– Si riaccende la polemica sui ticket acquistati sui circuiti di secondary ticketing per il loro tour di reunion. La band dei fratelli Gallagher blocca i tagliandi venduti con questo metodo per combattere i prezzi gonfiati e il bagarinaggio
– Robert Smith, leader dei Cure, e la sua battaglia contro il “caro concerti”. «Scioccato da quanto profitto viene fatto. Vuoi che le persone tornino ai tuoi concerti, non vuoi far pagare dieci volte di più rispetto alla volta precedente»
Si riaccende la polemica sui biglietti venduti sui circuiti di secondary ticketing. Gli Oasis hanno annullato 50mila biglietti venduti per il loro tour di reunion perché venduti in questa modalità. I promotori del tour della band, Live Nation e SJM, hanno detto alla BBC che tutti i biglietti invalidati saranno resi nuovamente disponibili tramite il venditore ufficiale, Ticketmaster, al valore nominale.
Più di 10 milioni di fan da 158 Paesi si sono messi in coda per uno dei 1,4 milioni di biglietti messi in vendita ad agosto, quando gli Oasis hanno annunciato il loro tour nel Regno Unito. Nel giro di poche ore, migliaia di biglietti sono apparsi sui siti di rivendita a prezzi gonfiati nonostante le condizioni di acquisto specificassero che gli unici canali autorizzati erano Ticketmaster o il partner di rivendita, Twickets.

Billboard ha riferito che i promotori hanno detto che i biglietti interessati sono stati acquistati utilizzando tecniche proibite, tra cui l’acquisizione di più di quattro biglietti per famiglia, per spettacolo e l’utilizzo di più identità per acquistare i biglietti, oltre a fare affidamento su servizi VPN e più carte di credito.
La mossa è stata decisa per combattere i prezzi gonfiati e il bagarinaggio. Live Nation e SJM hanno detto che i fan che ritengono di aver avuto i loro biglietti annullati per errore potranno parlare con l’agente di biglietteria competente per far esaminare il loro caso.
Robert Smith: «Mantenere il controllo dei prezzi»
«Mantenere il controllo sui prezzi è sempre stato un aspetto importante», commenta Robert Smith. Quella contro il “caro biglietti” è una battaglia che il leader dei Cure porta avanti da anni, denunciando alcune dinamiche tipiche del mondo del ticketing, come il dynamic pricing o il secondary ticketing per gonfiare i prezzi dei biglietti.

«Sono rimasto scioccato da quanto profitto viene fatto su tutto», commenta. «È sorprendente. Non c’è bisogno di fare tutti questi soldi. Vuoi che le persone tornino ai tuoi concerti, non vuoi far pagare dieci volte di più rispetto alla volta precedente. È una battaglia».
L’anno scorso, dopo la richiesta di spiegazioni del frontman dei Cure sulle commissioni aggiuntive «indebitamente alte» applicate, Ticketmaster, aveva restituito 5 o 10 dollari agli utenti verificati che avevano acquistato il biglietto del tour statunitense. «Quello che mi ha fatto incazzare di più è stato questo», spiega. «Ho speso un sacco di tempo per assicurarmi che vendessimo biglietti da 25 dollari, perché voglio che i giovani possano permettersi di vederci. Voglio che il biglietto costi 25 dollari. Perché quando finalizzi l’acquisto diventano 57? Dove vanno a finire queste commissioni, perché non dire semplicemente alla gente a cosa servono le tariffe? Alla fine, sono riuscito a logorarli».

Viagogo: «Continueremo a venderli»
Un portavoce di Viagogo, l’azienda contestata dagli Oasis, ha specificato che solo il 4% dei biglietti è finito sui siti di rivendita, contro picchi del 20% registrati per altri grandi tour. Nonostante le cancellazioni, la principale società di secondary ticketing continuerà a vendere biglietti per il tour.
Matt Drew, dirigente della piattaforma di rivendita, ha detto alla Bbc che «il 2% dei biglietti degli Oasis è su Viagogo e Stubhub. Continueremo a venderli nel modo in cui l’ente regolatore ci dice di poterlo fare», ha aggiunto. «Stiamo soddisfacendo una chiara esigenza del consumatore, continueremo a farlo su questa base».