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“Che mondo meraviglioso” a TIME IN JAZZ

– Presentato il programma del festival che da 38 anni il trombettista sardo Paolo Fresu organizza nella sua Berchidda e dintorni, quest’anno intitolato come la canzone portata al succeso da Louis Armstrong. «Ci piace pensare che la musica e l’arte possano cambiare il volto del mondo dipingendolo di colore», commenta il direttore artistico
Dall’8 al 16 agosto si susseguiranno artisti del calibro di Enrico Rava, Stefano Bollani, Enrico Rava, Trentemøller, Les Amazones d’Afrique,  Simona Molinari, Paola Turci, Danilo Rea, Richard Galliano, Paola Turci, Ivan Segreto, Nick The Nightfly. Tanta musica ma anche mostre, presentazioni di libri e incontri con gli autori e attività per i più piccoli

 “What a Wonderful World” è il titolo della edizione numero 38 di “Time in Jazz”, il festival diretto da Paolo Fresu che dall’8 al 16 agosto si svolge Berchidda (Ss) e altri centri del nord Sardegna. Titolo preso in prestito dalla canzone portata al successo da Louis Armstrong nel 1968 e ancora oggi tra le più popolari: un inno alla gioia e alla bellezza in anni difficili, allora come in questi nostri tempi. 

 «Vedo alberi verdi, e anche rose rosse. Le vedo sbocciare, per te e me, e penso fra me e me “che mondo meraviglioso”», recita il testo della canzone: «Anche a noi piace pensare che il mondo sia luminoso e bello da vivere. Ci piace pensare che la musica e l’arte possano cambiarne il volto dipingendolo di colore» afferma Paolo Fresu. «Ed è per questo che abbiamo scelto What a wonderful world come leitmotiv di questa edizione, in continuità ideale con le precedenti all’insegna di “Rainbow”, “Futura” e “A Love Supreme”».

Enrico Rava alla testa del quintetto Fearless Five: Matteo Paggi: trombone – Francesco Diodati: chitarra – Francesco Ponticelli: contrabbasso – Evita Polidoro: batteria (foto Riccardo Musacchio / MUSA)

A Berchidda e dintorni saranno le querce piegate dal maestrale, unitamente al frinire delle cicale e al suono aritmico dei campanacci delle greggi, ad accogliere la straordinaria musica dei più importanti artisti internazionali in ricordo del piùvisionario musicista della storia del jazz. Protagonisti dei concerti in programma sul “palco centrale”, quello allestito nella Piazza del Popolo a Berchidda, saranno: Stefano Bollani con il Danish Trio, Enrico Rava alla testa del quintetto Fearless Five, Danilo Rea, il trio Mare Nostrum di Paolo Fresu, Richard Galliano e Jan Lundgren, Les Amazones d’Afrique, Ze in the Clouds, il duo Svaneborg Kardyb e, sempre dalla Danimarca, Trentemøller. 

Nomi di spicco anche tra le tante tappe del circuito del festival fuori Berchidda: Nick The Nightfly, Simona Molinari, Paola Turci (che sarà protagonista dell’immancabile omaggio a Fabrizio De André di ogni edizione di Time in Jazz), Ivan Segreto, Stefania Tallini e Franco Piana, Bebo Ferra e Salvatore Maiore, Christian Mascetta, DayKoda, il Duo Bottasso, Eleonora Strino in trio, Ettore Fioravanti col quartetto Opus Magnum, i Freak Motel, il trio Hobby Horse di Dan Kinzelman, Joe Rehmer e Stefano Tamborrino, Pietro Lussu e Felice Montervino con la loro rilettura tra musica e parola di “Un anno sull’Altipiano”, il duo Madera Balza di Monica Demuru e Natalio Mangalavite, Matteo Paggi col suo progetto Words, la Banda Musicale “Bernardo De Muro” con la direzione di Corrado Guarino e Domenico Del Rio, e poi il meeting di organetti con Totore Chessa, Mariantonietta Bosu, Giacomo Vardeu e Pierpaolo Vacca, quest’ultimo anche al centro di “Time After Time”, lo spazio dopo concerto, ogni sera con un ospite diverso: Menion, Marta Loddo, Ze in the Clouds, Gavino Riva col suo trio. 

Simona Molinari. In apertura il Paolo Fresu Devil Quartet (foto Roberto Cifarelli)

Altro momento after hour i dj set di Renton, mentre è un appuntamento preserale il FestivalBar, la vetrina di proposte musicali ospitate di volta in volta da un diverso bar di Berchidda; rassegna che quest’anno si presenta tutta al femminile con la flautista, musicista elettronica, compositrice, producer e dj TVS (aka Teresa Virginia Salis), con le cantautrici Sista Namely e Mazulco, e con Gold Mass, autrice e produttrice di musica elettronica.

Ma “Time in Jazz” non è solo musica:  è un’esperienza che si muove tra suono e paesaggio, arte e pensiero, emozione e impegno; è un festival che attraversa linguaggi e generazioni proponendo, oltre ai concerti, anche mostre, presentazioni di libri e incontri con gli autori, iniziative ambientali, momenti enogastronomici e l’immancabile sezione “Time to Children” dedicata ai bambini, che andranno a comporre il mosaico del festival.

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