– S’intitola “La prima orchestra siamo noi” la XXX edizione del tradizionale appuntamento d’inizio d’estate che si svolge venerdì 21 giugno
– Coinvolte più di 800 città, 21mila operatori e 18mila artisti. Si suonerà anche nelle carceri, negli ospedali e negli aeroporti di tutto il Paese
– Tosca testimonial: «Evento importante in un momento storico in cui la musica è “mangiata” dal mainstream, dai grandi numeri, dagli stadi»
– In Sicilia sono 32 i comuni che hanno aderito. Al Teatro Andromeda sui Monti Sicani il momento più suggestivo con il Solstizio e la “Laica preghiera”
E dai portoni quanta gente cantando sbucò / e quanta gente da ogni vicolo si riversò / e per la strada quella povera gente marciava felice dietro la sua banda. / Se c’era un uomo che piangeva sorrise perché / sembrava proprio che la banda suonasse per lui / in ogni cuore la speranza spuntò quando la banda passò / La banda suona per noi, la banda suona per voi
Sono le bande musicali le protagoniste della tradizionale Festa della musica che viene celebrata da trent’anni in occasione del solstizio d’estate del 21 giugno. «Per questo motivo l’abbiamo intitolata “La prima orchestra siamo noi”», commenta Paolo Masini, coordinatore dell’edizione numero trenta. «Perché spesso dalle bande nascono anche grandi artisti, penso a Paolo Fresu che dice sempre di aver cominciato a fare musica nella banda del suo paese».
Una grande festa che coinvolgerà tutto il Paese alla quale aderiscono più di 800 città (erano meno di 400 nel 2020 e l’anno scorso 850), 901 realtà organizzative, 21mila operatori e tecnici, 18mila artisti, ma ancora i numeri non sono definitivi. «Sono dei numeri che ci fanno un piacere immenso perché lavoriamo tutto l’anno per organizzare l’edizione successiva con pochissimi mezzi e pochissimo personale», dice Marco Staccioli, presidente dell’Associazione italiana per la promozione dell’evento. «Inoltre, questa trentesima edizione arriva veramente inaspettata dato che si trattava di un’iniziativa nata per caso. Una festa orizzontale ma che crea lavoro».
Tutto il sistema Italia si mette a disposizione: dal ministero di Grazia e Giustizia che farà i concerti nelle carceri a quello dello Salute con la musica negli ospedali, agli aeroporti di Alghero, Bergamo, Cagliari, Catania, Cuneo, Milano Malpensa, Napoli, Olbia, Pescara, Roma Fiumicino, Torino, Trapani, Trieste e Venezia. E poi tantissima gente comune che si mette a disposizione in circa 9mila eventi (su www.festadellamusicaitalia.it tutti gli appuntamenti).
È un evento bellissimo che protegge e preserva un certo tipo di musica che in questo momento storico è “mangiata” dal mainstream, dai grandi numeri, dagli stadi e dalle aspettative per cui vediamo che molti ragazzi smettono di fare questo mestiere. E non si capisce che non è un sistema proprio sano
Tosca
La cantante Tosca è la testimonial di questa edizione: «Felice di esserlo. È un evento bellissimo che protegge e preserva un certo tipo di musica che in questo momento storico è “mangiata” dal mainstream, dai grandi numeri, dagli stadi e dalle aspettative per cui vediamo che molti ragazzi smettono di fare questo mestiere. E non si capisce che non è un sistema proprio sano». E, invero, delle bande musicali, della musica più in generale, il Sistema Italia dovrebbe ricordarsi non soltanto il 21 giugno, ma tutto l’anno.
In Sicilia, fra le varie iniziative che coinvolgeranno 32 Comuni, spicca quella che si svolge venerdì 21 giugno al Teatro Andromeda, in territorio di Santo Stefano Quisquina, sui monti Sicani, dedicata quest’anno alla pace. Si ascolteranno musiche, poesie, letture, nell’attesa che “Il sole entri nella bocca dell’imago e si fa parola di luce…”. Il suggestivo e coinvolgente spettacolo avrà inizio alle ore 18:00 davanti alla Maschera della Parola. A innalzare una “Laica preghiera” al cielo saranno Ezio Noto & Disiu, Aida Satta Flores; Renato Miritello; Lucia Alessi; Carmelo Rappisi; Marco Caterina; Chorum Querentes Popule Meus di Bivona.