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Al cinema. L’addio da Oscar di Clint Eastwood

– Le prime visioni di questa settimana. L’ex pistolero di Sergio Leone dirige a 95 anni “Giurato numero 2”, un perfetto thriller alla Hitchcock. Dovrà sfidare Paul Mescal, il protagonista del secondo capitolo del “Gladiatore” di Ridley Scott

GIURATO NUMERO 2 thriller, diretto da Clint Eastwood, con Nicholas Hoult e Leslie Bibb.

Racconta la storia di Justin Kemp (Nicholas Hoult), un padre di famiglia, che presta servizio come giurato durante un processo per omicidio. Nel corso dell’udienza, però, Kemp si rende conto che è stato lui a uccidere la vittima, investita da un’auto in corsa. L’uomo si ritroverà così alle prese con un dilemma morale. Sconvolto dalla scoperta, ma non intenzionato a dire la verità, Kemp cercherà in ogni modo di salvare l’imputato.

Un film nello stile di Hitchcock, nel quale il dilemma è stretto intorno ad un protagonista a cui, il regista, poco a poco toglie spazio e aria. Un gioco di tensione, raffinato e coinvolgente, in cui ci sentiamo necessariamente tirati in causa. La regola dell’uomo comune applicata al cinema: qualcosa che può accadere a tutti. È questa la peculiarità di Giurato numero 2, e più in generale del cinema di Eastwood: un’adiacenza rispetto all’umanità squilibrata e contraddittoria dei propri personaggi. Perciò, se «sono i segreti a farci ammalare», i confini di Justin cominciano a crollare, ritrovandosi in un incubo senza apparente via d’uscita. Se gli occhi di ghiaccio di Hoult (guarda caso, lo stesso colore degli occhi di Eastwood) sono perfetti per esaltare le emozioni del personaggio, a cui ruotano attorno diverse figure in grado di far risuonare la sceneggiatura: la tenera moglie Ally (Zoey Deutch), e poi Faith Killebrew, pubblico ministero interpretata da una grande Toni Collette, tra arringhe e dubbi, fino all’ex detective Harold (J.K. Simmons), anch’esso giurato, e poi l’avvocato Resnick (Chris Messina) che crede fermamente nella parola del suo assistito, ossia James Michael Sythe (Gabriel Basso).

Se Giurato Numero 2 sarà, come si dice, l’ultimo film di Clint Eastwood, il suo addio, allora ci sarà davvero da disperarsi perché è un film perfetto, grande cinema da Oscar realizzato a quasi 95 anni.

Voto: 4.5 su 5

IL GLADIATORE II storico, diretto da Ridley Scott, con Paul Mescal e Pedro Pascal. Durata 141 minuti.

Ventiquattro anni dopo il primo trionfo da 465 milioni di dollari di incassi, arriva nei cinema il secondo capitolo. Questa volta nel film di Ridley Scott a combattere non c’è più Massimo-Russel Crowe ma Lucio, interpretato da Paul Mescal. Il giovane è costretto a mettersi alla prova nel Colosseo dopo che la sua patria viene conquistata da due tirannici imperatori, che ora governano Roma. Il regista ha detto: «La situazione in cui si trova Lucio è una specie di calderone di potere folle, fuori controllo. I gladiatori oggi sono i politici, cerco di farmi venire in mente qualcuno di buono. Penso che possiamo pregare che ci siano quelli giusti».

Il Gladiatore II è un film sull’onore, il coraggio, la vendetta e una sete di potere che attraversa i secoli. «Lo scenario politico mondiale oggi è totalmente corrotto da una fame di potere personale, guardate cosa sta succedendo in Russia, negli Stati Uniti e in Medioriente», ha affermato Mescal. «Non è un problema che è iniziato con l’Impero Romano e certamente oggi non è stato ancora risolto». Mentre il film è attesissimo in tutto il mondo, il regista a proposito di un eventuale Gladiatore 3 ha risposto prontamente: «Ho già otto pagine in testa!».

Voto: 4 su 5

DESIRÉ drammatico, diretto da Mario Vezza, con Nassiratou Zanre e Enrico Lo Verso. Durata 100 minuti.

Si svolge a Napoli, in un quartiere malfamato dove vive Desiré, una sedicenne di origini nigeriane. Le sue giornate sono fatte di piccoli spacci per conto della madre tossicodipendente, non va a scuola e non ha amici. L’unica persona con cui ha legato è Emanuele, un ragazzino affiliato alla malavita locale.

Un giorno Desiré viene arrestata mentre sta spacciando erba nel quartiere e finisce nel carcere minorile di Nisida. Qui inizia il suo percorso di crescita e lentamente, aiutata dall’isolamento e dal silenzio, riesce a colmare il vuoto esistenziale che l’ha portata a perdersi. Ma ritrovare se stessa la porrà davanti alla prova più difficile della sua vita, fare i conti con il passato e con la sua identità…

Voto: 4 su 5

STRANGER EYES thriller, diretto da Siew Hua Yeo, con Chien-Ho Wu e Kang-sheng Lee. Durata 125 minuti.

