Eventi

Il super fantascientifico pop di St. Vincent

– Il fantastico concerto a Parigi dell’artista di Tulsa che appare come una sorta di ibrido del XXI secolo
 – Il sex funk psichedelico di Prince intrecciato con David Bowie, i ritmi nevrotici di David Byrne, noise e punk

Gambe lunghe, fasciate da calze nere di seta, pantaloncini corti, trasparenze in pizzo nero e capelli scuri, appare sul palco come una sorta di ibrido del XXI secolo del sex funk psichedelico di Prince intrecciato con le avventure berlinesi di David Bowie, i ritmi nevrotici di David Byrne e i pittori di paesaggi sonori pop/noise dei trasgressori delle regole post punk. St. Vincent è un audace rompicapo delle regole pop. È un’artista pop che lavora costantemente al limite.

Il concerto che ha tenuto lo scorso 25 ottobre alla Gaîté Lyrique di Parigi è un set che non si ferma mai e devia da ballate lamentose con solo la sua voce miracolosa e pianoforte a emozioni post-punk con il tipo di sporche chitarre frastagliate che farebbero invidia a Nine Inch Nails e Steve Albini. Le sue canzoni cambiano forma, coprendo l’intera gamma delle emozioni, dall’amore alla lussuria, dal crepacuore alla speranza con un’attenzione ossessiva ai dettagli e al suono. La cura ai dettagli sonori dalla gamma di riverberi freddi sulla voce alla vasta gamma di suoni di chitarra dipinge molte immagini diverse e la sua band, composta da musicisti killer tra cui l’imponente bellezza gotica Charlotte Kemp Mujl – la fidanzata di Sean Lennon al basso – sono una macchina da guerra perfetta, mentre aggiungono livelli di innovazione in questo super fantascientifico pop che è uno sguardo al suono del futuro. Chitarre in primo piano, immersioni sceniche, coreografie triturate e sincronizzate, corpi e manici di chitarra che ruotano all’unisono. 

Con un set che si basa molto sul suo recente e rivoluzionario miglior album All Born Screaming, St Vincent (pseudonimo di Anne Erin Clark, cantante e chitarrista nata Tusla nel 1982) si mostra in forma strepitosa e lo spettatore viene risucchiato nel suo mondo ipersonico dove nessuna contrazione sonora o brivido emotivo viene lasciato intatto. I movimenti coreografati studiati sono incorporati in tutto il glamour rock’n’roll. Quasi ogni passo sul palco è eseguito con calcolo, e un sorriso caldo e ammaliante di Anne Clark può facilmente trasformarsi in un sorriso maniacale. Lei è una donna camaleontica, carismatica, che diventa irritante, malinconica, scontrosa, stravagante, lamentosa, introspettiva, seducente… con la voglia di sorprendere, sempre. 

Il concerto è un crescendo inarrestabile e potente di suoni, ritmi ed emozioni al cardiopalma. Non a caso le esibizioni di St. Vincent sono considerate fra le dieci migliori negli Stati Uniti e nel Regno Unito.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *