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CARMEN CONSOLI diavolo e acquasanta

– La “cantantessa” ha presentato l’album “Terra Ca Nun Senti (Live a Siracusa)” con un doppio concerto nella cattedrale di San Bartolomeo ad Avezzano che aveva suscitato scandalo nella comunità
–  Debutta con: «Qualcuno diceva… “L’arte avvicina l’uomo a Dio”». Canta “Buttana di to mà”. E poi affonda sulla fecondazione assistita: «Io l’uomo della mia vita me lo sono partorito. Si chiama Carlo»

Terra Ca Nun Senti (Live a Siracusa), l’album-documento di una parte dello spettacolo che Carmen Consoli ha portato sul palcoscenico del Teatro greco aretuseo il 15 luglio 2023, non è soltanto uno spettacolo su Rosa Balistreri, come fu quello memorabile del 2008 in piazza Università a Catania, ma abbraccia tutta la Sicilia, con le sue bellezze e le sue tragedie, ed i suoi nuovi eroi: Peppino Impastato e la Rosa Balistreri degli anni Duemila, ovvero la stessa Carmen Consoli. Peccato la dimenticanza di Franco Battiato, ricordato nel concerto dello scorso anno come in quello di ieri sera (replicato stasera) nella cattedrale di San Bartolomeo ad Avezzano (L’Aquila), dove la “cantantessa” ha presentato in anteprima il nuovo progetto discografico ‘Terra ca nun senti in uscita oggi per Narciso Records e Warner Music Italia

Il doppio album “live” registrato a Siracusa in uscita venerdì 20 dicembre

Stranizza d’amuri di Battiato, risuonata intensa come L’ultimo bacio, il tributo sempiterno a Modugno, erano in scaletta come alcuni dei brani che fanno parte del doppio album “live”. La neocinquantenne Carmen Consoli, imbracciando la chitarra-coperta-di-Linus, è salita sul palco da sola, avvicinandosi all’asta con la fila dei plettri grigi che le permettono di passare con disinvoltura dal fingerstyle allo strumming. «Grazie per essere venuti, grazie per averci invitati. Qualcuno diceva… “L’arte avvicina l’uomo a Dio”», si rivolge al pubblico avvolta da un elegantissimo pizzo nero. E, in una manciata di secondi, conquista la platea con ‘A curunaI pirati a PalermuRosa canta e cunta, omaggio alla cantautrice di Licata.

La band la raggiunge sulle note de L’ultimo bacio. Sul palco anche gli amici di sempre, tra cui Massimo Roccaforte, Puccio Panettieri, Valentina Ferraiuolo, una formazione in acustico tra corde, fiati, archi, batteria e percussioni. Perfetti e affascinanti gli arrangiamenti esaltati dall’acustica eccezionale della chiesa. Anche piccole, impercettibili sbavature diventano parte della poesia tra i giochi di luce molto suggestivi. 

Carmen Consoli durante il concerto nella cattedrale di San Bartolomeo ad Avezzano (foto di MC Photo e Video)

Tanti i successi in scaletta: da Geisha a Confusa e Felice, passando per Parole di BurroBlunotteMio zioAmore di plasticaIl pendio dell’abbandono. Tenendo conto della sacralità del luogo, la “cantantessa” ha avuto qualche esitazione prima di cantare Buttana di to mà, la canzone che Rosa Balistreri ha scritto ispirandosi ai messaggi dei reclusi. E poco dopo ha rilanciato la sfida parlando di fecondazione assistita: «Non sono stata fortunata in amore. Mia nonna mi diceva: “Devi trovare qualcuno sennò madre non ci diventi”. E allora io l’uomo della mia vita me lo sono partorito. Si chiama Carlo ed è l’amore della mia vita».

Citando poi Schopenhauer e parlando dell’uomo che riesce ad elevarsi al cielo grazie alla contemplazione dell’arte, ha spento le polemiche sulla realizzazione del concerto in Cattedrale. «Suonare qui, in questa cattedrale è stato illuminante», ha commentato. 

Carmen Consoli durante il concerto nella cattedrale di San Bartolomeo ad Avezzano (foto di MC Photo e Video)

Carmen Consoli ha parlato anche di abusi sui minori: «Denunciate sempre, al diavolo le chiacchiere e la reputazione». Ed ha ironizzato sul dio denaro, quello che oggi fa «concorrenza» al vero Dio, indicando il cielo e la Croce alle sue spalle, che «ci fa correre, correre….  Chissà poi per andare dove. E, nonostante anche io corra, nemmeno riesco a dimagrire!», ha esclamato suscitando le risate degli spettatori.

«Nel fare musica ci mettiamo il cuore, altro che intelligenza artificiale», dirà Consoli alla fine, nel ricevere il premio alla carriera “Anna Luce”, insieme all’omaggio della città di Avezzano: “L’abbraccio d’Abruzzo”, un’opera del maestro orafo Giuliano Montaldi ispirata alle decorazioni dei raffinati letti in osso animale rinvenuti nel 1936 nella vicina Alba Fucens.

Carmen Consoli sarà in tour in Sicilia il prossimo anno in novembre, quattro le prime date annunciate: il 16 e 17 novembre 2025 a Palermo, al Teatro Politeama Garibaldi; il 19 e 20 novembre a Catania per due appuntamenti al Teatro Metropolitan.

(la foto in apertura è di MC Photo e Video)

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