– Dal 4 al 6 ottobre il festival degli artisti di strada famoso nel mondo. L’obiettivo è quello di rivitalizzare il quartiere di Ragusa superiore nato dopo il terribile terremoto del 1693
– Fra gli eventi musicali, da segnalare il viaggio sonoro di Ahmed Eid e Ilyf dalla palestinese Ramallah all’esilio in Siria, prima di trasferirsi a Cipro, in Tunisia e trovare casa a Berlino
Da ventotto anni centinaia di artisti provenienti da tutto il mondo raggiungono Ragusa per dare vita a Ibla Buskers, uno dei maggiori eventi culturali del sud Italia. Accadrà anche quest’anno, per la edizione numero 29 che avrà inizio venerdì 4 ottobre per concludersi domenica 6. Il festival che ha contribuito a rivitalizzare le stradine e le piazzette dell’antica Ibla, questa volta si inoltra nelle nuove ed inconsuete rotte che attraversano il centro storico di Ragusa. Al centro della magica alchimia tra artisti, pubblico e spazi urbani sarà il quartiere “Supra”, ovvero la zona di Ragusa superiore nata dopo il terribile terremoto del 1693 che distrusse il Val di Noto.
«È una parte della città che sta vivendo momenti di difficoltà», spiegano gli organizzatori. «Questa edizione speciale, mantenendo inalterato l’originario spirito del Festival, accenderà di luci, suoni ed energia il quartiere “Supra”, un luogo iconico della città, alla riscoperta delle sue attrazioni». Lo si farà nel ricordo di Henry Blondeau, busker di fine Ottocento, pilota della sua mongolfiera, suo strumento di lavoro divenuto simbolo del festival degli artisti di strada di Ragusa, ormai conosciuto a livello internazionale.
Come da tradizione, il festival sarà diviso in settori: circo contemporaneo (Circo Zoé, Nando e Maila), musica, teatro d’improvvisazione (Appiccicaticci, Giullari del Diavolo, Fausto Barile), giocolieria-equilibrismo (Compagnia Begheré, Duo Padella, Gera Circus), clown (Andrea Battisti, Catastrofer, Frizzo, Urana), oltre al focus lanciato quattordici anni fa e dedicato alle discipline aeree. Si alterneranno tutte le sere nel portico di Piazza Matteotti tre specialiste del “volo”. Lorena Menade, Nur Cimenci e Paola Caruso sfideranno la forza di gravità con le loro straordinarie performance aeree dando vita ad uno spettacolo unico composto da una sequenza di numeri mozzafiato.
Fra gli “eventi” musicali, da segnalare quelli che in piazzetta del Tribunale da venerdì a domenica alle ore 23 avranno per protagonisti AHMED EID E GLI ILYF. Eid, essendo stato costretto ad attraversare i confini per tutta la vita, dalla fuga dalla palestinese Ramallah al suo esilio in Siria, prima di trasferirsi a Cipro, in Tunisia e nella sua attuale casa a Berlino, in Germania, è un musicista poliedrico che affonda le sue radici nell’incrocio di varie culture e delle loro espressioni sonore. Una miscela di musica elettronica contemporanea con influenze orientali. Insieme al violinista Daniel Avi Schneider, al batterista Kuba aka Badkuzu e alla tastierista Allysa Grace Martinez formano gli Ilyf, protagonisti della scena rave berlinese. I loro concerti presentano una raccolta eclettica di musica che si appoggia al groove psichedelico, a canzoni arabe tradizionalmente intrise e ad avventure improvvisate, senza mai abbandonare la forma ballabile.
Aghani Akhira (Last Songs) è il titolo dell’EP di debutto di Ahmed Eid. In sette canzoni vengono raccontate storie vere delle esperienze di vita reale del personaggio immaginario nelle sue due case, Palestina e Berlino. Le opere sono articolate in una prospettiva decisamente anticoloniale e antipatriarcale, e rimangono sempre profondamente poetiche.
È tutto un programma, sin dal nome del gruppo, lo spettacolo del duo eclettico chiamato LA TESTAPAZZA ispirato da artisti come Sonny Terry, Brownie Mc.Gee, Big Bill Broonzy e Rev. Gary Davis. Il loro “blues acustico” li ha fatti conoscere nella scena blues di Barcellona. Fin dall’inizio della loro collaborazione, il duo ha sperimentato molteplici generi musicali provenienti dal continente europeo e americano. Il loro repertorio comprende calypso, tarantella, chanson francaise, son, samba, gypsy jazz, rock’n roll, bossa nova, delta blues, folk italiano e spagnolo e brani jazz classici. La Testapazza sta attualmente lavorando ad un nuovo progetto che incorpora più di duecento brani in un’esperienza concertistica interattiva, e un nuovo progetto sta già girando: El Duo Infernal, con un repertorio di folklore mediterraneo, cubano e blues elettrico eseguito con un basso elettrico, una stratocaster, una valigia come grancassa e un charleston. Pura energia.
Crida Company presenta JUR un concerto dal balcone, una serenata al contrario. JUR incanta con la sua voce unica, roca e soave, che ha portato in giro in tutto il mondo con il suo stile unico e inconfondibile. Il carattere e la personalità originali hanno fatto rapidamente crescere il successo di questa compagnia circense che calca i palchi più prestigiosi con le loro performance e i loro spettacoli. Il concerto di JUR è sempre un momento poetico in cui le lingue francese, catalano, spagnolo si mescolano e raccontano emozionanti storie. L’atmosfera musicale minimale è contempo ricca di strepitosa originalità. «Non si esce indenne dal concerto di JUR, è un viaggio in un mondo inesplorato».
Non sarà solo un concerto, ma un vero e proprio viaggio nel tempo attraverso la musica degli anni ’20, ’30 e ’40 quella della ROYAL CIRCUS OSTRICA. Sul palco, il quintetto mette in scena una coinvolgente esibizione interattiva unica fra narrazioni affascinanti e ritmi travolgenti. Lisa alla voce e fisarmonica, Marcello al basso tuba e ritmica, Simone al sax tenore e soprano, Davide al clarinetto, e Vittorio alla batteria, ovvero tre ottoni, una batteria e una dama d’altri tempi, come tre zoticoni, un prete e una principessa senza castello faranno rivivere l’epoca d’oro dell’hot jazz, del dixieland, dello swing e del blues, sia americano che italiano. «Questi anni magici hanno dato vita a sonorità irresistibili, perfette per chi amava ballare e sentirsi parte di una comunità, dove la musica era il grande livellatore sociale e la danza il massimo divertimento», spiegano.
Un concerto straordinario e divertente, durante il quale la musica è il risultato inaspettato delle vicissitudini impreviste dei cinque interpreti che si incontrano per la prima volta dopo tanti anni trascorsi lontani uno dall’altro. Uno spettacolo interattivo, dove le note si uniscono alle parole scritte in tante lingue diverse, mentre la narrazione leggera racconta aneddoti e cronologia di un tempo sì antico ma altrettanto impareggiabile nella storia della musica moderna.