– Mentre Thom Yorke lavora a un nuovo album con il musicista e produttore elettronico britannico Mark Pritchard, la band annuncia la costituzione di una società: reunion e tour più vicini?
– È la premessa per il decimo disco o un nuovo tour o è una pista falsa? I componenti della band sono molto cauti. Nel frattempo, un video festeggia il 30 anni di “The Bends” e Netflix prepara un documentario
Con quante carte gioca Thom Yorke? E, soprattutto, che fine hanno fatto i Radiohead? Le notizie che si stanno alternando in questi giorni sono contrastanti e non fanno altro che aumentare i misteri. D’altronde, come è loro tradizione, i Radiohead offrono scarsi e scarni dettagli.
Da una parte c’è Thom Yorke che, messo in stand by il progetto The Smile con i quali ha registrato due album in un anno, sta adesso lavorando con il musicista e produttore elettronico britannico Mark Pritchard. Il loro album di debutto, Tall Tales, sarà pubblicato il prossimo 9 maggio tramite Warp. Il duo ha condiviso un nuovo singolo, This Conversation Is Missing Your Voice, che viene fornito con un video musicale in bianco e nero diretto da Jonathan Zawada.
This Conversation Is Missing Your Voice è il secondo singolo che Pritchard e Yorke hanno condiviso da Tall Tales. Segue la traccia del mese scorso Back in the Game, che i due hanno recentemente eseguito dal vivo per la prima volta all’Opera House di Sydney, sorprendendo i fan al concerto da headliner di Pritchard.
Un comunicato stampa descrive Zawada come un «terzo membro» non ufficiale del gruppo, con i suoi video musicali per entrambi i singoli che fanno parte di «un lungometraggio che ha sviluppato negli ultimi anni in tandem con lo sviluppo della musica».
Sull’altro fronte, si registra la notizia che annuncia, per la prima volta dalla ristampa di Kid A Mnesia e nei mesi precedenti a A Moon Shaped Pool, tutti e cinque i membri dei Radiohead si sono riuniti per formare una società a responsabilità limitata, un tipo di entità commerciale che aiuta i componenti della band a esistere al di fuori del normale modello di etichetta discografica. La band ha costituito RHEUK25 LLP questa settimana, il 10 marzo, il che suggerisce che l’attività è in corso. Che si tratti di una ristampa, di un decimo album in studio, del loro primo tour dal 2018 o di qualcosa di più innocuo, non è spiegato. In segnali di una reunion e di un tour nel 2025 tuttavia cominciano a prendere credibilità. Quattro biglietti per un “concerto a scelta” della band inglese sono stati donati direttamente dal management della band, Blueyed Pictures, a un’asta di beneficenza per il soccorso agli incendi di Los Angeles, organizzata dalla Palisades High School e conclusasi ieri, 17 marzo. E secondo alcune indiscrezioni delle ultime ore, il management dei Radiohead avrebbe confermato un imminente tour della band nel corso di quest’anno.
Potrebbe, naturalmente, essere una vera e propria pista falsa. Anche gli Smile, la band di Thom Yorke e Jonny Greenwood con Tom Skinner, impiegano un processo simile: Yorke e Greenwood sono stati elencati come dirigenti di Self Help Tapes LLP, un’entità formata poco prima dell’annuncio dell’album di debutto del trio nel 2022. In passato, i Radiohead hanno formato società per andare in tour e distribuire un nuovo disco, ma non ne hanno ancora formata una allo scopo di continuare a non fare nulla.
I compagni di band di Yorke sono cauti riguardo al futuro della band, a volte gettando acqua sul fuoco, altre alludendo a incontri informali che possono o meno portare a un ritorno in studio o sul palco. Forse per coincidenza, la band ha pubblicato un video che segna il trentesimo anniversario di The Bends.
Pubblicato il 13 marzo del 1995, The Bends – a detta di molti – è l’ultimo album “veramente” rock della band di Oxford. Si tratta, infatti, del disco di mezzo tra l’esordio ancora acerbo di Pablo Honey (1993), sostenuto dal successo strepitoso del singolo Creep, e lo spartiacque di OK Computer (1997), che avrebbe portato a un graduale abbandono delle chitarre in favore della musica elettronica di Kid A (2000), Amnesiac (2001) e tutti gli album ibridi a venire.
Intanto, Netflix è al lavoro su un nuovo documentario dedicato ai Radiohead. Atteso per la messa in onda entro il prossimo 2026 il film ripercorrerà la carriera dei cinque di Oxford dagli esordi fino alla consacrazione come una delle formazioni più sperimentali della storia del rock. Si sa ancora molto poco sul progetto ma secondo quanto anticipato da MoviePlayer, Netflix ha confermato che il documentario includerà materiale d’archivio inedito, interviste ai membri della band e approfondimenti sul processo creativo che ha portato alla nascita di album rivoluzionari.