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CINEMA. Fantozzi cinquant’anni dopo

– Le prime visioni di questa settimana. Torna nelle sale il primo capitolo della saga interpretata da Paolo Villaggio. Valerio Mastrandrea è regista e protagonista di “Nonostante”.   “Le assaggiatrici” di Silvio Soldini racconta un altro risvolto orribile del nazismo. Tutte le altre uscite

FANTOZZI comico del 1975, diretto da Luciano Salce, con Paolo Villaggio e Anna Mazzamauro. Durata 104 minuti.

Era il 1975 quando usciva il primo capitolo della saga del “Ragionier Fantozzi” tratto dai romanzi di Paolo Villaggio che ne è il protagonista. Cinquant’anni dopo, la pellicola torna nelle sale in versione restaurata. Il film racconta la storia di un un umile e sfortunato impiegato che lavora per una multinazionale la “ital-petrol-ceme-termo-tessil-farmo-metal-chimica” e conduce una vita privata e lavorativa piena di frustrazioni. È sposato con Pina (Liù Bosisio) una donna sciatta e remissiva e ha una figlia Mariangela (Plinio Fernando) che spesso viene presa in giro da tutti per la sua bruttezza. 

Un giorno Pina telefona al centralino della “Megaditta” del marito per chiedere umilmente di avere notizie del marito che non vede ormai da 18 giorni ed inizia ad essere “rispettosamente” preoccupata. La centralinista le risponde: «Provvederemo a controllare». Lo trovano murato vivo – per sbaglio – a causa di una ristrutturazione dei vecchi bagni dell’azienda, nessuno si era accorto della sua assenza. Alcuni operai abbattono il muro e lo salvano. Ritorna come se nulla fosse accaduto alla sua scrivania nel sottoscala, circondato dall’indifferenza di tutti i suoi colleghi felici solo di continuare a passargli tutte le pratiche di lavoro in eccesso.

Da questo momento in poi la sua vita sarà piena di una lunga serie di situazioni tragiche (lavorative e familiari) alle quali Fantozzi è incapace di reagire: goffo e servile subisce fallimenti e umiliazioni. Ogni giorno corre in ufficio con l’incubo di fare tardi e di non riuscire a timbrare il cartellino d’entrata alle 8:30 precise; da anni è innamorato segretamente della signorina Silvani (Anna Mazzamauro), una sua collega di lavoro che lo tratta malissimo. L’unico amico è lo strampalato Filini (Gigi Reder) compagno di disavventure ma con una visione della vita più ottimista…

Voto: 4 su 5

NONOSTANTE drammatico, diretto da Valerio Mastandrea, con Valerio Mastandrea e Dolores Fonzi. Durata 92 minuti.

Il film diretto da Valerio Mastandrea, si svolge in un ospedale, dove un uomo (Valerio Mastandrea) vive serenamente la sua routine di paziente. È ricoverato da tempo, ma non vede in questo una prigionia, bensì una condizione di libertà: lontano dalle responsabilità, dai problemi, dalle incertezze del mondo esterno. Qui dentro tutto è semplice, prevedibile, e questo gli basta. La sua tranquillità viene però scossa dall’arrivo di una nuova compagna di reparto. Lei (Dolores Fonzi) è tutto il suo opposto: irrequieta, furiosa, insofferente a ogni regola scritta e non scritta. Per lei l’ospedale non è un rifugio ma una condanna, e non intende accettarla. Vuole vivere pienamente o morire, ma non restare sospesa in quell’attesa priva di significato.

All’inizio, l’uomo tenta di difendersi da quell’energia travolgente, cerca di aggrapparsi alla sua illusoria quiete. Ma poco a poco, lei inizia a scalfire il suo guscio. Quell’incontro diventa uno specchio in cui riflettersi, una sfida a rimettere in discussione ciò che credeva libertà. Per la prima volta, si trova costretto a guardare davvero dentro di sé, a interrogarsi sul senso della sua immobilità. E così, nel confronto con lei, capisce che non esiste un luogo sicuro in cui nascondersi dalle proprie emozioni. Se si vuole vivere davvero, non si può fuggire dal proprio cuore.

Voto: 4 su 5

LE ASSAGGIATRICI drammatico, diretto da Silvio Soldini, con Elisa Schlott e Max Riemelt. Durata 117 minuti.

