– Il 22 novembre prossimo i dischi originali in mono pubblicati dalla Capitol tra gennaio 1964 e marzo 1965 saranno disponibili in vinile da 180 grammi riuniti in un cofanetto
– Il 15 novembre il secondo album solista di George Harrison, “Living In The Material World”, festeggerà in ritardo il cinquantesimo anniversario con una uscita super deluxe
Il 7 febbraio 1964 una miriade di fan urlanti si radunò all’aeroporto internazionale John F. Kennedy di New York per intravedere John, Paul, George e Ringo, ovvero i Beatles, mentre mettevano per la prima volta piede sul suolo americano. Due notti dopo, il 9 febbraio, 73 milioni di spettatori negli Stati Uniti, ovvero circa il 40% della popolazione americana, e milioni di altri in Canada si sintonizzarono sulla CBS per vedere i Fab Four fare il loro debutto televisivo americano nel “The Ed Sullivan Show”. In quel momento cruciale della storia culturale americana, i Beatles eseguirono cinque canzoni durante la trasmissione in diretta. La “beatlemania”, già in pieno e febbrile fiorire nel Regno Unito, terra natìa del quartetto di Liverpool, in sviluppò e diffuse negli Stati Uniti. Era cominciata la “British Invasion”.
Poco prima del viaggio americano dei Beatles, Capitol Records aveva ottenuto i diritti esclusivi per la pubblicazione delle registrazioni del gruppo negli degli Stati Uniti in un accordo con EMI. Il 20 gennaio 1964 l’etichetta discografica pubblicò Meet The Beatles!con dodici brani estratti principalmente dall’album With The Beatles (pubblicato nel Regno Unito il 22 novembre 1963).
Per mostrare la capacità di scrittura originale della band, la Capitol sostituì cinque brani cover dall’album del Regno Unito con tre brani originali: entrambi i lati del primo singolo della Capitol (I Want To Hold Your Hand / I Saw Her Standing There) e il lato B dell’ultimo singolo uscito in U.K (This Boy). L’album raggiunse la posizione numero 1 in classifica rimanendo in vetta per undici settimane, dando il via a una serie di dischi di grandissimo successo dei Beatles compilati, intitolati e confezionati dalla Capitol per il mercato americano.
Già all’inizio di aprile, erano state vendute più di 3,6 milioni di copie di Meet The Beatles e, con i singoli, i Beatles avevano conquistato le prime cinque posizioni della Billboard Hot 100: un incredibile record di classifica che resiste ancora oggi. Il 10 aprile, la Capitol pubblicò The Beatles’ Second Album. I suoi undici brani includono le cinque cover non presenti in Meet The Beatles!, tre canzoni precedentemente pubblicate negli Stati Uniti dalle etichette Swan e Vee-Jay, oltre al lato B del singolo Can’t Buy Me Love (You Can’t Do That), e due nuove canzoni registrate a marzo durante le sessioni per il debutto cinematografico della band, A Hard Day’s Night (I Call Your Name e una cover di Long Tall Sally di Little Richard). Al momento della pubblicazione, The Beatles’ Second Album sostituì Meet The Beatles! in vetta alla classifica degli album di Billboard per ben cinque settimane.
Il 26 giugno, la United Artists pubblicò il disco della colonna sonora statunitense di A Hard Day’s Night, che lo studio avrebbe distribuito nelle sale cinematografiche di tutto il Paese ad agosto. Insieme al suo vivace brano principale, l’album include Can’t Buy Me Love, And I Love Her e cinque altre canzoni originali dei Beatles, oltre a quattro brani strumentali orchestrali arrangiati da George Martin. La colonna sonora raggiunse il primo posto nella classifica degli album di Billboard e vi rimase per quattordici settimane consecutive, totalizzando oltre cinquanta settimane in classifica. La Capitol decise di pubblicare A Hard Day’s Night come singolo, raggiungendo la vetta della classifica Hot 100 di Billboard e vendendo più di un milione di copie in brevissimo tempo.
Il 20 luglio la Capitol pubblica l’album Something New dei Beatles. Include cinque canzoni presenti nel film A Hard Day’s Night e sei brani nuovi per l’America, tra cui Things We Said Today e Any Time At All. Il disco rimase al numero 2 della classifica degli album di Billboard per nove settimane, posizionandosi subito di seguito alla colonna sonora.
Uscito nei cinema statunitensi ad agosto, A Hard Day’s Night è stato un grande successo al botteghino, molto apprezzato dalla critica, guadagnandosi due nomination agli Academy Awards. A pochi giorni dall’uscita del film, i Beatles tornarono in Nord America per un mese di frenetiche esibizioni, con trentadue concerti in tutto il Canada e gli Stati Uniti dal 19 agosto al 20 settembre.
La successiva uscita dei Beatles da parte della Capitol avvenne il 23 novembre: The Beatles’ Story, descritta sulla sua copertina come «una biografia narrativa e musicale della Beatlemania in due dischi». Un’affascinante raccolta audio di interviste e battute dei membri della band; frammenti di canzoni; versioni strumentali dei brani dei Beatles eseguiti dagli Hollyridge Strings; aneddoti e racconti sulla band di John Babcock e altri. Il doppio album con copertina apribile ha una durata totale relativamente breve di cinquanta minuti distribuiti su quattro lati.
