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L’incubo gotico di LADY GAGA

–  Stefani Germanotta ha aperto il Festival di Coachella con uno show che ha lasciato tutti a bocca aperta. Una serie incredibile di numeri ad effetto: scheletri, zombie, mostri, cadaveri riportati in vita e una incredibile partita a scacchi tridimensionale contro se stessa
– La scaletta è un calibrato alternarsi di hit e canzoni nuove tratte dall’album “Mayhem”. La chiusura con “Bad romance”: «Siamo mostri, e i mostri non muoiono mai». E l’appello finale ai fan: «Voglio il vostro amore». Il 19 ottobre è attesa all’Unipol Arena di Milano

Dalla partita a scacchi tridimensionale contro se stessa in Poker Face alla danza con gli scheletri in Zombieboy, il set da headliner di Lady Gaga venerdì sera in apertura del Coachella, è stata una serie incredibile di numeri ad effetto che ha lasciato tutti a bocca aperta. Una telecamera montata su un drone volava a circa trecento metri sopra le testa degli spettatori per catturare una immagine della coreografia sul gigantesco tabellone a scacchi sul palco sottostante. È stato un momento impressionante e, alla fine dello spettacolo durato quasi due ore e diviso in quattro atti, era difficile persino ricordare tutte le canzoni in scaletta (ben 23) e balli. Bisognava prendere appunti per tenere traccia anche della metà delle stravaganti ambientazioni visive che ha confezionato durante la performance. 

Quello visto al Coachella e trasmesso in diretta streaming sul canale YouTube del Festival è il miglior biglietto da visita possibile per chi avesse intenzione di andare a vedere Lady Gaga dal vivo (sempre ammesso che riuscisse a trovare i biglietti…) il prossimo 19 ottobre all’Unipol Forum di Milano. Ambientato fra le colonne ed i palchi di un teatro classico, mette in scena un incubo gotico, con un uso persino smodato di situazioni che attingono all’immaginario horror, tra scheletri, zombie, mostri, cadaveri riportati in vita, mentre dal punto di vista strettamente musicale la scaletta è costruita in maniera chirurgica, con un calibrato alternarsi di momenti energici ed emozionanti, canzoni nuove e hit.

L’inizio dello show con “Bloody Mary” 

Lo show è aperto da Bloody Mary (dall’album Born This Way), con Gaga al centro del palco a dieci metri di altezza su una struttura che le faceva da vestito e all’interno della gonna stava una parte del corpo di ballo. Quando arriva Garden of Eden, lei e il suo team cambiano stile e si tuffano nel pop-funk anni ’70 e ’80 che gioca un ruolo importante nel suo nuovo album, Mayhem: dai Michael Jackson-ismi di Shadow of a Man ai Prince-ismi di Killiah.

Nel secondo atto, And She Fell Into a Gothic Dream, la bionda Gaga si vede sepolta tra gli scheletri. Sia lei che i cadaveri accanto a lei prendono lentamente vita, tra cui un’altra Gaga del passato, questa del 2009 indossava un body di pizzo rosso che ricorda quello che indossava ai Video Music Awards quell’anno. S’inizia opportunamente con Perfect Celebrity, seguita da Disease e da una splendida interpretazione in stampelle di Paparazzi, in versione minimale, che funge da mood dell’intero set.

Lady Gaga in stampelle mentre interpreta “Paparazzi”

Tra le canzoni più semplici c’è Die With a Smile, eseguita su un pianoforte con un teschio, ma abbreviata, per non dover prendere troppo della parte del duetto di Bruno Mars. Non mancano i momenti più intimi, se di intimità si può parlare di fronte a una platea vasta come quella del Coachella (almeno 125mila spettatori), come nel caso di Shallow, mentre durante per Vanish Into You Gaga scende dal palco svanendo in mezzo al suo pubblico, mentre canta a stretto contatto con i fan delle prime file. Il gran finale è affidato a Bad Romance, con Gaga che entra in scena in versione cadavere sotto un telo di plastica e viene riportata alla vita dai medici della peste. 

La chiusura dello show, dopo quasi due ore, con “Bad romance”

«Siamo mostri, e i mostri non muoiono mai», ha detto Gaga, sulle ultime note di una versione estesa di Bad Romance. E dopo le due ore di performance così alta tensione e spettacolarità, la canzone ha assunto un nuovo significato. «Voglio il vostro amore», cantava Gaga, come aveva fatto tante volte prima. Solo che l’altra sera sembrava un appello diretto ai suoi fan. «Sapete che vi voglio, sapete che ho bisogno di voi».

Stefani Germanotta ci ha abituati nel corso degli anni a spettacoli dal concept importante, visivamente di grande impatto, ma questa volta ha evidentemente alzato l’asticella dell’ambizione. Bisognerà vedere se quello visto a Coachella sarà lo stessi che verrà allestito il 3 maggio sulla spiaggia di Copa Cabana a Rio de Janeiro, per il quale sono previsti più di 1,2 milioni di spettatori, e per il tour che inizia ufficialmente a Las Vegas il 16 luglio.

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