Storia

NOEMI: a Sanremo con Tony Effe e la Gialappa’s

– E poi un album e un tour nei teatri che in dicembre farà tappa in Sicilia. «Il duetto con il rapper? Mi piaceva sostenere il cambiamento di una persona, vorrei portarlo sul palco di “Una Nessuna Centomila”»
– «Non possiamo ignorare questa musica, dobbiamo capire perché sia così tanto ascoltata. Del resto, non possiamo rinchiudere Quentin Tarantino perché i suoi film sono violenti: ci vuole leggerezza anche nel leggere questi testi»
– “Nostalgia” è il titolo della raccolta, nella quale la cantante romana ha collaborato con diversi autori, da Neffa e Carl Brave sino a Mahmood, Blanco e Michelangelo che firmano il brano festivaliero “Se t’innamori muori”

«Nella vita ci sono momenti di metamorfosi, credo che Tony Effe stia vivendo un’evoluzione, facendo un passo in avanti per essere capito. Dunque, come donna e come artista mi sono sentita in dovere di avvicinarmi a lui. Intavolare un discorso con la parte più controversa della musica è bellissimo: certe dinamiche si possono capire e risolvere solo attraverso il dialogo. La musica ha questo dovere». Noemi spiega la scelta di condividere la serata delle cover sulle note di Tutto il resto è noia di Franco Califano con il rapper Tony Effe, al centro delle polemiche per i suoi testi violenti e sessisti,

«Califano è la perfetta sintesi tra me e Tony. L’idea è stata mia e non ho preso questa decisione alla leggera, facendo anche parte di “Una nessuna centomila”», continua Noemi. «È importante intavolare una discussione, non possiamo ignorare questa musica, dobbiamo capire perché sia così tanto ascoltata. Del resto, non possiamo rinchiudere Quentin Tarantino perché i suoi film sono violenti: ci vuole leggerezza anche nel leggere questi testi. Tony racconta quello che ha visto e vissuto».

Noemi (Nicolò Parsenziani)

L’annuncio del duetto con il rapper ha fatto storcere qualche naso. «Non è un tentativo di ripulire il nome di Tony Effe. Mi piaceva sostenere il cambiamento di una persona che in quel linguaggio là ha un peso. Anzi, mi piacerebbe tantissimo riuscire a portare Tony sul palco di “Una Nessuna Centomila” il 20 settembre. Io ho dato la mano per prima, spero ce ne siano tante altre».

Questo duetto, tra l’altro è inserito in Nostalgia, l’album di Noemi che uscirà il prossimo 28 febbraio, con all’interno anche il brano Se t’innamori muori con cui è in gara a Sanremo 2025 e che sarà alla base del tour che la rossa cantante romana intraprenderà in autunno con due tappe in Sicilia: il 4 dicembre al Teatro Golden di Palermo e l’indomani al Metropolitan di Catania. «In fondo Sanremo e l’album sono una scusa per cantare dal vivo», scherza Noemi. «È la cosa che mi piace di più, che mi dà soddisfazione. E per me che sono nata nei pub e nelle pizzerie del litorale romano, il primo palasport è una grande soddisfazione».

Noemi in versione dark (Nicolò Parsenziani)

L’album rappresenta il frutto di un percorso di ricerca artistica sonora e testuale, in cui Noemi ha scritto diversi brani, collaborando con stimati musicisti e produttori e traendo ispirazione da molteplici influenze musicali. «Nostalgia è un progetto creativo dinamico, che riecheggia la mia evoluzione artistica», spiega. «Un universo artistico ricco di sfumature e contaminazioni».

Neffa. nella title track Nostalgia e Carl Brave in Bosco Verticale sono fra le “griffe” di Nostalgia, oltre a Mahmood, Blanco e Michelangelo che firmano il brano sanremese Se t’innamori muori. «Il brano porta alla luce una riflessione sui sacrifici e sulle scelte che si mettono in atto quando si è innamorati, unendola alla dicotomia di Eros e Thanatos e prendendo ispirazione dai concetti letterari di piccola morte e fragilità dell’animo umano di fronte al sentimento», riflette Noemi. «Se t’innamori muori affronta il tema della difficoltà di fidarsi della persona di cui ci si innamora, e di quanta fragilità e vulnerabilità questo richieda. Dal titolo è chiara la sensazione di abbandono all’altro che si prova nell’innamoramento, paragonata a una sorta di morte interiore ma serena, perché l’amore vero e reciproco è più forte di ogni paura e insicurezza. Non si parla solo di relazioni romantiche ma anche di maternità: se t’innamori, muori serenamente anche nell’affetto verso un figlio, massima espressione di amore incondizionato».

L’artwork della cover, realizzato dal fotografo Niccolò Beretta e che vede Carla Cabras alla cura del progetto grafico, riprende i colori caldi associati alla nostalgia e ne cattura perfettamente l’essenza. Gli occhi della cantautrice sono il suo filtro per vedere il mondo, è una prospettiva molto soggettiva e allo stesso tempo solitaria: da qui la scelta di utilizzare lo scatto che ritrae Noemi mentre corre sulla spiaggia al tramonto in inverno, seguita dal suo cane che corre spensierato. L’atmosfera sospesa del paesaggio marittimo si riflette nel calore dei toni delicati e naturali dell’immagine, rafforzando il legame con il viaggio emotivo alla base del progetto musicale

Nel pezzo che dà il titolo all’album, Neffa parla della solitudine, del coraggio «di guardarsi allo specchio e concedersi l’errore. Nei momenti di caos si può perdere la bussola. Per un periodo anche io ho vissuto in bianco e nero, mi vedevo solo attraverso gli occhi degli altri», racconta ancora l’artista romana.

Noemi vivrà questa edizione del Festival di Sanremo in una veste inedita, affiancata per la prima volta dalla Gialappa’s Band con cui racconterà e commenterà, entrando per la prima volta nei social di un’artista, la settimana della kermesse. Insieme al duo, noto per l’ironia tagliente e lo stile inconfondibile, Noemi offrirà al pubblico uno sguardo del tutto nuovo sul Festival, raccontandolo dalla prospettiva di una protagonista in gara durante le frenetiche giornate sanremesi, tra contenuti backstage, sguardi inediti e altre sorprese. Un racconto che mescola emozioni, irriverenza e retroscena inaspettati, grazie alla complicità tra la sagacia di Noemi e l’umorismo dissacrante della Gialappa’s. 

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