È ambientato nell’autunno del 1943 e racconta la storia di Rosa, una ragazza in fuga da Berlino, dopo che la città è stata colpita dai bombardamenti degli Alleati. La giovane riesce a raggiungere un paesino isolato nei pressi del confine orientale, dove vivono i suoceri. Suo marito, che sta combattendo al fronte, le ha consigliato, infatti, di rifugiarsi lì in attesa della fine del conflitto e del suo ritorno a casa. Rosa, però, scoprirà che il villaggio, in apparenza tranquillo, nasconde un segreto: nella foresta confinante si trova il quartier generale di Hitler.

Il Führer non si fida neppure delle persone a lui più vicine e teme che possano avvelenarlo, motivo per cui una mattina fa prelevare dal villaggio un gruppo di ragazze, tra cui Rosa. Le giovani vengono condotte nel quartier generale per svolgere il compito di assaggiatrici dei cibi che dovrà poi mangiare Hitler. Tra i morsi della fame e il timore di morire, le assaggiatrici stringeranno alleanze, patti segreti e amicizie. Nonostante Rosa faccia inizialmente fatica a farsi accettare, riesce a superare la diffidenza, ma accade qualcosa di inaspettato che la farà sentire una traditrice: si innamora di un ufficiale delle SS. Forse non è neppure amore, ma un forte bisogno di sentirsi viva…

Voto: 4 su 5

E POI SI VEDE commedia, diretto da Giovanni Calvaruso, con Fabrizio Sansone e Federico Sansone. 

Il film diretto da Giovanni Calvaruso e scritto da I Sansoni, vede protagonisti tre ragazzi co lo stesso obiettivo: vincere il concorso per un posto da impiegato nell’ufficio legale del Comune. Federico, laureato in giurisprudenza, ma solo per compiacere il padre consigliere, spera in una sua raccomandazione; Fabrizio, avvocato sulla carta ma non praticante nella vita, tenta di superare l’ennesima prova statale e Luca che da quando è nato ha avuto sempre la strada spianata. Solo per uno di loro si realizzerà il sogno di una vita, fin quando le cose non prenderanno una piega inaspettata.

Voto: 3 su 5

IO TI CONOSCO drammatico, diretto da Laura Angiulli, con Sara Drago e Ludovico Fededegni. 

Racconta la storia di Nina, la cui vita si snoda tra la ricerca della verità e un passato che le ha lasciato un forte trauma. Suo marito Giulio è sparito e lei è alla ricerca di un amore che possa colmare quel vuoto che le è rimasto. È una storia sulla condizione femminile, sull’angoscia e l’isolamento che colpiscono chi è stato vittima di violenza o ha avuto relazioni disfunzionali. Quella di Nina è il racconto di una donna che prova a resistere, mentre è alla ricerca di un’identità in un mondo ostile.

Voto: 3 su 5

SONS thriller, diretto da Gustav Möller, con Dar Salim e Sidse Babett Knudsen. Durata 100 minuti.

È la storia della guardia carceraria Eva (Sidse Babett Knudsen), la cui professionalità viene messa in discussione dalla giustizia, nel momento in cui l’assassino di suo figlio viene rinchiuso nella prigione dove lei lavora. La donna chiede di essere trasferita nel reparto dove è detenuto l’omicida, senza rivelare, però, il legame che ha con carcerato. Il desiderio di vendetta di Eva cresce sempre più, fino a mettere in gioco la sua morale e anche il suo stesso futuro.

Voto: 3 su 5

CHARLOTTE, UNA DI NOI drammatico, diretto da Rolando Colla, con Linda Olsansky e Miro Maurer. Durata 120 minuti.

Charlotte (42 anni) vive in una casa isolata con il padre in Trentino, ma in realtà vive in un mondo tutto suo. Ha problemi mentali. Quando il padre viene ricoverato in ospedale per un infarto, il fratello di Charlotte, Leo (32 anni), torna in paese dopo dieci anni. Viene a sapere che la sorella vuole partire e le chiede di venire in Svizzera con lui. È l’inizio di un’avventura per Charlotte, che non ha mai viaggiato prima.

Voto: 2.5 su 5

MR. MORFINA thriller, diretto da Dan Berk, Robert Olsen, con Jack Quaid e Amber Midthunder. Durata 110 minuti.

Nathan Caine (Jack Quaid) è un uomo introverso e meticoloso, nato con una rara malattia genetica che gli impedisce di provare dolore fisico. Cresciuto in un ambiente protetto per gestire questa condizione, ha imparato a vivere ogni aspetto della propria vita con grande prudenza. Frulla il cibo per evitare di mordersi la lingua e usa un timer per ricordarsi quando andare in bagno. Nonostante la sua esistenza apparentemente normale, la sua patologia lo ha sempre reso diverso.

