Storia

Mick Jagger, il ragazzino ottantenne

Il frontman dei Rolling Stones non ha mai voluto uscire dal suo mondo. Ha avuto le occasioni per fare tutte le cose che fa una rockstar che invecchia con grazia, e invece ha continuato a indossare abiti stravaganti e dimenare il culo, comportandosi in modo del tutto inappropriato per l’età. Quel patto con Satana

Era il lontano 1975, quando Mick Jagger disse alla rivista People: «Preferirei essere morto piuttosto che cantare Satisfaction quando avrò 45 anni». Quindi con il suo ottantesimo compleanno oggi e un tour degli Stones che continua ad avere in scaletta (I Can’t Get No) Satisfaction, sta ancora infrangendo quella promessa ben 35 anni dopo quella data di chiusura annunciata. Ovviamente Mick Jagger ha ritrattato quell’affermazione non molto tempo dopo, e quando ha raggiunto i quarant’anni rettificò: «Non mi dispiacerebbe cantare vecchie canzoni dei Rolling Stones quando avrò 45 anni».

Probabilmente non lo pensava nemmeno la prima volta. Per quanto incarnassero la cultura giovanile degli anni Sessanta, lui e Keith Richards hanno sempre ammirato ed emulato i musicisti più anziani. La maggior parte degli artisti blues la cui influenza su cui è stata costruita la carriera di mezzo secolo degli Stones avevano almeno trent’anni quando hanno iniziato a registrare. John Lee Hooker aveva 31 anni quando incise il suo primo disco, ed era ancora in ottima forma all’età di 58 anni quando Jagger rilasciò quell’intervista a People. 

Sir Michael Philip Jagger, detto Mick, 26 luglio 1943, Dartford, Regno Unito

Ovviamente John Lee Hooker è stato uno di quei rari musicisti che sono invecchiati con grazia, anche sotto i riflettori, e hanno persino superato gli sgargianti anni Settanta con un aspetto davvero tagliente. Jagger ha fatto l’esatto contrario. Non c’è nessun tour acustico in blue jeans con la band su comodi sgabelli. Non c’è alcun rifacimento alla Dylan in una contorta presa in giro dell’inquietante vecchiaia. Non c’è l’esigenza di rileggere i propri pezzi adattandoli alla nuova stagione di vita, come hanno fatto U2 e Roger Waters. E, stando dalla parte di Satana, lo spettro della morte non appare come a Bruce Springsteen e Depeche Mode. 

In concerto – che è il modo in cui la maggior parte delle persone si approccia, visto quanto sono brutti i dischi degli Stones negli ultimi decenni – ascoltiamo ancora SatisfactionHonky Tonk Women, vediamo la linguaccia simbolo e altre serie di stranezze che oggi hanno però il sapore di auto-parodia. Nella sua mente, a quanto pare, è ancora lo stesso Adone che era quando i Rolling Stones erano davvero la più grande band rock’n’roll del mondo. Ecco perché le persone sono così ossessionate dalla sua età. Il grande critico Lester Bangs disse che gli Stones erano «diventati obliqui nella loro vecchiaia» nel 1974, solo due anni dopo aver pubblicato Exile on Main Street, il miglior album rock mai registrato. 

Da sinistra: Ronnie Wood (76 anni), Mick Jagger e Keith Richards (80 anni in dicembre), ovvero i Rolling Stones

Jagger ha avuto tutte le opportunità del mondo per indossare un abito e cantare il libro di canzoni americane e fare tutte le cose che fa una rockstar che invecchia con grazia, e invece ha continuato a indossare abiti stravaganti e dimenare il culo, comportandosi in modo del tutto inappropriato per l’età. Ha prodotto alcuni momenti imbarazzanti lungo la strada, ma sorprendentemente molto pochi di loro sono stati imbarazzanti tentativi di attrarre un pubblico giovanile. Dopo la loro breve fase disco, i Rolling Stones smisero di cercare di stare al passo con i tempi e iniziarono a lasciare che il mondo girasse intorno a loro. A suo modo, è una mossa assolutamente rispettabile. È anche una mossa coraggiosa. La differenza tra Mick Jagger e Bob Dylan, Don Henley e tutte le altre icone di “boomer” che si sono avvicinate comodamente alla mezza età e oltre è che nessuna di loro è mai stata come Mick Jagger, specialmente negli “Exile days”, quando la band era al suo apice e Mick praticamente viveva in un mondo completamente diverso, più lussuoso e decadente dal resto dell’umanità. Non c’è da meravigliarsi che non abbia mai voluto andarsene.

Oggi Mick Jagger ha un buon albero genealogico, con otto figli in totale (con cinque donne) e cinque nipoti. L’ottavo figlio lo ha avuto nel dicembre 2016, all’età di 73 anni, quando la sua fidanzata, la ballerina ventinovenne Melanie Hamrick, ha dato alla luce un bambino di nome Deveraux. Per il suo compleanno, l’uomo che ha stretto un patto con Satana si sarebbe regalato una casa a Portopalo di Capo Passero, in provincia di Siracusa, in Sicilia. Il condizionale, però, è d’obbligo.

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