Immagini

Al cinema. La squadra più scarsa del mondo

–  I film nelle sale questa settimana. “Chi segna vince”, titolo Disney sull’avventura del team delle Samoa che subì 31 gol alle qualificazioni per i Mondiali di calcio
– Pietro e Sergio Castellitto in “Enea” fra droga e borghesia, Isabelle Huppert nel sentimentale “Viaggio in Giappone”. Jason Statham nel thriller d’azione “The Beekeeper”

CHI SEGNA VINCE commedia, diretto da Taika Waititi, con Michael Fassbender e Frankie Adams. Durata 97 minuti.

Il film prodotto da Walt Disney racconta una storia vera, quella di una partita di calcio tenutasi nel 2001 durante le qualificazioni per la Coppa del Mondo 2002. A giocare l’una contro l’altra sono state le squadre delle Samoa Americane e dell’Australia. Il match si è concluso con la sconfitta delle Samoa con un punteggio pari a 31-0, segnando un vero e proprio record come il più ampio scarto di gol in una partita ufficiale.

Nel 2014 a risollevare le sorti di questo team sconfortato, prossimo alle qualificazioni per la successiva Coppa del Mondo, è stato chiamato l’allenatore olandese Thomas Rongen (Michael Fassbender). Aveva solo poche settimane per trasformare una squadra soprannominata “la peggiore squadra di calcio di sempre” in giocatori che potessero tenere testa al vicino Paese di Tonga per essere presi in considerazione al primo turno. Ciò che seguì fu una storia di sportivi jellati nella vita reale, il tipo di incredibile storia del trionfo dello spirito umano che di solito accade solo nei film. Voto: 3.5 su 5

ENEA drammatico, diretto da Pietro Castellitto, con Pietro Castellitto e Giorgio Quarzo Guarascio. Durata 115 minuti.

«Di cosa parla Enea? Attraverso il Vietnam della Roma nord, racconta una storia più simile alla temperatura della vita e meno grottesca del mio primo film I predatori. Mi piaceva l’idea di un film che fosse molto simbolico nei confronti della vita e non fosse poi troppo retorico riguardo la morte che arriva e cancella tutto: i pranzi in famiglia, gli amori infiniti e le amicizie», spiega Pietro Castellitto parlando del suo film. «E poi ho cercato di trovare un contenitore dove mettere tutto questo facendo un miscuglio tra romanticismo e ferocia». 

Di scena in Enea una Roma stanca, viziosa e festaiola, una città in cui appunto galleggia anche la vita di Enea (Pietro Castellitto), ragazzo della Roma bene, legittimamente annoiato come d’altronde il suo amico e sodale Valentino (Giorgio Quarzo), e miscuglio perfetto di ragazzo viziato, ma pieno di principi filosofici, capace di frequentare con estrema disinvoltura il circolo esclusivo, rave borghesi, la sua famiglia problematica e trafficanti di droga. Padre psicologo infantile (Sergio Castellitto), con le sue singolari manie legate agli specchi, e madre depressa (Chiara Noschese) in cerca d’amore che ha una rubrica di libri in tv e odia tutte le giornaliste belle, Enea mette bocca su tutto. Per questo ragazzo bene non ci sono buoni e cattivi, prevale il nichilismo, il giudizio estetico supera quello etico, c’è comunque più Nietzsche che Marx nella sua testa. Lui e Valentino spacciano poi cocaina ai ragazzi proprio come i protagonisti del romanzo Iperborei, a firma sempre di Pietro Castellitto pubblicato con Bompiani e vincitore del premio Viareggio nella sezione Opera prima. Ma Enea è anche capace di relazionarsi con il cameriere filippino, di proteggere il fratello più piccolo, Brenno, come di avere una storia d’amore quasi normale con Eva (Benedetta Porcaroli) e questo fino al finale.

