Le uscite in sala. Un supercast per il decimo capitolo della saga action adrenalinica di “Fast & The Furious”. Alcune scene girate in Italia
FAST X azione, diretto da Louis Leterrier, con Vin Diesel e Jason Momoa. Durata 141 minuti.
Ventidue anni di storia e oltre sei miliardi e 600 milioni di dollari incassati nel mondo con i primi nove film (più lo spin-off Hobbs & Shaw). Sono i numeri con i quali torna al pubblico la saga action adrenalinica di Fast & The Furious, con Fast X di Louis Leterrier, penultimo capitolo da 340 milioni di dollari di quella che il protagonista e mattatore Vin Diesel definisce una «mitologia», che si chiuderà con un undicesimo film pare nel 2025. «Vi invitiamo a passeggiare con noi verso il tramonto, in questo dolce arrivederci», spiega un’altra delle colonne della saga, Michelle Rodriguez, a Roma (scenario nel film, insieme a Torino, di alcune scene mozzafiato) per l’anteprima mondiale di Fast X. Il cast comprende, tra conferme e new entry, il quartetto di Premi Oscar Charlize Theron, Helen Mirren, Rita Moreno e Brie Larson, insieme, fra gli altri, a Tyrese Gibson, Nathalie Emmanuel, Jordana Brewster, Sung Kang, Jason Statham, Daniela Melchior John Cena e Scott Eastwood. In un cameo c’è anche Meadow Walker, la figlia dell’altra icona della saga, Paul Walker, morto nel 2013. «La prima cosa che voglio è che le persone si godano il cast più straordinario, bello e ampio della storia», dichiara Diesel (anche coproduttore della saga). «Tutti hanno portato tantissimo a questa mitologia». Un film «quando è efficace dovrebbe colpirti lo spirito, si dovrebbe uscire dalla sala sentendosi diversi e commossi. Spero che le persone abbiamo questa sensazione con Fast X». Stavolta l’ex criminale e pilota professionista Dom Toretto (Diesel) e la sua famiglia acquisita si trovano di fronte al nemico più vendicativo: è Dante Reyes (Momoa), figlio del boss della droga Hernan Reyes eliminato con gran parte del suo impero da Toretto e company 12 anni prima. Lo scontro, da Los Angeles a Roma, dal Brasile al Portogallo, porta a rischio anche il figlio di Dom, Brian Marcos. Il regista originale, Justin Lin, già firma di altri cinque capitoli della saga, è stato sostituito in fase di preparazione, pare per contrasti con Diesel, da Louis Leterrier (Scontro tra Titani, L’incredibile Hulk): «La bellezza del franchise è mantenere l’equilibrio tra stunt realistici, grandi location e un cast internazionale», sottolinea il cineasta. «Sono cresciuto da fan dei primi film, mi hanno insegnato molte cose come regista. Per me era fondamentale rendere omaggio a questa saga e poterlo fare anche sulle strade di Roma è stato straordinario». Tra i “cattivi” torna Charlize Theron, nei panni della cyberterrorista Cipher, anche protagonista con Letty (Rodriguez), moglie di Dom, di una durissima scena di combattimento: «Quando sono entrata in palestra e ho visto Michelle già nel pieno degli allenamenti mi sono preoccupata. È stato bellissimo lavorare insieme, lei è una delle “stronze” più dure che abbia incontrato», dice con affetto l’attrice che nel periodo del film ha anche contratto il Covid. «E io vengo dal Sudafrica dove le “stronze” più dure vengono prodotte». Michelle Rodriguez aggiunge che «dovrebbe esserci una categoria agli Oscar dedicata agli stuntman, perché rischiano la loro vita per intrattenere gli altri». D’accordo con lei Helen Mirren, che qui torna nei panni di Queenie Shaw: «Mi sono messa in ginocchio davanti a Vin e non per la ragione che pensate voi», dice sorniona la premio Oscar, scatenando le risate. «L’ho pregato di prendermi nel cast, e ha funzionato. Qui si parla spesso di famiglia, e lo siamo proprio, disfunzionali ma affettuosi. Non ci tiene insieme la presunzione ma l’amore per il cinema per i colleghi. Vin ha creato qualcosa di straordinario». Voto: 4 su 5
LE PROPRIETÀ DEI METALLI drammatico, diretto da Antonio Bigini, con Martino Zaccara e David Pasquesi. Durata 93 minuti.
È ambientato nel centro Italia negli anni Settanta e racconta la storia di Piero, un bambino che vive in un piccolo paese di montagna. Piero è stato cresciuto da un padre esageratamente severo e pieno di debiti, che ignora che suo figlio abbia una grande capacità: è in grado di piegare i metalli soltanto toccandoli. Quando la dote di Pietro viene scoperta, uno scienziato americano inizia a studiarlo. Il bambino entrerà così in contatto con il mondo invisibile, nel quale le leggi della fisica si arrendono di fronte a profondi desideri. Voto: 4 su 5
PACIFICTION – UN MONDO SOMMERSO drammatico, diretto da Albert Serra, con Benoît Magimel e Pahoa Mahagafanau. Durata 163 minuti.
Ci troviamo a Tahiti, isola della Polinesia francese. Protagonista è De Roller (Benoît Magimel), Alto-Commissario della Repubblica e rappresentante del governo francese sull’isola. Uomo calcolatore e dalle maniere impeccabili. Sia nei ricevimenti ufficiali sia negli ambienti sospetti, tiene costantemente il polso della situazione. De Roller, infatti, teme che la collera della popolazione locale possa scoppiare all’improvviso in qualsiasi momento, soprattutto ora che una voce si fa sempre più insistente: qualcuno avrebbe intravisto un sottomarino, la cui presenza fantomatica potrebbe annunciare la riprese dei test nucleari francesi nell’arcipelago… Voto: 3 su 5
PETER VON KANT drammatico, diretto da François Ozon, con Denis Ménochet e Isabelle Adjani. Durata 85 minuti.
Racconta la storia di un celebre regista, che vive in compagnia del suo assistente Karl (Stefan Crepon), un uomo che Peter Von Kant (Denis Ménochet), questo il nome del cineasta, tratta male fino all’umiliazione come suo diletto personale. Tramite l’attrice Sidonie (Isabelle Adjani), il regista incontra e fa la conoscenza di un ragazzo attraente – ma economicamente umile – di nome Amir (Khalil Ben Gharbia), di cui si innamora sin da subito, tanto da decidere di ospitarlo nella sua casa e provare a fare di lui un attore. Qualche mese dopo, Peter riesce nel suo intento e in così breve tempo Amir diventa una star affermata del mondo del cinema. Peccato che appena raggiunga la tanto agognata fama, il ragazzo si lasci alle spalle il suo talent scout, abbandonando Peter, che si ritroverà a fare i conti con se stesso. Voto: 4 su 5