosa che affligge da sempre l’umanità e che pare essere da sempre inarrestabile: la guerra. Lisistrata stessa sembra scritta come un’eroina della tragedia. Altro che commedia!”. Lo spettacolo andrà in tournée a Pompei, il 19, 20 e 21 luglio e al Teatro Romano di Verona, l’11 e il 12 settembre.
La scorsa stagione di spettacoli ha superato ogni record con 170mila biglietti venduti per un incasso di 5 milioni di euro.