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Medimex 2023 chiude nel segno del rock

Tom Morello e The Cult hanno concluso la tre giorni di concerti. Il primo ha viaggiato nella storia, con il tocco glamour di “Gossip” dei Måneskin, mentre i secondi hanno infiammato la platea con riff tribali. La rassegna di PugliaSounds si chiude con un bilancio positivo. Appuntamento al prossimo anno dal 19 al 23 giugno 2024
La Rotonda del Lungomare di Taranto colma di folla per la serata finale del Medimex 2023

Mettete via i chiodi della bara. Non ne avranno bisogno. Il moribondo è uscito domenica sera dalla tomba e ha mozzato le lingue a chi da tempo annunciava la sua fine. Il defunto non è tale. Parliamo di rock, ovviamente. Il solito rock: assoli di chitarra, pantaloni di pelle, riff pesanti. Domenica sera i segnali lanciati dalla Rotonda sul Lungomare di Taranto erano di grande vitalità. Protagonisti Tom Morello con la sua band e i redivivi The Cult. 

Tom Morello durante il concerto

Il primo si è presentato sul palco del Medimex con la famosa chitarra sulla quale ha scritto “Arm the homeless” da un lato e “No fascism” dall’altro. Lasciato a casa il suo compagno d’avventura con i Rage Against the Machine – il cantante Zack de la Rocha, bloccato da un problema al tendine d’Achille, che tuttavia sembrava superato –  il chitarrista si è avventurato nella storia del rock militante. Eccezion fatta per una divagazione glamour con Gossip dei Måneskin, Morello ha usato il suo strumento come un’arma in difesa degli ultimi e contro ingiustizie, razzismo e totalitarismi. In scaletta medley di brani delle sue passate esperienze con i Rage e gli Audioslave, una versione rock di The Ghost of Tom Joad, ricordo del Wrecking ball tour del 2013 nella E-Street Band di Bruce Springsteen, omaggi a Jimi Hendrix (Voodoo Child) e un finale lennoniano con Power to the People

C’era un senso di eredità anche nell’esibizione dei The Cult. Musica piena zeppa di brani post-punk con i quali la band inglese fondata nel 1983 da Ian Astbury e Billy Duffy è emersa a metà degli anni Ottanta. Hanno ricordato al pubblico sia le radici new wave della band sia le mutazioni e le transizioni sonore seguite nei quarant’anni e più di carriera del gruppo.

Il cantante Ian Astbury, frontman della band inglese The Cult

Partenza sottotono con Rise, il suono è andato via via crescendo, anche sulle ali del tastierista Damon Fox, con la maestosa Sun King, la coinvolgente Sweet Soul Sister, le pugnalate elettriche di Lil Devil e Wildflower fino alla classica Rain e l’iconica Sanctuary, con il cantante il baritono urlante Ian Astbury a maltrattare tamburelli e un paio di maracas. Per essere una band con i membri originali sulla sessantina, i Cult hanno dimostrato pochi segni di invecchiamento, confermandosi una ottima band da festival, capace di infiammare la platea con riff trascinanti.

Bis con la primordiale Peace Dog sostenuta dalla affidabile e robusta chitarra di Billy Duffy, prima di chiudere con il loro successo degli anni Ottanta Love Removal Machine. Un concerto Cult è sempre un’esperienza tribale, e l’ammirazione reciproca tra band e pubblico è stata palpabile. Come ha detto Astbury anni fa, «non abbiamo fan, abbiamo tossicodipendenti», e tutti coloro che hanno partecipato sono emersi ricaricati dopo aver ottenuto la loro dose.

Alcuni momenti di Medimex 2023: Ron, Baustelle, la mostra sulla New York di Andy Warhol e Lou Reed e la collezione di batterie storiche

Si è chiusa così la settimana tarantina del Medimex, la rassegna curata da PugliaSounds. Che, oltre a vedere piena di spettatori d’ogni età la Rotonda del Lungomare, location delle tre serate musicali, ha registrato il “tutto esaurito” al Teatro Fusco per gli incontri che si sono tenuti su Battisti, le signore della black music, Burt Bacharach e sulla storia della batteria. Grande affluenza anche alla mostra sulla New York di Andy Warhol e dei Velvet Undeground al MArTa e alla collezione di batterie storiche all’Università. Senza dimenticare lo SpazioPorto riservato ai nuovi talenti musicali pugliesi e agli incontri sui problemi del settore. Appuntamento al prossimo anno, dal 19 al 23 giugno 2024, con la speranza che la manifestazione possa contare su quei fondi che oggi il ministro Fitto ha bloccato.

Altre immagini da Medimex 2023: lo SpazioPorto, gli accrediti distribuiti alla stampa. Serena Brancale e Diodato
  • si ringrazia l’ufficio stampa curato da Luciano Rutigliano per il servizio fotografico

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