– Venerdì 17 (ore 21:30) e sabato 18 maggio (ore 17:30) al Teatro Bellini di Catania il produttore, arrangiatore e compositore inglese propone la sua rilettura sinfonica delle canzoni di Faber affidate alle voci di Peppe Servillo e di Ilaria Pilar Patassini. «Progetto nato dopo “Sogno n.1”»
– Una lunga carriera che va dai Bee Gees a Baglioni, da Peter Gabriel a Battisti, da Phil Collins a Renato Zero, passando per il Festival di Sanremo. «La passione per il cantautore genovese a causa di una barca a vela ormeggiata a Lavagna». «La mia svolta pop dopo il successo dell’album “Una donna per amico”»
– Servillo: «Il valore orchestrale ci aiuti a rendere in maniera più consapevole i magnifici testi di Fabrizio». Ilaria Pilar Patassini. «Gli arrangiamenti di Geoff hanno dato ancor più autorevolezza alle canzoni di De André, che sono fintamente semplici ma in realtà grandiose ed epiche»
«Non appena Sogno n.1 fu ultimato e distribuito sentii il desiderio di farne un concerto live. Ma cinquanta minuti di musica erano insufficienti e così, nel tempo, ho scritto nuovi arrangiamenti su altre canzoni per dare corpo a un progetto completo che potesse essere rappresentato dal vivo». Così Geoff Westley parla del suo disegno di mettere in musica le canzoni di Fabrizio De André, nato sulla scia del successo dell’album Sogno N.1, che univa la voce del cantautore genovese, ricavata dalle matrici dei suoi dischi, al sound orchestrale della London Symphony.
A quel disco, inciso nel 2011, parteciparono anche Franco Battiato e Vinicio Capossela, e la stessa Dori Ghezzi, compagna di vita di De André, acconsentì a fornire il materiale vocale necessario alla realizzazione dell’album. Undici anni dopo, Westley ha ripreso in mano il progetto originario ampliandolo e trasformandolo in un grande concerto sinfonico che continua a portare in giro per l’Italia, affidandolo di volta in volta alle orchestre dei teatri ospitanti con l’aggiunta immancabile degli strumenti a fiato di Mario Arcari e, soprattutto, delle interpretazioni vocali di Peppe Servillo e Ilaria Pilar Patassini. Venerdì 17 (ore 21:30) e sabato 18 maggio (ore 17:30) saranno l’Orchestra e il Coro del Teatro massimo “Vincenzo Bellini” di Catania (Maestro del coro Luigi Petrozziello) a mettere strumenti e voci a disposizione delle canzoni di Faber.

In Sogno n.1 Geoff Westley ha interpretato le musiche di Fabrizio De André con grande sensibilità artistica, traducendole in vere e proprie partiture originali, rese ancora più suggestive dalle sovrapposizioni della voce di Fabrizio. Il risultato è una serie di affreschi orchestrali straordinari e commoventi, in cui Westley ha saputo fondere la composizione strumentale contemporanea e la sensibilità interpretativa della più importante orchestra sinfonica del mondo con la voce di Fabrizio, in alcune fra le pagine più alte della musica italiana.
Produttore, arrangiatore e compositore, dalla fine degli anni Settanta, Geoff Westley ha costruito un rapporto particolare e privilegiato con l’Italia. È stato produttore e arrangiatore di album come Una donna per amico e Una giornata uggiosa di Lucio Battisti, Strada facendo di Claudio Baglioni, La grande avventura di Riccardo Cocciante, Sirtaki di Mango, Voyeur e Cattura di Renato Zero, e di brani popolarissimi come Avrai di Baglioni e Spalle al muro di Renato Zero. Ha collaborato con Peter Gabriel, Phil Collins, Andrew Lloyd-Webber, Everly Bros, Vangelis, Henry Mancini. Ha diretto i Bee Gees per sette anni ed è stata la guida musicale dei Festival di Sanremo 2018 e 2019, quelli condotti da Claudio Baglioni. Di recente ha composto la colonna sonora del film Tapirulàn con cui Claudia Gerini ha esordito alla regia. Una vera e propria icona della musica. Eppure, a 74 anni, ha sempre voglia di raccontare quello che fa con il sorriso sulle labbra e il suo accento tipicamente londinese.

Una formazione classica: «Ho iniziato a suonare il piano quando avevo 3 anni. Mia mamma per divertirsi, dopo avermi messo a letto a dormire, si metteva a suonare il pianoforte e io mi addormentavo al suono di Brahms, Mendelsshon, Chopin. Dopo un po’ le ho detto: fammi fare a me». La svolta pop con Battisti. «Dopo il successo di Una donna per amico, ho ricevuto molte proposte ma avevo già deciso che questa musica era perfetta per me, al contrario della scena musicale inglese di allora», racconta. «Amo le orchestrazioni nella musica pop ma all’epoca, in Inghilterra, era considerata quasi una cosa preistorica visto che eravamo nel 1977 e c’era quasi solo il punk o la disco music. Da allora non ho più lavorato con gli inglesi».
La passione per la musica di De André risale a circa venticinque anni fa, «quando lasciavo ormeggiata la mia barca a vela a Lavagna», ricorda. «C’era un ragazzo, un ormeggiatore, che era pazzo di De André. Mi ha regalato un numero infinito di dischi, ha insistito così tanto che ho cominciato ad ascoltare questa musica. Aveva ragione! Una musica bellissima. Io vengo dal mondo classico e orchestrale, quindi ho sempre scritto tanto per l’orchestra. Era il mio sogno fare un album con le canzoni di De André. Mario Arcari, che ha suonato per molti anni con Fabrizio e che si esibirà con noi, mi fece conoscere Dori Ghezzi, io le proposi la mia idea su un progetto sinfonico dedicato alle musiche di De André e lei fu entusiasta. Poi la Sony mi diede la possibilità di accedere all’archivio del cantautore e da quel momento iniziai il mio lavoro. La Sony mi ha dotato di tutti i nastri originali, da cui ho estrapolato la traccia del canto e, frase per frase, ho registrato la base orchestrale. Ho scritto anche quattro-cinque arrangiamenti in più».

In programma i brani più celebri di Faber, da Bocca di Rosa a Ho visto Nina volare, da Hotel Supramonte a La canzone dell’amore perduto e Valzer per un amore, tutte reinterpretate in chiave sinfonica e affidate ai due carismatici cantanti, casertano il primo, romana, ma di origine costaricense, la seconda.
«Questo progetto riunisce in sé alcuni elementi grandiosi, dati dall’orchestra e dalla location straordinaria e unica, e nuovi classici come le canzoni di Fabrizio De André, che sono fintamente semplici ma in realtà grandiose ed epiche», commenta Ilaria Pilar Patassini. «Gli arrangiamenti di Geoff hanno dato ancor più autorevolezza alle sue canzoni».
«Non è la prima volta che facciamo questo omaggio a Fabrizio De André con l’orchestra diretta da Geoff Westley e si sa che gli artisti con le repliche approfittano per approfondire ancor più il senso e il valore di ciò che fanno», spiega Peppe Servillo. «Ritengo che il valore orchestrale ci aiuti a rendere in maniera più consapevole i magnifici testi di Fabrizio De André».