– Le prime visioni di questa settimana. L’atteso “Flow – Un mondo da salvare” è un film d’animazione per adulti, senza parole e apocalittico. Il felino insieme ad altri quattro animali, fra cui un cane, unici sopravvissuti a un diluvio universale
– La rivelazione “Il ragazzo dai pantaloni rosa” sulla storia vera di una delle prime vittime in Italia di cyberbullismo. La vita e le donne di Luigi Pirandello in l’“Eterno visionario” diretto da Michele Placido con Fabrizio Bentivoglio
FLOW – UN MONDO DA SALVARE animazione, diretto da Gints Zilbalodis. Durata 84 minuti.
Se ci fosse la voce fuori campo, Flow – Un mondo da salvare potrebbe essere un film di animazione girato da Terrence Malick. A parte il paradosso, quest’opera è uno “strano animale” senza parole, apocalittica, metafisica, romantica, biblica in un mondo in cui gli esseri umani sembrano essere del tutto scomparsi per un diluvio in corso. E questo solo per raccontare qualcosa di questo film davvero singolare che, dopo aver affascinato Cannes e conquistato quattro premi ad Annecy, va ora alla conquista delle sale.
Ecco la storia raccontata da Zilbalodis, one-man band (produttore, regista, animatore, sceneggiatore, montatore, direttore della fotografia, fonico, compositore e art director) nato in Lettonia nel 1994. È in corso una grande inondazione, che sembra non finire mai. Arriva prima lentamente e poi sempre più velocemente mettendo in pericolo la vita di un giovane gatto nero che vive in una casa nel bosco. E questo appunto in un mondo in cui gli esseri umani sembrano essere scomparsi. Vediamo così il gatto approdare su una barca a vela dispersa tra le acque che ricorda tanto l’arca di Noè (ma anche i barconi dei migranti), qui si uniscono infatti a lui, tra mille diffidenze, un cane, un capibara, un lemure e una gru. Per loro sarà un lungo viaggio di conoscenza, solidarietà (il gatto imparerà a pescare per nutrire tutti i suoi nuovi compagni) e soprattutto di sopravvivenza. Sì perché quando questa piccola brigata arriva a un approdo sicuro e subito nuova acqua è pronta a sommergere tutto.
Il viaggio si fa lungo attraverso un paesaggio spettrale (che a volte ricorda L’isola dei mortidi Arnold Böcklin), fatto da altrettanto spettrali architetture gotiche senza alcuna traccia umana e giganteschi dolmen e cipressi salvi per la loro naturale verticalizzazione.
Nessuna furba antropomorfizzazione degli animali, lunghi piani sequenza e rappresentazione della natura romantica in stile Dürer e Fredrich. Questo e altro ancora fanno del giovanissimo Gints Zilbalodis, come già annunciato da Variety, tra i favoriti nella corsa all’Oscar. «Flow non è altro che un flusso di fantasia», dice il regista lettone. «Sono partito dal gatto che è una creatura individualista e indipendente che accetta malvolentieri gli altri mentre qui dovrà imparare ad andare d’accordo e collaborare con loro. Nessun riferimento alla Bibbia, ma queste inondazioni mi sono servite solo come metafora di catastrofe che spezza le routine quotidiane e ci obbliga in fretta a cambiare. Non ho voluto poi nessun nemico, ma una tragedia che scaturisce dalla natura. Il gatto è stato per me subito il personaggio principale, solo dopo è arrivato il cane proprio perché tradizionalmente nemico dei gatti. Ora questa volta però si troverà costretto ad allearsi con lui».
Voto: 4.5 su 5
TERRIFIER 3 horror, diretto da Damien Leone, con David Howard Thornton e Jason Patric. Durata 125 minuti.
Si svolge alla Vigilia di Natale a Miles County. La neve ricopre tutto e la magia creata dall’atmosfera natalizia riempie tutte le case della città. I bambini emozionati, si coricano in attesa di Babbo Natale (Daniel Roebuck) ma non sanno che al suo posto, dal camino scenderà il temutissimo serial killer Art il Clown (David Howard Thornton). Travestito da Babbo Natale, Art porta con sé un sacco che non è colmo di regali ma serve a contenere le vittime della sua furia omicida. Con la sua ascia affilata si prepara al massacro che tingerà di rosso sangue il bianco Natale.
Al contrario di quello che crede Sienna Shaw (Lauren LaVera), Art è ancora vivo e pronto a mietere le sue vittime per tingere il Natale di rosso, sì, ma di rosso sangue. Dopo essersi confrontata con suo fratello Jonathan (Elliot Fullam), Sienna sa che per fermare il sadico pagliaccio c’è solo una cosa da fare: tornare al Terrifier.
Voto: 4 su 5
UNO ROSSO azione, diretto da Jake Kasdan, con Dwayne Johnson e Chris Evans. Durata 102 minuti.
Ha inizio al Polo Nord dove si è appena sparsa una terribile e scioccante notizia: Babbo Natale (J.K. Simmons), nome in codice “Uno Rosso”, è stato rapito! Viene subito attivata la Task Force dell’ELF, il servizio di sicurezza del Polo Nord. Incaricato di ritrovare Santa Claus e salvare il Natale è Callum Drift (Dwayne Johnson), capo della squadra. L’uomo, sapendo di non potercela fare da solo, sarà costretto a collaborare con Jack O’Malley (Chris Evans), il più famigerato cacciatore di taglie del pianeta. I due s’imbarcano in una movimenta e avventurosa missione in giro per il mondo nel disperato tentativo di rintracciare Babbo Natale e salvare la festa più amata dai bambini della Terra…
Voto: 3.5 su 5
ETERNO VISIONARIO biografico, diretto da Michele Placido, con Fabrizio Bentivoglio e Valeria Bruni Tedeschi. Durata 112 minuti.
Il film diretto da Michele Placido offre uno sguardo penetrante su una particolare fase della vita di Luigi Pirandello (Fabrizio Bentivoglio), rivelando le sfumature della sua umanità, le passioni ardenti, le ossessioni e l’intimità più profonda dell’artista. Questo capitolo della sua vita è caratterizzato da un amore travolgente e inarrivabile per Marta Abba (Federica Luna Vincenti), oltre che da un rapporto tempestoso con la follia della moglie Antonietta Portulano (Valeria Bruni Tedeschi).
Eterno Visionario esplora il mondo emotivo di un uomo con legami conflittuali con i suoi tre figli Stefano (Giancarlo Commare), Lietta (Aurora Giovinazzo) e Fausto (Michelangelo Placido), un rapporto controverso con il fascismo e il sogno di un amore assoluto. L’autore, insignito del Premio Nobel per la Letteratura, si distingue per il suo teatro provocatorio, sovversivo e sorprendentemente moderno, sfidando gli standard del perbenismo borghese della sua epoca.
Il racconto si snoda attraverso scenari affascinanti, che abbracciano Roma, la Stoccolma dei Nobel, la vivace Berlino dei cabaret di Kurt Weill, la Sicilia rurale degli zolfatari e dei paesaggi ancestralmente suggestivi, la Milano incantata dei primi del Novecento e l’America che ha consacrato il suo genio sia a Hollywood che a Broadway. L’obiettivo è restituire un ritratto autentico e vivido, catturando il tormento e la forza di un artista di immenso talento, un visionario eterno e implacabile, capace di trasformare la sua infelicità in arte. Oltre ai protagonisti già citati, nel cast del film troviamo lo stesso Michele Placido nel ruolo di Saul Colin, agente e collaboratore di Pirandello.
Voto: 3 su 5
IL RAGAZZO DAI PANTALONI ROSA drammatico, diretto da Margherita Ferri, con Claudia Pandolfi e Samuele Carrino.
Il film prende il titolo da una pagina facebook creata nel 2012 per bullizzare un quindicenne, Andrea Spezzacatena (Samuele Carrino). Sua madre Teresa (Claudia Pandolfi) un giorno sbaglia un lavaggio e i pantaloni che ha regalato ad Andrea per il suo compleanno, escono dalla lavatrice tinti di rosa. Lui non si preoccupa più di tanto e il giorno dopo decide di indossarli ugualmente a scuola.
I pantaloni scatenano la reazione di un gruppo di compagni che lo prende di mira perseguitandolo con continue umiliazioni. Quando nasce la pagina facebook “Il ragazzo dai pantaloni rosa”, la violenza verbale online non conosce più limiti. Andrea disperato, il 20 novembre 2012 decide di togliersi la vita. Il suo è il primo di una lunga serie di suicidi causati dal cyberbullismo in Italia.
Dopo un giorno di proiezioni speciali riservate alle scuole, il 4 novembre, davanti a 60mila studenti in tutta Italia, arriverà al cinema giovedì 7. In un giorno, il film ha incassato ben 201.000 euro con sole 182 copie…
Voto: 4 su 5
LA GITA SCOLASTICA drammatico del 2023, diretto da Una Gunjak, con Asja Zara Lagumdzija e Nada Spaho. Durata 94 minuti.
Un film dalle tinte acquerello, delicate, proprio come la storia adolescenziale della sua protagonista, la quindicenne Iman (Asja Zara Lagumdzija) alle prese con la sua ingenua voglia di sembrare più grande agli occhi delle coetanee. Ma La gita scolastica è anche la storia di una studentessa modello messa alla gogna, anche mediatica, dalle sue stesse amiche e da un ambiente prevenuto capace di grandi rigidità. Il film, menzione speciale al Festival di Locarno, è stato designato dalla Bosnia-Erzegovina per l’Oscar.
Che succede mai alla giovane Iman? La ragazzina per gioco, vanità e amore racconta alle compagne di scuola di essere andata a letto con il ragazzo dei suoi sogni, Damir. Una bugia piccola piccola che però monta lentamente fino all’inverosimile. Intanto le sue amiche inizialmente la vedono come una leader, una che si è portata avanti verso la liberazione sessuale, che ha conosciuto il sesso. Ma poi quando l’attesa gita scolastica che potrebbe condurre la classe in Italia viene compromessa dallo scandalo di questa ragazzina forse addirittura incinta, tutto le si rivolge contro. I suoi compagni di scuola, compresa Hana la sua migliore amica, la evitano e mettono anche su una chat di gruppo dall’esplicito titolo: anti-Iman. Infine, il professore di religione islamica le suggerisce di evitare per il momento le sue lezioni. La ragazza si ritrova vicino solo la madre che la porta a fare un test di gravidanza da mostrare alla scuola a sostegno dell’innocenza di Iman..
Voto: 3 su 5
TIMOR – FINCHÉ C’È MORTE C’È SPERANZA commedia, diretto da Valerio Di Lorenzo, con Rocco Marazzita e Giorgio Montaldo.
Racconta la vita di Calamaro (Rocco Marazzita), giovane della periferia romana che si ritrova ad aiutare i suoi amici di una vita – Jason, Freud, Rebecca e Gianmaria – a occultare un cadavere di un uomo ucciso per sbaglio. Tutto è accaduto a causa di Jason (Giorgio Montaldo), che la notte del suo trentesimo compleanno ha combinato un vero e proprio disastro. L’incapacità del gruppo di gestire l’intera situazione porterà i ragazzi a compiere scelte sempre più scellerate a un loro inevitabile confronto, mentre la trama si dipana con un colpo di scena totalmente inaspettato.
Voto: 3.5 su 5
UN’AVVENTURA SPAZIALE: UN FILM DEI LOONEY TUNES animazione, diretto da Peter Browngardt. Durata 85 minuti.
Vede Porky Pig e Daffy Duck un po’ abbattuti a causa dello schianto di un misterioso oggetto volante che ha squarciato il tetto della loro abitazione. I due non alcun soldo per riparare al danno e rischiano così di perdere quella che era la loro casa d’infanzia. Il caso vuole che Petunia Pig stia cercando personale nella fabbrica locale di gomme da masticare, nella quale lei lavora da tempo come scienziata dei sapori. Per i due amici le cose sembrano andare per il verso giusto finalmente, fino a quando, però, Daffy non nota qualcosa di davvero strano: il nuovo gusto della chewing gum, venduto in tutto il pianeta e formata da una misteriosa pasta collosa verde fluo.
Ben presto Porky e Daffy si rendono conto che la gomma è stata avvelenata da un perfido alieno, intenzionato a far saltare tutto il mondo in aria. I due insieme a Petunia dovranno affrontare una corsa contro il tempo per sventare i piani apocalittici dell’invasore extraterrestre. Grazie alle abilità scientifiche di Petunia, all’ingegno di Porky e alla determinazione di Daffy, i tre riusciranno a salvare il pianeta Terra?
Voto: 2.5 su 5