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CINEMA. Storie di disertori e giocattoli alla riscossa

– Le prime visioni di questa settimana. “L’abbaglio” di Roberto Andò con Servillo, Ficarra e Picone è il film più atteso. Richard Gere è il protagonista di “Oh, Canada – I tradimenti”. Nuovo capitolo della saga di animazione “Toys”

L’ABBAGLIO commedia del 2025, diretto da Roberto Andò, con Toni Servillo, Salvatore Ficarra e Valentino Picone. Durata 131 minuti.

È ambientato nel 1860, quando Giuseppe Garibaldi dà inizio insieme ai Mille all’avventura che unificherà l’Italia, partendo da Quarto. Insieme a lui vi sono giovani idealisti entusiasti, provenienti da ogni parte della penisola, e i suoi fedelissimi ufficiali, tra cui spicca un volto nuovo: il colonnello palermitano Vincenzo Giordano Orsini. Inoltre, tra i militi reclutati troviamo altri due siciliani, il contadino migrato nel Nord, Domenico Tricò, e l’illusionista Rosario Spitale.

Una volta giunti in Sicilia, precisamente a Marsala, i Mille si scontrano con l’esercito borbonico, che li supera di molto in numero di uomini, motivo per cui non riescono a irrompere a Palermo. Garibaldi, però, non è intenzionato né ad arrendersi né a cedere di un passo. Il generale escogita un piano: il colonnello Orsini insieme a un gruppo di militi feriti dovrà fare da diversivo, convincendo il comandante svizzero dell’esercito regio, Jean-Luc Von Mechel, che Garibaldi si stia ritirando all’interno dell’isola. Riuscirà l’ingegnoso piano garibaldino? Da questo momento in poi ha inizio una gara di astuzie che li condurrà a un esito tanto paradossale quanto sorprendente.

Voto: 4 su 5

OH, CANADA – I TRADIMENTI drammatico del 2024, diretto da Paul Schrader, con Richard Gere, Jacob Elordi e Uma Thurman. Durata 91 minuti.

Racconta la storia di Leonard Fife (Richard Gere), uno dei sessantamila disertori statunitensi che si rifugiarono in Canada per evitare di partire in guerra per il Vietnam. L’uomo, divenuto nel tempo uno scrittore, è ormai anziano, ma tormentato dal suo passato. È così che Leonard decide di condividere ogni suo segreto per smitizzare la sua vita così a lungo idealizzata, raccontando la verità.

Voto: 3.5 su 5

TOYS – GIOCATTOLI ALLA RISCOSSA animazione del 2023, diretto da Jeremy Degruson, con Eric Judor e Jean-Pascal Zadi. Durata 90 minuti.

Il film d’animazione è ambientato a New York e segue le avventure di Don (voce originale Eric Judor) un burattino di Don Chisciotte, e DJ Doggy Dog (voce originale Jean-Pascal Zadi) un cane di peluche rapper. Si incontrano casualmente a Central Park durante un temporale, entrambi in fuga dai loro proprietari e in cerca di libertà. Hanno caratteri diversi ma diventano subito inseparabili. La sete di avventura di Don trascina con sé anche il più pigro DJ Doggy Dog e a bordo di una barca del laghetto partono per una missione di salvataggio di un cucciolo di procione. Attraverso cunicoli e fogne, che ai loro occhi appaiono come fiumi e oceani, i due amici condividono un grande sogno che diventa realtà…

Voto: 3.5 su 5

WOLF MAN horror del 2025, diretto da Leigh Whannell, con Julia Garner e Christopher Abbott. Durata 103 minuti.