Capitol chiuse il 1964 con l’album Beatles ‘65, pubblicato il 15 dicembre che prometteva «great new hits by John, Paul, George e Ringo» sulla copertina. Il lavoro raccoglie otto brani dall’album Beatles For Sale, numero 1 nel Regno Unito (pubblicato il 4 dicembre), più tre canzoni inedite per l’America, tra cui I’ll Be Back e entrambi i lati dell’ultimo singolo inglese del gruppo (I Feel Fine / She’s A Woman). Uscito in tempo per le festività, Beatles ‘65 ha venduto quasi due milioni di copie nelle prime due settimane dalla sua pubblicazione e ha mantenuto il primo posto per nove delle sue 71 settimane nella classifica Billboard.
Il 1964 è stato un anno eccezionale per i Beatles negli Stati Uniti (e in tutto il mondo), anche secondo i loro stessi standard di “toppermost of the poppermost”. I Beatles arrivarono ad ottenere ben 17 singoli nella Top 40 degli Stati Uniti, inclusi sei al primo posto, sei album nella Top 10, di cui quattro al primo posto, e un film di grande successo. Entro la fine dell’anno, la Capitol aveva venduto più di 15 milioni di dischi dei Beatles.
La Capitol pubblicò The Early Beatles il 22 marzo 1965. Le undici tracce dell’album furono stampate per la prima volta negli Stati Uniti dalla Vee-Jay Records, a partire dal febbraio 1963 con il singolo Please Please Me / Ask Me Why, mentre il resto fu pubblicato a gennaio 1964 nell’album Introducing The Beatles della Vee-Jay. La stessa etichetta aveva pubblicato tre canzoni da quell’album come singoli di successo negli Stati Uniti all’inizio del 1964 (Twist And Shout, Do You Want To Know A Secret e Love Me Do). I diritti esclusivi di Capitol per la distribuzione americana dei brani entrarono in vigore nell’ottobre del 1964 a seguito di un accordo con la Vee-Jay, e vennero riuniti all’interno dell’album The Early Beatles per il loro debutto su Capitol.
Sessant’anni dopo, la Beatlemania sembra essere senza tempo. Il faro dei Beatles è acceso più che mai, rinnovato dalla meraviglia della gioiosa scoperta di ogni generazione e nell’esplorazione creativa della musica e dell’importanza culturale della band da parte di musicisti, cineasti, scrittori e fan in tutto il mondo. Così quei dischi originariamente compilati per la pubblicazione negli Stati Uniti tra gennaio 1964 e marzo 1965 da Capitol Records e United Artists, verranno pubblicati il 22 novembre via Apple Corps Ltd./Capitol/Ume. Fuori catalogo su vinile dal 1995, i sette album mono saranno disponibili in vinile da 180 grammi, riuniti in un nuovo cofanetto di otto LP intitolato The Beatles: 1964 U.S. Albums In Mono, con sei dei titoli disponibili anche singolarmente.
Tutti e sette gli album – Meet The Beatles!, The Beatles’ Second Album, A Hard Day’s Night (Colonna Sonora Originale), Something New, The Beatles’ Story (2LP), Beatles ’65 e The Early Beatles – hanno le grafiche fedelmente replicate e nuovi inserti con testi scritti dallo storico e autore americano dei Beatles, Bruce Spizer. I cutting delle lacche degli album sono stati realizzati da Kevin Reeves presso gli East Iris Studios di Nashville. Il cofanetto raccoglie i sette album e tutti, tranne The Beatles’ Story, sono disponibili anche singolarmente.
“Living In The Material World” di George Harrison
Il 15 novembre invece il secondo album solista di George Harrison, Living In The Material World, festeggerà in ritardo il cinquantesimo anniversario, tramite Dark Horse Records/BMG. Living in the Material World 50th Anniversary Edition sarà disponibile in una varietà di formati fisici e digitali, tra cui un cofanetto Super Deluxe Edition, limitato a 5.000 copie.
Il cofanetto Super Deluxe Edition presenta l’album su 2LP (180g) e 2CD, che include l’album originale appena remixato e un disco bonus contenente dodici prime interpretazioni inedite di ogni canzone dell’album principale. Inoltre, il set include un Blu-Ray di tutte le tracce dell’album e tracce inedite in Dolby Atmos, e un esclusivo singolo da 7″ della registrazione mai ascoltata di Sunshine Life For Me (Sail Away Raymond) con Robbie Robertson, Levon Helm, Garth Hudson e Rick Danko di The Band, insieme a Ringo Starr.
Il cofanetto contiene un bellissimo libro con copertina rigida di 60 pagine curato da Olivia Harrison e Rachel Cooper, con immagini inedite e cimeli dell’epoca, testi scritti a mano, note di studio e immagini di scatola a nastro. È incluso anche un libretto di note di registrazione di 12 pagine, tratto dalle note di produzione originali di Living in the Material World, fotografie e nastri di sessione reel-to-reel ospitati nell’archivio George Harrison. L’album principale sarà anche offerto singolarmente come vinile a colori.