Tutto cambia quando, durante una rapina in banca, la donna che ama viene presa in ostaggio. In quel momento, ciò che per lui è sempre stato una maledizione diventa la sua più grande forza. La sua insensibilità al dolore gli permette di affrontare situazioni di pericolo con una determinazione e una resistenza fuori dal comune. Nathan, spinto dall’amore e dalla necessità di salvare la donna, si trasforma da uomo timido e controllato a una macchina determinata e implacabile. Non avendo paura di soffrire, si lancia senza esitazione nella missione, affrontando ogni ostacolo con una forza che nessuno avrebbe mai immaginato.

Voto: 2.5 su 5

IL BAMBINO DI CRISTALLO drammatico, diretto da Jon Gunn, con Jacob Laval e Zachary Levi. Durata 109 minuti.

È un film tratto da una storia vera, racconta di Austin (Jacob Laval), giovane che vive con la sua famiglia, composta dai genitori Scott e Theresa (Zachary Levi e Meghann Fahy) e dal fratello Logan (Gavin Warren). Il ragazzo è autistico e soffre di una rara malattia che colpisce le ossa fino a renderle molto fragili. Nonostante la vita non sia né facile né agevolata per lui, Austin si sveglia ogni mattino con un sorriso. La sua visione del mondo è completamente ottimista, spensierata e gioiosa, tanto da coinvolgere chiunque abbia accanto.

Suo padre Scott cerca di fare quanto in lui possibile per essere un buon genitore per Austin, ma troppo preoccupato per il ragazzo e in preda al timore di non farcela, inizia a bere. Austin, grazie alla sua visione della vita e al suo coinvolgente ottimismo, lo aiuterà a superare questo momento difficile e di conseguenza la dipendenza che ha sviluppato verso l’alcol.

Voto: 3 su 5

OPUS – VENERA LA TUA STELLA horror, drammatico, diretto da Mark Anthony Green, con Ayo Edebiri e John Malkovich.

Alfred Moretti (John Malkovich) è una leggenda vivente, una di quelle icone la cui musica ha segnato epoche, la cui assenza dalle scene è diventata essa stessa un mito. Dopo trent’anni di silenzio, annuncia il suo ritorno con un nuovo album, un evento che promette di essere più di una semplice celebrazione. Per farlo, Moretti convoca un gruppo ristretto di giornalisti e critici musicali nel suo remoto ranch, un luogo avvolto dal mistero, lontano dagli occhi del mondo. Ariel Ecton (Ayo Edebiri), giovane e ambiziosa giornalista musicale, ottiene un invito. Per lei è l’occasione della vita: l’intervista con Moretti potrebbe consacrarla nel panorama giornalistico. Ma una volta giunta nella proprietà, capisce subito che qualcosa non torna. E ben presto, si renderà conto che nel mondo della musica, il culto della celebrità può essere la più pericolosa delle prigioni.

Voto: 3.5 su 5

PUAN – IL PROFESSORE drammatico, diretto da Maria Alche, Benjamín Naishtat, con Ricardo Truppel e Marcelo Subiotto.

Protagonista della storia è Marcelo Pena (Marcelo Subiotto), cinquantenne docente di filosofia alla storica Università di Buenos Aires, Puan. Ha dedicato tutta la sua vita all’insegnamento e ai suoi ideali. Quando il suo mentore, il professor Caselli (Ricardo Truppel), muore improvvisamente, Marcelo è convinto che sarà lui a prendere il suo posto. Ma i suoi piani vengono sconvolti dall’arrivo di Rafael Sujarchuk (Leonardo Sbaraglia), un collega brillante e carismatico, reduce da esperienze accademiche in Europa, che ambisce alla stessa cattedra. Inizia così una battaglia accesa tra i due. Marcelo, goffo e determinato, cerca di dimostrare di essere il candidato ideale, mentre Rafael, con il suo approccio seducente e raffinato, mette in discussione le convinzioni di Marcelo.

La loro competizione si trasforma ben presto in una vera e propria guerra che minaccia la carriera di Marcelo mettendo in dubbio il suo intero percorso professionale. Un conflitto che, sullo sfondo di un Paese in tumulto, riflette il caos interiore e sociale che entrambi i protagonisti si trovano ad affrontare.

Voto: 3 su 5

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