Immagini

CINEMA. TRON, l’IA e l’umanità

– Le prime visioni di questa settimana. A distanza di oltre quarant’anni dal primo film e a quindici da Legacy, la Disney rilancia la saga: il nuovo capitolo si propone come una riflessione spettacolare e allo stesso tempo emotiva sull’impatto dell’intelligenza artificiale nella vita quotidiana. Punto di forza è la colonna sonora dei Nine Inch Nails

TRON: ARES fantascienza, diretto da Joachim Rønning, con Jared Leto, Jeff Bridges e Greta Lee, della durata di 119 minuti.

La saga di TRON è da sempre qualcosa di più di un franchise fantascientifico. È un laboratorio di idee visive e concettuali, un’esperienza di frontiera che già nel 1982 aveva anticipato temi oggi attualissimi: l’interazione tra uomo e macchina, l’universo dei codici, la rivoluzione dei mondi digitali. A distanza di oltre quarant’anni dal primo film e a quindici da Legacy, la Disney rilancia con TRON: Ares, diretto dal norvegese Joachim Rønning.

Il nuovo capitolo si propone come una riflessione spettacolare e allo stesso tempo emotiva sull’impatto dell’intelligenza artificiale nella vita quotidiana. Protagonista assoluto è Jared Leto, che presta corpo e sguardo ad Ares, un sofisticato Programma digitale inviato nel mondo reale per una missione delicatissima. La sua comparsa segna il primo incontro diretto dell’umanità con una forma senziente artificiale. È l’occasione narrativa perfetta per interrogarsi non tanto su quanto l’uomo possa controllare la tecnologia, quanto piuttosto su cosa significhi davvero essere umani quando l’alterità prende sembianze familiari.

Accanto a Leto troviamo Greta Lee, nei panni di Eve Kim, brillante tecnologa sulle tracce di un codice scritto anni prima da Kevin Flynn, ruolo che vede il ritorno di Jeff Bridges. Eve diventa l’inaspettata alleata di Ares in un percorso che unisce suspense e intimità: i due, braccati da forze ostili, lottano non solo per la sopravvivenza, ma per immaginare un futuro in cui tecnologia e umanità possano davvero convivere. Il cast è arricchito da Evan Peters, Jodie Turner-Smith, Hasan Minhaj, Arturo Castro, Cameron Monaghan e Gillian Anderson, a testimonianza di un progetto corale e ambizioso.Ares è un programma altamente sofisticato, che viene inviato dal mondo digitale a quello reale per una pericolosa missione, segnando il primo incontro dell’umanità con esseri dotati di intelligenza artificiale. 

Ciò che potenzia il film è la colonna sonora dei Nine Inch Nails. Trent Reznor e Atticus Ross hanno prodotto innumerevoli colonne sonore fantastiche (The Social NetworkChallengers) ma questa è la loro prima come NIN. Più o meno allo stesso modo in cui la colonna sonora pulsante di Legacy dei Daft Punk si è rivelata più memorabile del film. Qui i paesaggi sonori dei rocker industriali sono parte integrante del tutto. 

Voto: 3.5 su 5

IL PROFESSORE E IL PINGUINO commedia, diretto da Peter Cattaneo, con Steve Coogan, Julia Fossi e Jonathan Pryce, della durata di 111 minuti.

Si svolge in Argentina nel 1976. Tom Michell (Steve Coogan), un insegnante inglese demotivato, accetta un lavoro in una prestigiosa scuola privata per figli di ricchi argentini ed espatriati. Arriva in un Paese segnato da profonde divisioni politiche e sociali, nel pieno fermento dell’era pre-dittatoriale. Tra studenti distaccati e l’autoritario preside Buckle (Jonathan Pryce), Tom fatica a trovare un senso alla sua nuova vita oltreoceano. Ma tutto cambia durante una breve vacanza in Uruguay. Su una spiaggia contaminata dal petrolio, Tom trova un pinguino in fin di vita. Spinto da un impulso inaspettato, lo salva, lo ripulisce e lo porta di nascosto con sé in Argentina.

Il pinguino, ribattezzato Juan Salvador, diventa non solo il suo improbabile compagno d’appartamento, ma anche il suo unico vero amico. Questa storia, tanto bizzarra quanto commovente e ispirata a eventi reali, si muove tra momenti di tenerezza e le ombre oscure del suo contesto storico. Mentre Tom trova conforto e cambiamento nel legame con Juan Salvador, si ritrova coinvolto, suo malgrado, nelle tensioni crescenti di un Paese sull’orlo della dittatura.

La paura e la censura incombono, smorzando l’apparente leggerezza del racconto e ponendo l’uomo di fronte a un dilemma etico e umano. Un racconto di amicizia, resistenza e rinascita, dove un pinguino può diventare simbolo di speranza anche nei tempi più bui.

Voto: 3 su 5

COME ROMEO E GIULIETTA drammatico, diretto da Giuseppe Alessio Nuzzo, con Mariasole Pollio, Mauro Racanati e Giovanna Sannino.

