– In streaming il documentario sulla “Queen of Disco”: un ritratto intimo e personale della leggendaria cantante
– «Interpreto un ruolo. Lo affronto come un’attrice. Non sto cercando di essere me stessa», dice nel film
Il documentario Love To Love You, Donna Summer, ritratto intimo e personale della “Queen of Disco” da domenica 15 ottobre, alle 21:15, sarà in streaming su Now e disponibile on demand. Il film ripercorre, attraverso interviste d’archivio, immagini inedite e le testimonianze di familiari, amici e collaboratori, la folgorante carriera della leggendaria cantante, divenuta celebre negli anni Settanta grazie alla hit Love to Love You Baby.
Il documentario Sky Exclusive firmato da HBO e diretto dal regista premio Oscar e premio Emmy Award, Roger Ross Williams e da Brooklyn Sudano, figlia di Donna Summer offre uno sguardo approfondito all’artista iconica mentre la sua voce e la sua arte la portano dalla scena musicale avant-garde in Germania alle luci brillanti delle discoteche di New York.

Un ritratto di Donna Summer dentro e fuori dal palco, attraverso una ricchezza di fotografie e filmati home video mai visti prima, spesso girati dalla stessa Summer. Una finestra spalancata sulla sorprendente gamma della sua arte, dal songwriting alla pittura, che esplora gli alti e bassi di una vita vissuta sulla scena globale.
Insieme alla sua famiglia e ai suoi amici, il film presenta anche una voce familiare nel trailer, quella di Sir Elton John, che ricorda la prima volta che ha sentito Donna. «Ricordo che quando I Feel Love è arrivata allo Studio 54, ci siamo tutti fermati, chiedendoci: “Cos’è questo?».
Il documentario ha avuto la sua prima mondiale alla Berlinale, ex Festival internazionale del cinema di Berlino, in febbraio, e ha fatto il suo debutto negli Stati Uniti a marzo all’Independent Film Festival di Boston. Owen Gleiberman di Variety ha descritto il film come «un ritratto illuminante della donna ambiziosa, vivace, ma travagliata», osservando che «ci porta vicino a Donna Summer: ai suoi demoni, al suo desiderio di essere un’artista, alla sensazione che quando era Donna Summer, era un personaggio che stava interpretando».

Matthew Carey di Deadline è giunto a una conclusione simile, scrivendo: «Il film fa l’interessante osservazione che Summer “era pensata per il teatro” e ha registrato canzoni come se stesse incarnando un personaggio: “Lo affronto come un’attrice. Non sto cercando di essere me stessa”, diceva lei nel film».
Amber Wilkinson di EyeForFilm, in una recensione a quattro stelle, afferma che il film «ha forse il miglior prisma di tutti per osservare la vita della “Regina della Discoteca” con tutte le sue sfaccettature… La sensazione persistente non è di una peccatrice o di una santa, ma di una donna sfaccettata e scintillante come una palla di glitter».