Segue il caso della misteriosa scomparsa di una bambina. I genitori, una giovane coppia che vive in un quartiere residenziale, iniziano a ricevere in forma anonima dei video. Sconvolti nello scoprire che qualcuno ha filmato di nascosto la loro vita, hanno alcuni sospetti su un vicino di casa ma affidano le indagini alla polizia. In questo modo sperano di poter riabbracciare la figlia il più presto possibile.

Nei video è ritratta la quotidianità della famiglia ma anche momenti molto intimi. Lo sguardo del rapitore diventa anche il loro e attraverso le immagini rubate, la coppia scopre lati segreti che la turba profondamente.

Voto: 3.5 su 5

THIS TIME NEXT YEAR – COSA FAI A CAPODANNO? commedia, diretto da Nick Moore, con Sophie Cookson e Lucien Laviscount. Durata 116 minuti.

I due protagonisti Minnie Cooper e Quinn Hamilton (Sophie Cookson e Lucien Laviscount) si incontrano e si conoscono casualmente in un locale la notte di Capodanno e scoprono di essere nati lo stesso giorno e cioè la notte di fine anno del 1990. Ma non finisce qui, Minnie e Quinn sono anche nati nello stesso ospedale di Londra a un solo minuto di distanza e per uno scambio di nomi nella culla, Quinn porta il nome che doveva essere di Minnie.

Il destino non smette di sorprenderli quando finiscono per diventare colleghi e dover lavorare fianco a fianco. Due persone diametralmente opposte in tutto e per tutto che conoscendosi meglio scoprono di avere molte più cose in comune del previsto. Il passo successivo sembra essere l’amore…

Voto: 3 su 5

NON SONO QUELLO CHE SONO drammatico, diretto da Edoardo Leo, con Edoardo Leo e Javad Moraqib. Durata 115 minuti.

Siamo agli inizi degli anni 2000 e si racconta una storia eterna in cui il bene e il male si confondono in un turbinio di falsità, infedeltà e risentimento, ovvero l’Otello di Shakespeare. Una storia che non necessita di essere rielaborata o raccontata, ma soltanto riletta proprio così come è scritta con un’eccezione: la forza del dialetto per ambientarlo nel presente. Iago, Otello e Desdemona (Edoardo Leo, Javad Moraqib, Ambrosia Caldarelli), sono ancora tra noi.

Voto: 2.5 su 5

PING PONG: IL RITORNO drammatico, diretto da Deng Chao, Yu Baimei, con Deng Chao e Sun Li. Durata 137 minuti.

È ambientato tra il 1992 e il 1995 e racconta la storia di un allenatore di ping pong, ispirato all’ex giocatore di tennis tavolo cinese Cai Zhenhua. L’uomo fa ritorno in Cina dopo aver trascorso diverso tempo della sua vita all’estero e ha intenzione di far crescere la squadra nazionale.

Guidati dall’allenatore, cinque giocatori partecipano ai Campionati Mondiali del ’95 a Tianjin con una tattica e una controffensiva che portano uno di loro, Kong Linghui, alla vittoria della competizione maschile. Un altro dei cinque sportivi, Liu Guoliang riesce ad aggiudicarsi la medaglia d’oro nel gioco di squadra, l’argento nel singolo e il bronzo nel doppio, mentre l’anno successivo vincerà anche la Coppa del mondo.

Voto: 3 su 5

SNOT E SPLASH – IL MISTERO DEI BUCHI SCOMPARSI avventura, diretto da Teemu Nikki, con Pekka Strang e Kati Outinen. Durata 88 minuti.

Due fratelli, Snot e Splash (Hugo Komaro e Urho Kuokkanen) si recano in una cittadina di Mouthwater per far visita alla nonna (Marja Packalén) per le vacanze invernali. Non appena giunti sul posto i due fanno si rendono conto che tutto nel paesino è cambiato. La loro permanenza si trasformerà in un’avventura quando la spazzatura inizierà a piovere dal cielo e tutti i buchi della città scompaiono misteriosamente. Snot e Splash cercano di capire cosa stia accadendo e scoprono che un ladro di buchi sta derubando la città. Decisi a fermarlo, i due fratelli si mettono sulle sue tracce e, proprio mentre tentanto di risolvere il mistero, capiscono che non è in pericolo soltanto Mouthwater, ma il mondo intero…

Voto: 4 su 5

LA BANDA DI DON CHISCIOTTE – MISSIONE MULINI A VENTO animazione, diretto da Gonzalo Gutierrez, con Karol Sevilla e Carla Peterson. Durata 88 minuti.

Protagonista è l’undicenne Alfonso (Micke Moreno) che vive in una piccola città nella Mancia con i suoi amici immaginari, tre conigli musicisti. Quando un’oscura nube che ha l’aspetto di una misteriosa tempesta, si addensa sul villaggio, Alfonso e i suoi amici a cui si uniscono anche Pancho e Victoria (Matthew Moreno e Cassie Glow), decidono di scoprire cosa stia succedendo. Dietro alla nube c’è un perfido costruttore che sta distruggendo tutto per creare una nuova città ultra moderna. Decisi a salvare le loro case, Alfonso e i suoi amici superano le paure e si lanciano in una straordinaria avventura.

Voto: 4 su 5

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