È la storia di Federica e Riccardo (Mariasole Pollio e Mauro Recanati), due persone molto diverse ma straordinariamente affini. Lei è istintiva, luminosa e in costante lotta con il presente. Lui è riflessivo, tormentato e sempre un passo indietro rispetto al mondo. A unirli però, c’è un amore viscerale per la vita e un segreto fuori dal comune che li rende unici. Il loro incontro è travolgente, inaspettato, e il sentimento che nasce tra loro è tanto potente quanto fragile. Come i due amanti tragici del dramma di Shakespeare, si cercano, si trovano e si perdono. Vivono il loro amore dentro una bolla sospesa, fatta di magia e di fughe, continuamente messa alla prova da forze esterne, dalle circostanze e dai propri limiti.

Ma in un mondo in cui anche gli amori più semplici sembrano sgretolarsi, forse solo un sentimento straordinario può sperare di resistere davvero. Un’emozione inspiegabile, che sfugge alle regole, che brucia intensamente anche quando tutto sembra andare in frantumi. Perché a volte, per superare l’impossibile, bisogna essere creature speciali, come loro.

Voto: 2 su 5

TRE CIOTOLE drammatico, diretto da Isabel Coixet, con Alba Rohrwacher, Elio Germano e Francesco Carri.

Segue una coppia, Marta e Antonio, che dopo quello che sembrava un banale litigio, si lasciano. Ognuno reagisce alla rottura in maniera diversa: Marta si chiude in se stessa e il suo appetito sparisce; Antonio, invece, da aspirante chef si butta completamente nel lavoro, ma – nonostante sia stato lui a lasciarla – non riesce a dimenticarla.

Quando Marta scopre che la sua assenza di appetito ha a che fare non con la fine della relazione, ma con un problema di salute, tutto improvvisamente cambia: non solo il cibo ha un altro sapore, ma anche la musica, il desiderio e la certezza delle scelte compiute.

Voto: 3.5 su 5

UN CRIMINE IMPERFETTO thriller, diretto da Franck Dubosc, con Franck Dubosc, Laure Calamy e Benoît Poelvoorde, della durata di 109 minuti.

È ambientato in un remoto villaggio del Giura, dove Michel e Cathy (Franck Dubosc e Laure Calamy) tirano avanti vendendo abeti di Natale. Con il figlio dodicenne Doudou, ragazzino con difficoltà, vivono in una vecchia fattoria tra montagne innevate, conti in rosso e sogni ormai sbiaditi. La loro coppia è allo stremo: troppe rate da pagare, troppe delusioni e un inverno che sembra non finire mai.

Una sera sulla strada del ritorno, Michel inchioda di colpo per evitare quello che sembra un orso sulla carreggiata. La manovra azzardata lo fa schiantare contro un’auto sul ciglio della strada, i cui passeggeri a bordo muoiono sul colpo. Preso dal panico, Michel chiama Cathy. Dopo un breve, gelido silenzio, decidono insieme di nascondere tutto. Mentre cercano di far sparire i corpi, nel bagagliaio dell’auto incidentata scoprono una borsa con oltre due milioni di euro in contanti. Quello che inizialmente sembra un miracolo natalizio si trasforma in un incubo a occhi aperti, innescando una serie di eventi caotici e assurdi…

Voto: 2.5 su 5

LA RAGAZZA DEL CORO drammatico, diretto da Urska Djukic, con Vladimir Gojun, Jara Sofija Ostan e Mina Svajger, della durata di 89 minuti.

Racconta la storia di Lucija (Jara Sofija Ostan), un’adolescente timida e sensibile che si trova a fare i conti con i primi grandi turbamenti e interrogativi della vita. A soli 15 anni, entra in un prestigioso liceo cattolico femminile a Lubiana, dove deve confrontarsi con le alte aspettative della sua famiglia e con la crescente consapevolezza della sua identità sessuale. È un periodo di grande confusione, in cui le sue emozioni si scontrano con le rigidità del contesto in cui vive, stretto tra la ricerca di sé e le imposizioni sociali.

Lucija, è combattuta tra la sua natura introversa e il desiderio di affermarsi in un mondo che sembra avere già deciso cosa sia giusto per lei.

Voto: 2.5 su 5

SUPER CHARLIE animazione, diretto da Jon Holmberg, con Orlando Wahlsteen, Silas Strand e Sven Björklund.

Wille (voce originale Orlando Wahlsteen) è un bambino di 10 anni che ha sempre sognato di diventare un supereroe e combattere il crimine al fianco del padre (voce originale Johan Rödin), un poliziotto. Tuttavia, il suo sogno si infrange quando nasce il suo fratellino Charlie (voce originale Silas Strand), che non solo attira tutte le attenzioni dei genitori, ma scopre anche di avere dei superpoteri. 

Il ragazzino si sente escluso e invidioso e deve fare i conti con la propria frustrazione. Quando un supercattivo e uno scienziato malvagio mettono in atto un piano per distruggere la città, la situazione diventa critica. Costretti a mettere da parte le loro divergenze, Wille e Charlie devono unire le forze per salvare la città. Ci riusciranno?

Voto: 2.5 su 5

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *