– Dopo cinquant’anni il bootleg più famoso e raro (e costoso) di Paul McCartney con i suoi Wings viene pubblicato ufficialmente. Peccato l’assenza del video documentario
– Il disco presenta l’ex Beatle in grande spolvero, forse perché registrato negli studi di Abbey Road o forse perché sulle ali dell’entusiamo per l’exploit di “Band on the Run”
Fino a ieri le canzoni di One Hand Clapping di Paul McCartney e Wings potevano essere ascoltate soltanto sui bootleg o in frammenti disponibili nelle versioni d’’archivio nel corso degli anni. Da oggi, venerdì 14 giugno, il “disco pirata” più ambito di sempre potrà essere ascoltato da tutti. Una pubblicazione ufficiale completa che merita un applauso. Raccoglie più di due dozzine di canzoni registrate cinquant’anni fa per un video documentario e forse un album dal vivo.
Il disco presenta un Paul McCartney in piena forma con la sua band Wings nei familiari confini degli Abbey Road Studios di Londra. Le registrazioni sono state realizzate mentre Band on the Run si stava godendo una corsa trionfale di sette settimane in cima alle classifiche degli album britannici. Forse è perché è nel vecchio studio dei Beatles, o forse è perché sulle ali dell’entusiasmo per l’exploit di Band on the Run, ma Paul McCartney offre esibizioni vivaci su One Hand Clapping. L’album si apre con una jam strumentale che sarebbe diventata il tema portante di One Hand Clapping e contiene interpretazioni live in studio delle grandi hit degli Wings come Live and Let Die, Band on the Run, Jet, My Love e Junior’s Farm. Vengono rivisitate le amate canzoni dei Beatles come Let it Be e Lady Madonna, per arrivare ancora più indietro alle tracce di Buddy Holly degli anni Cinquanta. C’à la hit dei Moody Blues Go Now con Denny Laine che canta e c’è anche una versione di Paul al piano del classico Baby Face, una popolare jazz song.
One Hand Clapping sarà pubblicato in diversi formati, inclusa una edizione 2LP + 7″ contenente performance soliste inedite registrate l’ultimo giorno delle sessioni nel cortile degli studi di Abbey Road. Le sessioni includono il brano inedito Blackpool, l’iconica Blackbird dei Beatles, il lato B di Wings Country Dreamer e le cover di Twenty Flight Rockdi Eddie Cochran (la prima canzone che Paul suonò a John Lennon quando si incontrarono nel 1957).
Filmato e registrato in quattro giorni e diretto da David Litchfield, l’uscita di One Hand Clapping rappresenta un momento storico per i fan di Paul McCartney. E offre una bella istantanea di Paul McCartney durante questa fase creativa post-Beatles, con un discreto numero di rarità. Sedici delle trentadue tracce non sono mai state ufficialmente rilasciate prima. Parte del materiale è apparso anche in alcune pubblicazioni ufficiali di McCartney. Tuttavia, con l’uscita odierna, che mostra l’artwork originale ideato per il progetto, inclusa una brochure del documentario all’epoca inedito, è la prima volta che vengono pubblicati ufficialmente l’audio del filmato e alcune canzoni registrate a telecamere spente.
L’unica vera mancanza di questo progetto è stata la decisione sbalorditiva di non includere il video, anche se solo come parte di un’edizione ampliata più costosa. Fu inserito nel 2010 come parte di un cofanetto Band on the Run. Includerlo qui avrebbe avuto senso e avrebbe dato un quadro ancora più vero dell’intero progetto One Hand Clapping.
A parte questa nota stonata, l’album One Hand Clapping riesce a riunire tutte le canzoni in un unico posto per la prima volta. E questa è una grande vittoria per i fan di McCartney che non hanno avuto mai modo di trovare i bootleg o che non hanno potuto sborsare un sacco di soldi per raccogliere le canzoni che sono state incluse in altre uscite.