È la storia di Blake (Christopher Abbott), marito e padre che vive a San Francisco con la sua famiglia. L’uomo, dopo che suo padre, scomparso da tempo, viene dato per morto, eredita la sua isolata casa d’infanzia nelle campagne dell’Oregon. Il matrimonio di Blake, sposato con una donna potente di none Charlotte (Julia Garner), non va a gonfie vele, motivo per cui l’uomo chiede alla moglie di prendersi una pausa dalla città e visitare insieme alla loro giovane figlia, Ginger (Matlida Firth), la proprietà ereditata. Quando la famiglia giunge sul posto nel cuore della notte, viene attaccata da un animale selvatico che non riescono a distinguere nell’oscurità. Disperati, i tre si barricano in casa, mentre la creatura si aggira nei dintorni dell’abitazione. Blake sa che deve cercare di tenere la sua famiglia al sicuro e proteggerla, ma non immagina che finirà lui stesso a mettere in pericolo sua figlia e sua moglie…

Voto: 3 su 5

L’UOMO NEL BOSCO drammatico del 2024, diretto da Alain Guiraudie, con Félix Kysyl e Catherine Frot. Durata 102 minuti.

Si svolge nel villaggio di Saint-Martial nel Sud della Francia. Il trentunenne Jérémie (Félix Kysyl) si reca al funerale del titolare della panetteria, dove ha lavorato in passato e a cui era molto legato. Quando decide di fermarsi qualche giorno in più per stare vicino a Martine (Catherine Frot), la vedova del panettiere, non immagina che ben presto si troverà al centro di una serie di eventi del tutto inaspettati. Una misteriosa scomparsa, un vicino minaccioso, un figlio geloso e un abate dalle bizzarre intenzioni animeranno un po’ troppo il suo breve soggiorno nel piccolo paese di campagna, portando a galla un passato che avrà conseguenze del tutto inaspettate nel presente.

Voto: 3 su 5

AMERIKATSI commedia del 2022, diretto da Michael A. Goorjian, con Michael A. Goorjian e Hovik Keuchkerian. Durata 121 minuti.

Ci troviamo nel 1948 quando Charlie (Michael A. Goorjian), un uomo di origine armena rifugiato da anni negli Stati Uniti per sfuggire al genocidio armeno, decide di tornare nella sua terra natale, scontrandosi con la dura realtà del regime sovietico. Charlie viene arrestato per il semplice fatto di aver indossato una cravatta. In pochi giorni, si ritrova in carcere e isolato, ma è proprio in quella condizione estrema che vive una straordinaria avventura umana. 

Dalla finestra della sua cella, può osservare l’appartamento di fronte e, come in una serie televisiva, si trova a scrutare le scene di vita quotidiana che si svolgono davanti al suo sguardo. Storie d’amore, piccole tragedie familiari, momenti di gioia e di dolore. Quella finestra diventa un portale attraverso il quale, Charlie riscopre la bellezza e la ricchezza della cultura armena, che mescola malinconia e speranza.

Voto: 3 su 5

IL MESTIERE DI VIVERE documentario del 2024, diretto da Giovanna Gagliardo. Durata 90 minuti.

Inizia dal suo epilogo, dal drammatico 26 agosto 1950, l’ultimo giorno di vita di Cesare Pavese. Una giornata frenetica, in cui il poeta percorre una Torino deserta, alla ricerca di amici che non trova. Scrive e telefona, senza riuscire a colmare il vuoto che lo attanaglia. La sera, in un albergo presso la stazione, pone fine alla sua vita. Questo tragico evento diventa la premessa per raccontare una storia ben più grande, quella di un uomo che, nella brevità della sua esistenza, ha lasciato un’impronta indelebile nella letteratura e nella cultura italiana del Novecento.

Il documentario ci trasporta nel cuore della sua carriera, esplorando il talento eccezionale di Pavese attraverso una serie di capitoli, ciascuno dedicato a un aspetto della sua vita e del suo lavoro. Dal giovane poeta ventenne, allo scrittore, che con i suoi romanzi brevi ha saputo scavare nell’animo dell’adolescenza, con una particolare attenzione all’universo femminile. Lo vediamo traduttore instancabile, che si impegna a portare in Italia la letteratura americana, e traccia anche la genesi della Casa Editrice Einaudi, fondata nel 1933 da Pavese insieme a Giulio Einaudi. Attraverso materiali di repertorio, interviste e suggestioni visive e musicali, ripercorriamo i luoghi che hanno segnato la vita dello scrittore.

Voto: 3.5 su 5

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