«In Enea c’è una generazione di adulti per bene che ha sempre condotto la propria esistenza con dignità, ma ha perso il sync del desiderio, della felicità», sottolinea Sergio Castellitto. «A fronte di questo c’è poi una generazione di adulti “per male” che però rivendica il diritto alla felicità. Questo è il segno più commovente di quest’opera che, secondo me, è molto morale pur non facendo la morale. Questa la sua forza». Voto: 3.5 su 5

PERIPHERIC LOVE drammatico, diretto da Luc Walpoth, con Iazua Larios e Fabio Troiano. Durata 95 minuti.

Racconta una storia d’amore che ruota attorno a una gravidanza inaspettata che mette in crisi la coppia formata da Giorgio (Fabio Troiano) e Maria (Iazua Larios). I due sono persone molto genuine, ma entrano in crisi nel momento in cui si sentono schiacciati dai desideri e dai bisogni dell’altro, provando confusione e difficoltà nel sentirsi parte di una comunità e della coppia stessa. Ognuno di loro si ritrova a cercare altrove ciò che non trova nel partner, quindi tenerezza e ascolto. Iniziano così a trovare conforto in nuovi confidenti, Maria in padre Salvatore (Alessio Lapice), giovane parroco affascinato dal candore della ragazza, e Giorgio in Arlette (Christina Rosamilia), sex worker transessuale a cui si affezionerà dopo un’iniziale reticenza. Nonostante questo complicato intreccio di relazioni, la futura nascita porterà un’aria di rivoluzione, cambiamento e rinnovamento in Giorgio e Maria. Voto: 4 su 5

THE BEEKEEPER azione, diretto da David Ayer, con Jason Statham e Josh Hutcherson. Durata 105 minuti.

Il protagonista Adam Clay (Jason Statham) è un ex agente di una potente organizzazione clandestina conosciuta come “Beekeeper”. Dopo che il suo amico, nonché vicino di casa, si suicida, a causa di una truffa, Adam decide di vendicarsi contro la società responsabile. È decide di mettere in atto il suo spietato piano… Voto: 3.5 su 5

DESERTO PARTICULAR drammatico, diretto da Aly Muritiba, con Antonio Saboia e Pedro Fasanaro. Durata 120 minuti.

È la storia di Daniel Moreira (Antonio Saboia), un poliziotto quarantenne che viene sospeso dal servizio perché accusato di aggressione. L’uomo ha una relazione virtuale con una donna di nome Sara (Pedro Fasanaro) che non ha mai incontrato e che non risponde più ai suoi messaggi da giorni. Preoccupato, decide di approfittare del periodo di sospensione dal lavoro per andarla a cercare di persona.

Sara vive a Bahia, dall’altra parte del Paese, ma Daniel è pronto a tutto per trovarla e scoprire perché sia sparita. L’unica cosa che ha di lei è una foto che mostrerà alla gente al suo arrivo sperando di riuscire a rintracciarla in qualche modo. Ma dopo un lungo viaggio, arrivato a Bahia, nessuno sembra conoscerla o averla mai vista. Fino a quando un uomo misterioso afferma di sapere dove si trovi e di poterlo mettere in contatto con lei… Voto: 3 su 5

VIAGGIO IN GIAPPONE sentimentale, diretto da Élise Girard, con Isabelle Huppert e August Diehl. Durata 95 minuti.

È la storia di Sidonie Perceval (Isabelle Huppert), una scrittrice francese di successo, che dopo la morte del marito, ha smesso di scrivere. Quando il suo primo libro viene ristampato, Sidonie viene inviata in Giappone per la sua promozione. Qui viene accolta dall’editore locale, che la porta a visitare Kyoto, la città ricca di santuari e templi. Mentre i due viaggiano attraversando i panorami giapponesi tra i ciliegi in fiore, la donna si apre lentamente a lui, fino a intrecciare con l’uomo una relazione. Il fantasma del marito, però, la perseguita e la donna dovrà imparare a lasciar andare il suo passato per poter amare di nuovo. Voto: 3 su 5

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *